Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Nostalgia della luce

Leggi i commenti 2 COMMENTI Vota il film 3 VOTI Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Nostalgia della luce
titolo originale Nostalgia de la luz
nazione Francia / Germania / Cile / Spagna / U.S.A.
anno 2010
regia Patricio Guzmán
genere Documentario
durata 90 min.
distribuzione n.d.
sceneggiatura P. Guzmán
musiche M. MirandaJ. Tobar
fotografia K. Djian
montaggio P. GuzmánE. Joly
uscita nelle sale 5 Maggio 2016
media voti redazione
Nostalgia della luce Trama del film
Nel deserto cileno un gruppo di astronomi punta telescopi nell'universo profondo, alla ricerca dei suoi misteri. Contemporaneamente, nello stesso luogo, un gruppo di parenti di desaparecidos cerca nella sabbia i resti dei loro cari assassinati dal regime di Pinochet.
Scheda a cura di Rosario Sparti










Il deserto di Atacama è una straordinaria porta verso l’altrove: terreno ideale per il lavoro degli astronomi che osservano lo spazio lontano in cerca di nuove vite, zona prediletta dagli archeologi per i loro scavi e luogo della memoria per un gruppo di donne alla ricerca dei loro familiari scomparsi, prigionieri politici della dittatura di Pinochet. Guzmàn lega così l’umano e l’infinito, con uno splendido documentario che ci svela come il presente sia un’illusione.
REGIA - FOTOGRAFIA - ORIGINALITÀ - IMPEGNO
---
---
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 15 Agosto 2016 ore 20:26
voto al film:   7,5

Utente di Base (7 Commenti, 66% gradimento) govigo 19 Maggio 2016 ore 12:20
voto al film:   7,5

Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 9 Maggio 2016 ore 04:24
voto al film:   7,5

*errata corrige*: un telescopio che guardi dentro la terra.
(...) Qui è la grandezza del lavoro di Guzman, che intreccia l'olocausto di Pinochet alle complesse questioni della scienza, oscillando tra intelligenti analogie tra ciò che è umano (e di per sé finito) e ciò che è infinito, smussando anzi gli angoli di teorie e percezioni assodate, interrogandosi sul valore della memoria ("che ha una forza di gravità: sempre ci attrae", si dirà alla fine), quindi sul rapporto tra passato e presente, e sul rapporto tra ciò che vediamo e ciò che siamo.
Qui è la grandezza di un film che ospita scienza, filosofia, religione, storia, politica. E mi piace dire che la colla di tutta questa mistura sia la magia. La magia di un lavoro che si presenta come documentario ma che è, a mio parere, eminentemente un'opera "d'arte".
[che meraviglia quella musica che torna tre volte durante la pellicola: uno sciame di archi, e i rintocchi altissimi del pianoforte]
Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 9 Maggio 2016 ore 04:11
voto al film:   7,5

Grande e poetico documentario di Guzman.
Il Cile è una porta per meglio conoscere l'uomo e l'universo, là dove astronomi e archeologi operano vicini - malgrado i primi si rivolgano al cielo, e i secondi alla terra - in queste plaghe piene di "trasparenza". Ma in fondo le stelle sono fatte di calcio come di calcio sono composte le ossa degli uomini. In fondo le risposte che cerca chi scava non sono così lontane da quelle che cerca chi contempla il firmamento, mescolandosi le questioni nel medesimo oceano di dubbio e stupore. Le differenze riguardano, invece, le donne che perlustrano inconsolabili il deserto di Atacama, per anni, alla ricerca dei resti dei propri cari, ammazzati e sparsi là dove il vento non muore mai: gli scienziati si rivolgono al passato con passione, e con una latente leggerezza che non può permeare le menti di quelle donne titaniche. Così una di loro, sognatrice, dirà che vorrebbe un telescopio che guardasse dentro la terra, non solo dentro il cielo.
News sul film “Nostalgia della luce”
Nostalgia della luce Nostalgia della luce a Milano "Nostalgia della luce" a Milano  ( 9 Maggio 2016)
Ultime Schede