Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Nickname
catcarlo
Età
58
Sesso
Città
Monticelli d'Ongina
Nome
Carlo Cattivelli




Scopri tutti i voti di catcarlo
Tutti i Commenti e i Voti di
Film: Taxi Teheran 9 Settembre ore 10:43
voto al film:   7,5

Film: Fury 19 Giugno ore 11:34
4
voto al film:   6,5

Solido film di guerra che rivolge alla guerra uno sguardo manicheo di chiara impronta yankee, ma mette bene in chiaro che il mestiere di uccidere – i personaggi si riferiscono sempre al combattimento come a un lavoro - è sporco e cattivo (ma qualcuno lo deve pur fare). Assai bella la prima parte asciutta nelle parole e nei gesti e occupata soprattutto dalla descrizione della brutalità che può esprimere l’essere umano in guerra, fuori tono la seconda con una lunga sequenza finale che richiama Peckinpah nella struttura ma soccombe alla retorica e alle citazioni bibliche. Bene gli attori del variato equipaggio del carro armato di cui al titolo con un Pitt misurato che fa dimenticare di aver vent'anni di troppo per la parte e Lerman nel classicissimo ruolo del pivellino da svezzare.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Mad Max: Fury Road 5 Giugno ore 09:51
6 1
voto al film:   8

Film dalle incredibili doti spettacolari che – nel suo genere – sfiora la perfezione spazzando il ricordo dei blockbuster dedicati ai supereroi negli ultimi anni. Azione pura condita da splendide coreografie e fotografata in maniera impeccabile dal veterano John Seale che la fa brillare di colori squillanti in cui domina il giallo del deserto, ma che raggiunge forse il fascino maggiore nell’eterna penombra virata in blu della palude. Il risultato sono due ore di virtuosismi - davvero brillante pure il montaggio di Margaret Sixel - che impreziosiscono le variazioni su di un unico tema, la cisterna blindata dei buoni assaltata dai millanta mezzi dei cattivi come in una sorta di infinito assalto alla diligenza in ‘Ombre rosse’ in cui Max è coprotagonista al fianco della Furiosa di una comunque fascinosa Theron. Lo script è ridotto all'osso, ma la parte visiva è brillante (3000 tavole di storyboard) e le trovate zampillano di continuo regalando intrattenimento e adrenalina.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Il racconto dei racconti 26 Maggio ore 13:42
4 2
voto al film:   7

Il genere è lontano dalla produzione nostrana, l'ambientazione è invece italianissima regalando una parte iconografica strepitosa. Gli effetti speciali evitano il computer per quanto è possibile contribuendo alla ricostruzione di un fascinoso medioevo di fantasia che regala immagini che restano in mente. Le tre storie sono scelte con cura (si parla sempre di uomini e donne di potere che prevaricano) ma il racconto alternato risulta faticoso, abbassando la temperatura emotiva. Malgrado i difetti di scrittura, Garrone può dire di aver vinto la sua sfida.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Youth - La giovinezza 26 Maggio ore 13:34
6 4
voto al film:   7

E’ oramai chiaro che la cifra stilistica di Sorrentino è il barocco. Se è del regista il fin la meraviglia, non si può prescindere da un’esperienza sensorialeil più intensa possibile grazie a una parte visiva davvero sontuosa. Sfruttando la brillante fotografia di Luca Bigazzi, il regista dissemina tutto il film di inquadrature memorabili, sfruttando bene il contrasto fra la linearità e la luce del panorama montano messe a confronto con gli ambienti vecchio stile che caratterizzano gli interni del grande albergo un po’ malandato in cui si svolge gran parte della vicenda: i ‘quadri’ dell’esposizione sorrentiniana variano così dalle nature morte con persone – la sauna, la piscina, l’amore comprato – ai paesaggi in cui la bucolicità alpina brilla nel verde dei prati e nel bianco delle nevi. Peccato che il resto funzioni meno bene, con una storia esile su cui si accumulano molteplici spunti e personaggi magari poi lasciati in sospeso: pregi e difetti che faticano a trovare l'equilibrio
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Se Dio vuole 6 Maggio ore 13:11
1
voto al film:   6,5

