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“Fare l’attrice per mestiere è un’idea che non concepisco. Su un personaggio giusto io mi eccito, mi appassiono. Lo scopro a poco a poco. Lo creo nel mio cervello prima ancora che davanti alla macchina da presa, me ne impadronisco. Ma un personaggio che non amo non posso interpretarlo. Non ce la faccio. Per i registi autori sono scomodissima. Io non sono un’attrice che sta lì come un oggetto, che si lascia spostare come un bicchiere, che si fa adoperare come un burattino o un robot”. Anna Magnani. Lo spettacolo della vita di Matilde Hochkofler analizza la complessa personalità dell’attrice romana sempre in bilico tra vita e spettacolo. Le doti di Anna Magnani si affermano soprattutto quando non le si chiede di essere solo un’interprete, ma la testimone di un’attitudine collettiva in grado di mettere in discussione i falsi miti della società, di vivere in prima persona le contraddizioni dell’essere donna in un mondo dello spettacolo dominato dall’uomo. |
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