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Recensione: Nanny McPhee - Tata Matilda

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Nanny McPhee - Tata Matilda
titolo originale Nanny McPhee
nazione Gran Bretagna
anno 2005
regia Kirk Jones
genere Commedia
durata 97 min.
distribuzione Eagle Pictures
cast E. Thompson (Nanny McPhee) • C. Firth (Signor Brown) • A. Lansbury (Prozia Adelaide) • K. MacDonald (Evangeline) • I. Staunton (Signora Blatherwick) • D. Jacobi (Signor Wheen)
sceneggiatura E. Thompson
musiche P. Doyle
fotografia H. Braham
montaggio J. KrishN. Moore
uscita nelle sale 7 Aprile 2006
media voti redazione
Nanny McPhee - Tata Matilda Trama del film
Un uomo ha da poco perso la moglie ed ora vive con i suoi sette figli che sono così scatenati da far scappare tutte le baby-sitters con le quali hanno avuto a che fare. Ora però, la nuova governante Nanny McPhee, sembra che abbia dei modi molto particolari per tenerli sottocontrollo...
Recensione “Nanny McPhee - Tata Matilda”
a cura di Andrea Peresano  (voto: 6)
Il regista Kirk Jones porta sullo schermo l’ambiguo personaggio creato negli anni sessanta dalla scrittrice Christianna Brand: Nurse Matilda.
Con un adattamento scritto dalla stessa Emma Thompson, che sembra si sia ritagliata addosso il personaggio, il film scorre divertente sullo schermo per circa un’ora e mezza.
Il paragone con la storia di Mary Poppins, portata sugli schermi dalla Disney proprio nel periodo in cui veniva ideata la Tata Matilda è anche troppo facile.
Stessa situazione, stessi meccanismi: bambini terribili, tate che fuggono, arrivo dal nulla della soluzione pronta a scomparire a lavoro compiuto. Anche le figure della cuoca e della cameriera nel primo impatto richiamano molto al film della Disney. La differenza principale è nell’estetica dell’eroina. Matilda è molto più vicina alla Strega Cattiva che a Biancaneve. Seria e silenziosa si muove per la casa facendo capire ai bambini le lezioni di vita con piccole magie, ma non grazie ad una bacchetta magica, bensì con un bastone storto e bitorzoluto.
E alle favole più classiche si rifà anche la problematica di fondo: il padre rimasto vedovo deve risposarsi e la matrigna non è per nulla gradevole.
Con una fotografia coloratissima che richiama al classico Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il film ammicca anche ad altri film, prendendo un po’ della magia di Harry Potter e un po’ delle atmosfere di Lemony Sniket.
Nanny McPhee dichiara apertamente la sua appartenenza ad un preciso filone di letteratura e cinematografia fantastica che ha avuto un boom incredibile in questi ultimi anni, soprattutto grazie alle fortune del piccolo mago di Hogwarts, o sarà che le nuove generazioni hanno intelligentemente riscoperto il piacere di sognare?
Da segnalare infine la presenza sullo grande schermo, dopo un ventennio di assenza, della brava Angela Lansbury.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 19 Dicembre 2014 ore 16:05
voto al film:   7

Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 7 Febbraio 2012 ore 20:53
voto al film:   6,5

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 14 Aprile 2011 ore 18:26
voto al film:   5,5

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