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Forse a qualcuno è sfuggito che la visione nichilista che permea il film è già stata sfruttata, appieno, da almeno due serie televisive. La prima è l’anime Evangelion, degli anni novanta, e la seconda Utopia, un lavoro britannico più recente, davvero buono. Non faccio spoiler per il fatto che, soprattutto in Utopia, la soluzione adottata per contrastare la sovrappopolazione è molto simile a quella del film. Nell’anime, invece, sempre senza fare spoiler, una delle ultime scene è identica a quella nel ‘mega-bunker’ del cattivo. Questo è un bel film. Più profondo di quanto non sembri. La recitazione (l’ho visto in inglese con i sottotitoli) è buona e i personaggi originali. Più originali di quel che sembri. Assolutamente non un’americanata.
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Ci sono certamente delle esagerazioni, quelle che il pubblico italiano chiama "americanate", tipiche di certi action-movies estremi, eppure a me il film è piaciuto, grazie anche alla felice scelta di un grande cast all'altezza, soprattutto nel sempre perfetto Colin Firth (dovrebbero affidare a lui il ruolo di 007, altro che a Dalton), negli ottimi Mark Strong e S. Jackson, e nel leggendario Michael Caine. Teste che esplodono, botte improbabili, ammazzamenti e violenza a go-go, è vero, eppure il film resta godibile. Non sarà da Oscar, ma nemmeno da sonno come il multistatuina (inspiegabile) Birdman. Quanto poi al messaggio del film, comprendo l'irritazione del commento precedente, ma resta comunque vero che, ci piaccia o no, l'umanità stia andando contro il suo suicidio per il semplice fatto che siamo troppi e lo saremo sempre di più. Su questo dramma il film ne fa ovviamente spettacolo, ma il problema resta. P.s. Mitiche le sartorie di Savile Row a Londra...eleganza senza tempo.
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Ho visto il film, e sinceramente, mi ha leggermente inquietato. Dietro la voglia scanzonato di provocare il "sistema" e le "convenzioni", vi ho trovato un messaggio di fondo nichilistico a dir poco allarmante. Secondo gli autori della sceneggiatura (forse gli stessi del terribile Kick-off 1 e 2), siamo solo fatti di istinti aggressivi e freni inibitori, un comportamento dettato solo dai geni, secondo la tesi più sinistra della sociobiologia di Wilson e Dawkins. Se accettiamo il messaggio di fondo del film, siamo costretti anche ad accettare il Genocidio Nazista, quello di Stalin, e di Pol-Pot. Il film non ridicolizza la violenza, dandole quindi un giudizio negativo implicito, la banalizza, e di fatto la svuota di gravità. Un film terribile nei suoi contenuti contro l' Umanità (mascherati da un tono irriverente e gioviale".
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