Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Darren Aronofsky Biografia di Darren Aronofsky

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Nato e cresciuto nel quartiere di Coney Island a Brooklyn, Darren Aronosfky (12 Febbraio 1969) - amante del cinema classico e dei graffiti - sviluppa sin da giovane una forte personalità artistica. Dopo il diploma prova a trasferirsi in Israele, ma il suo viaggio dura solo pochi giorni. Torna in America e si iscrive all'Università di Harvard per studiare cinema. In questi anni vince alcuni premi e il lungometraggio “Supermarket Sweep”, realizzato per la sua tesi di laurea, arriva alle finali del National Student Academy Award.
Dopo la laurea Aronosfky si trasferisce a Los Angeles per studiare all'American Film Institute; realizza “Protozoa” nel quale sviluppa le tecniche visive che utilizzerà nei film seguenti. Impiegato per un anno nell'industria cinematografica, nel 1996 il regista torna a New York dove inizia a lavorare alla sceneggiatura di un nuovo film, "Pi greco il teorema del delirio": un thriller psicologico incentrato sul personaggio di Max Cohen (interpretato dall'amico del college Sean Gullette, già attore di Supermarket Sweep), geniale e bizzarro matematico che dedica la sua vita alla ricerca dei sistemi matematici che regolano le oscillazioni della borsa di New York. Il film, girato in bianco e nero, è stato realizzato con un budget ridotto di soli 60,000 dollari: per finanziare questo progetto Aronofsky chiede soldi in prestito ad amici e parenti. Il film vedrà la luce nel 1998. "Il teorema del deliriro" vince il premio come miglior regia al Sundance Film Festival ed è il primo lavoro del regista ad essere distribuito nelle sale.
Nel 2000 esce il secondo film di Aronofsky, "Requiem for a dream" - adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Hubert Selby Jr (l'autore ha collaborato alla sceneggiatura ed appare in un piccolo cameo). È un lavoro molto diverso da quello d'esordio. Aronofsky questa volta si affida ad attori affermati come Jennifer Connelly, Jared Leto e Ellen Burstyn per rappresentare, in modo efficace ed incisivo, il tema della tossicodipendenza che trascina progressivamente i protagonisti in un vortice di disperazione psicologica e distruzione fisica. Questo film conferma il suo talento visivo e narrativo e lo consacra tra i più amati registi indipendenti. Il montaggio alternato dal ritmo sincopato, la frammentazione estrema dell'azione in inquadrature di dettagli e il contrappunto audiovisivo rendono il suo stile unico e riconoscibile.
Nel 2006 Aronofsky dirige "The Fountain"; la fontana che dà il titolo al film è l'albero della vita, che disperatamente il protagonista maschile cerca di trovare per salvare la donna che ama. Un viaggio lungo i secoli a metà strada tra dramma e fantascienza.
Nel 2008 è la volta di “The wrestler”, il film più lineare e classico di Aronofsky, sorretto da un grandissimo Mickey Rourke nei panni di un eroe del wrestling degli anni '80, ora alle prese con il declino del suo fisico, del suo lavoro, della sua vita. Il film è stato premiato con il Leone d'Oro al Festival di Venezia e Rourke candidato come miglior interprete maschile agli Oscar 2008.