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Recensione: Arrival

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Arrival
titolo originale Arrival
nazione U.S.A.
anno 2016
regia Denis Villeneuve
genere Fantascienza / Thriller / Drammatico
durata 116 min.
distribuzione n.d.
cast A. Adams (Louise Banks) • J. Renner (Ian Donnelly) • F. Whitaker (Colonnello Weber) • M. Stuhlbarg (Agente Halpern) • T. Ma (Generale Shang)
sceneggiatura E. Heisserer
musiche J. Jóhannsson
fotografia B. Young
montaggio J. Walker
uscita nelle sale 19 Gennaio 2017
media voti redazione
Arrival Trama del film
Louise è un'esperta linguista a capo di una squadra di specialisti creata per far fronte a un'emergenza mondiale. Sulla Terra sono arrivate quattro astronavi aliene e i governi mondiali hanno bisogno di riuscire a comunicare con gli esseri provenienti da un altro mondo.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (176 Commenti, 53% gradimento) nylon Medaglia d'Argento 3 Maggio 2017 ore 16:11
1 1
voto al film:   8

---ATTENZIONE SPOILER--- ...tempo. Per questo motivo, penso che in realtà il tema etico sviluppato dal film riguardi più il problema della perpetua conflittualità umana (e del linguaggio come suo possibile mezzo di risoluzione) che quello legato alla scelta di Louise di mettere al mondo la figlia. Infine, vorrei sottolineare come l'affermazione letta qualche commento sotto (per cui "mettere al mondo una creatura destinata a morire" solleverebbe questioni etiche) ha una formulazione che suona un tantino ridicola, visto che descrive perfettamente la sorte di tutti noi.
Medaglia d'Argento (176 Commenti, 53% gradimento) nylon Medaglia d'Argento 3 Maggio 2017 ore 16:02
1
voto al film:   8

---ATTENZIONE SPOILER--- P.S. per quanto riguarda il messaggio etico legato alla vicenda della figlia, bisogna considerare innanzitutto come il mutamento linguistico non consenta banalmente di sapere ciò che accadrà, ma di abolire il tempo stesso, proprio perché si tratta di una categoria conoscitiva della mente umana e non di una grandezza fisica. Louise non vede il futuro, ma vive contmporaneamente ogni momento della sua esistenza. I ripetuti passaggi temporali non flash back o flash forward, perchè ogni singola scena si svolge nello stesso istante, e cronologicamente parlando sarebbero tutte interscambiabili. La disposizione che ne viene data risponde, da un punto di vista interno al film, a un'esigenza meramente logica, e da un punto di vista esterno ad apparecchiare il colpo di scena finale. Quindi Louise non decide di mettere al mondo una figlia cge sa destinata alla morte, nè lo ha già fatto, semplicemente le due cose coesistono perché il dono degli alieni è l'abolizio
Medaglia d'Argento (176 Commenti, 53% gradimento) nylon Medaglia d'Argento 3 Maggio 2017 ore 15:53
1
voto al film:   8

Dopo Interstellar, un altro film fantascintifico sulla tematica del tempo. Tuttavia, se il film di Nolan prediligeva un taglio scientifico, che conduceva da un lato verso un maggiore dinamismo, e dall'altro verso inevitabili cedimenti sul fronte del realismo, puntualmente contestati (non si può uscire da un buco nero, tantomeno vivi), qui il tempo è trattato come categoria della nostra percezione, e quindi in termini critici (in senso kantiano). Questa scelta costringe il regista a focalizzarsi maggiormente sulla soggettività della sua protagonista, ma se la scorrevolezza della narrazione talvolta ne risente, è anche vero che il film guadagna in compattezza e profondità. Inquietanti e realmente "alieni", i visitatori sono tra le perle di un film che fa dell'originalità della tematica e del grande lavoro di regia e sceneggiatura i suoi punti di forza. Unico neo, l'interpretazione troppo monocorde di Amy Adams, che regge il ruolo ma senza stupire.
Medaglia d'Oro (279 Commenti, 48% gradimento) Diegen78 Medaglia d'Oro 2 Maggio 2017 ore 21:11
voto al film:   7,5

Villeneuve non sbaglia un film. Sotto certi aspetti ricorda Interstellar ma, rispetto al film di Nolan, c'è ancora più introspezione e meno spettacolarità.
Utente di Base (9 Commenti, 75% gradimento) Maverick 25 Aprile 2017 ore 18:51
voto al film:   7,5

Utente di Base (17 Commenti, 31% gradimento) Cisky 17 Aprile 2017 ore 12:54
voto al film:   6,5

Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 17 Marzo 2017 ore 09:46
2 1
voto al film:   8,5

Denis Villeneuve ha preso un genere inflazionato e ne ha tratto un capolavoro: riporta la trattazione alle domande fondamentali, riesce ad abbinarvi un significato filosofico ma comprensibile, costruisce immagini indimenticabili (per non parlare del montaggio sonoro).
Arrival ricorda il peso che va dato alle parole e l’attenzione che va posta su questo argomento in un‘epoca così interculturale. Da “arma” a “strumento” a “dono”, il misunderstanding è dietro l’angolo e può portare a scatenare una guerra. Ma ricorda soprattutto l’importanza di porsi delle domande, di coltivare il dubbio, di avere la pazienza di non conoscere tutto subito. Proprio ora che, con l’era digitale, sembra tutto così facilmente accessibile.
Utente di Base (7 Commenti, 20% gradimento) ilmona 13 Marzo 2017 ore 17:39
1
voto al film:   7

Non il solito film sugli alieni intenti a distruggere la terra.
molto introspettivo anche se il ritmo è un pò lento ma non incide più di tanto.
Sorpreso in modo molto positivo.
Utente di Base (12 Commenti, 40% gradimento) axel 27 Febbraio 2017 ore 12:25
5
voto al film:   7

gia visto
Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento) Zurlistuta Medaglia d'Argento 26 Febbraio 2017 ore 10:18
1
voto al film:   7,5

Difficile da commentare, dal punto di vista strettamente tecninco è un buon film con una Amy Adams molto brava che spicca su tutte e con una regia molto bella. Sulla trama e i suoi vari significati e interpretazioni non mi dulingo, si aprirebbero svariati dibattiti etici e non, come anche tantissime domande su come e perché sia successa una cosa piuttosto che un'altra.
Consiglio vivamente il film, non credo vi deluderà se vi paice il genere.

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