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Recensione: The Neon Demon

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The Neon Demon
titolo originale The Neon Demon
nazione Danimarca
anno 2016
regia Nicolas Winding Refn
genere Horror / Thriller
durata 110 min.
distribuzione n.d.
cast E. Fanning (Jesse) • K. Reeves (Hank) • C. Hendricks (Jan) • J. Malone (Ruby) • A. Lee (Sarah) • B. Heathcote (Gigi) • A. Nivola (Fashion Designer)
sceneggiatura N. Winding RefnM. LawsP. Stenham
musiche C. Martinez
fotografia N. Braier
montaggio M. Newman
uscita nelle sale 8 Giugno 2016
media voti redazione
The Neon Demon Trama del film
Jesse, un'aspirante modella, si trasferisce a Los Angeles. Qui cade nelle mani di un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza, disponbili a qualsiasi cosa pur di prendersi anche la sua avvenenza.
Scheda a cura di Rosario Sparti










Se da un lato Refn continua a perseguire la sua idea di cinema radicale e estetizzante che ha trovato in “Only God Forgives” il suo punto di non ritorno, dall’altro decide di prendersi meno sul serio, realizzando un horror con tutti i crismi del B- Movie eccessivo e grottesco. E come tale va visto per essere apprezzato, mettendo da parte i facili simbolismi sulla cannibalizzazione dello sguardo e l’attrazione vampiresca per la bellezza.
REGIA - MUSICHE - FOTOGRAFIA
ORIGINALITÀ
SCENEGGIATURA
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 12 Giugno 2016 ore 22:58
1
voto al film:   5

Qualcuno fermi Refn. A un regista del suo talento non dovrebbe essere permesso fare film così imbarazzanti: The neon demon è pretenzioso, banale nelle tematiche e nelle metafore ossessive, ridicolo e kitsch nella parte finale, vacuamente citazionista, superficiale e privo di anima come il mondo che prova invano a descrivere. Di buono c'è la fotografia e la bellezza della protagonista, poco altro, come ha riconosciuto ipervoice.
Medaglia d'Oro (208 Commenti, 75% gradimento) ipervoice Medaglia d'Oro 10 Giugno 2016 ore 11:00
1 1
voto al film:   4,5

C'è un po' di tutto, ma per prima cosa molta noia, in questo (sin troppo) ambizioso film di Refn. Il risultato finale è un esperimento malriuscito ispirato al cinema di Lynch, Kubrick, Cronenberg e Korine (Springbreakers). La fotografia e le musiche non sono male ma la sceneggiatura è scarsa e i (pochi) dialoghi raramente efficaci. Si salva la buona interpretazione di Elle Fanning, perfetta nella parte, e poco altro.
Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 10 Giugno 2016 ore 01:49
1
voto al film:   6,5

La bellezza esteriore è l’unica cosa che conta?
Non è solo la domanda essenziale di questo film, nel quale la risposta è affermativa; è il quesito che lo spettatore legittimamente dovrebbe porsi provando a inquadrare la stessa pellicola di Refn, trionfo del glamour: gioiellino formale per colori, fotografia, regia e passaggi sonori (nella prima ora ci sono sequenze notevoli, una più di altre, con shibari e lisergica club music), rimandi neanche troppo velati a Lynch e a Kubrick, ma vuotezza e (voluta?) stravaganza nei contenuti.
Esagerati i fischi di Cannes, ma i lavori di Refn continuano a impressionare senza rapire fino a un totale innamoramento. Proprio come quei corpi perfetti, solenni, freddamente esposti e contemplati nel film.
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