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Nelle terre nebbiose e algide all’epoca degli eroi e dei demoni, l’antico regno danese del Re Hrothgar viene assalito dalla rabbia e dalla sete di vendetta di una creatura malvagia, Grendel, figlio di un bellissimo demone marino. A porre fine al clima di terrore e distruzione creato dal mostro, giunge per mare il giovane eroe Beowulf, nipote del re dei Geati, ambizioso e sicuro delle sue capacità sovrumane. Il giovane eroe riuscirà a salvare il villaggio dalla paura, conquistando fama, ricchezze e l’amore della bella regina. Il suo nuovo incarico di re verrà però continuamente minacciato e non sarà facile da uomo, prima che da eroe, riuscire a resistere alle tentazioni. |
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Con Zemeckis torna ad affascinare la leggenda di Beowulf. Dalle pagine della letteratura germanica degli antichi eroi del VII secolo al grande schermo, Roger Avary e Neil Gaiman, penne di prestigio della sceneggiatura cinematografica, lavorano sodo per adattare la storia del poema epico che racconta le gesta di grandi uomini e di mostri. Alla fruizione visiva e spettacolarizzata ci pensa la magia del live-action e la più innovativa computer grafica, di cui si serve il regista, in passato premio Oscar per Forrest Gump. Beowulf prende vita così come un prodotto digitale a tutti gli effetti: si serve di un cast di attori reali, che annovera nomi del calibro di Anthony Hopkins, John Malkovich, Robin Wrigth Penn e Ray Winstone, e li trasforma in una sorta di avatar riprodotti al computer che recitano e si atteggiano con movenze del tutto simili a quelle originali. Se non fosse per l’effetto un po’ rallentato delle azioni virtuali e per la sensazione di vuoto profondo che lasciano i loro sguardi, la pellicola riuscirebbe forse a non perdere lo smalto.
Zemeckis sa districarsi con bravura dietro la macchina da presa, costruisce lenti carrelli circolari intorno ai personaggi, avvince nei combattimenti e sa muoversi indietro a solcare i suoli gelidi e innevati di una natura sempre grigia e impenetrabile, una natura che il regista penetra per condurci fin nei punti più bui, nelle grotte di misteri e strane creature. Tutto è alleggerito da una dose di romanticismo e di umorismo che procede qua e là con delle sbavature e svela la vera natura dell’uomo: sempre soggetto a fare i conti con le proprie debolezze e a resistere alle tentazioni del genere femminile, rappresentato nel film con un grande spirito. Ma fino a che punto si è saggi da essere in grado di decidere le sorti del proprio destino? Le parole pronunciate da Beowulf contro un guerriero che prova a sfidarlo presagiscono, già a metà pellicola, che la leggenda non avrà mai fine: “Dategli una moneta d’oro e mandatelo a casa: ha una storia da raccontare”. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “La leggenda di Beowulf” |
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Agente segreto Angelina Jolie ( 5 Dicembre 2007)
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Tim Burton: Alice in 3D + "Frankenweenie" (16 Novembre 2007)
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"Beowulf" secondo Robert Zemeckis (15 Novembre 2007)
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"Return to Castle Wolfenstein" per Roger Avary ( 7 Novembre 2007)
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Roger Avary porta al cinema "Wolfenstein" ( 3 Agosto 2007)
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"Beowulf" di Zemeckis non andrà a Venezia (11 Giugno 2007)
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Zemeckis forse in anteprima a Venezia (27 Maggio 2007)
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