Nella pletora di film italiani che trovano la via delle sale malgrado i talenti siano pochi, questo esordio dietro la macchina da presa dello sceneggiatore romano Edoardo Falcone si fa notare certo come uno dei più riusciti. Per carità, non stiamo parlando di un capolavoro, ma la scrittura del regista assieme a Marco Martani funziona: la vicenda mette in mostra una discreta compattezza e un buon ritmo, favoriti anche dall’assai opportuna concisione di una durata sotto i novanta minuti, riuscendo a regalare discreto divertimento mai volgare e qualche stilla di commozione. Il risultato è, insomma, un prodotto medio capace di intrattenere grandi e piccini – e infatti in sala il ventaglio di età era molto vasto - che abbiamo invidiato tante volte ai cuginastri francesi, tanto che si potrebbe ripetere qui quanto scritto per ‘La famiglia Bélier’: che si tratta di un’opera che non cambierà la (e neppure resterà nella) storia del cinema, ma ha comunque la capacità di rallegrare la giornata
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Mia madre 6 Maggio ore 13:07
3 4
voto al film:   8

Dietro alle apparenze di una storia intima e semplice, il nuovo film di Moretti dispiega un labirinto di meditazioni e argomenti che ne fanno un lavoro ben più complesso di quanto possa risultare a una lettura superficiale: tutto ciò, insieme a un argomento doloroso (e mettiamoci pure un manifesto bruttarello che non invoglia di certo), richiede nello spettatore una pizzico di predisposizione al sacrificio che però verrà assai ben ripagato. Il rapporto tra vita e morte, passato e presente, realtà e finzione viene sviscerato con una scelta sussurrata che limita le battute taglienti al lato professionale della protagonista in cui pare ovvio vedere un riflesso del regista (con tanto di autoflagellazione). In tanta cupezza, qualche sorriso (amaro) arriva dal personaggio di un Turturro ben integrato in un cast all'altezza, dalla sempre brava Buy a Giulia Lazzarini nella parte della madre. L'unico, vero raggio di sole arriva però solo nel finale in un film al tempo stesso duro e commovente.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Fast & Furious 7 21 Aprile ore 10:07
voto al film:   5,5

Gonfiato come i muscoli di Diesel e Johnson e inverosimile ai limiti della demenza (a un certo punto qualcuno dichiara che le macchine non volano e allora ecco lì tutti a cercare di dimostrare il contrario) il settimo f&f dimentica le corse clandestine e si atteggia a film di supereroi con un occhio a 007.
La trama è risibile, una scusa per spostarsi in locations più o meno esotiche, e lo svolgimento pieno di buchi (oltre che tirato un po’ per le lunghe), ma, in fondo, non importa: spegnendo il cervello e lasciandosi andare queste due ore riescono a divertire proprio perché sono esagerate.
La recitazione non è da picchi dell’arte drammatica, cosa peraltro non richiesta, e anche Russell è al limite sindacale: tra inespressività (Diesel) e mossette (Rodriguez) si fa preferire il cattivone di Statham.
Eccellente il lavoro per completare il film senza Walker, morto a metà riprese: tra ricicli, fratelli e computer non si percepiscono cesure fino alla commossa uscita finale.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: La famiglia Bélier 8 Aprile ore 11:22
4 2
voto al film:   6

Commedia gentile che non inventa nulla, ma sa intrattenere: ‘La famiglia Bélier’ racconta una storia simpatica che va esattamente come deve andare, lasciando lo spettatore con l’animo sollevato dai buoni sentimenti combinati a un susseguirsi di momenti divertenti anche grazie a un discreto numero di batture riuscite.
un film per famiglie meno banale degli elementi che lo compongono – la menomazione fisica, i turbamenti adolescenziali, il rapporto tra genitori e figli in un’età difficile, il racconto di autoaffermazione e anche la corruzione politica – che non cambierà la (e neppure resterà nella) storia del cinema, ma ha comunque la capacità di rallegrare la giornata.
Simpatici gli attori (Louane Emera esce da un contest d’Oltralpe, Karin Viard, al netto di qualche mossetta di troppo, e François Damiens, che sfoggia un rustico barbone, quando sono in scena, accelerano il ritmo e l’efficacia del racconto) e molto belle alcune scene finali, specie quella al saggio del coro scolastico.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Vizio di forma 3 Marzo ore 13:19
5
voto al film:   7,5

Essendo Pynchon infilmabile, Anderson ne sfronda (altrimenti ci volevano dieci ore) il romanzo più potabile e lo fa in qualche modo suo girando un gran bel film che ha il solo difetto di non emozionare più di tanto. Resta comunque un'elegia sulla fine di un'epoca (quella hippie) fatta con cura e affetto venato di amarezza: impeccabile la ricostruzione iconografica e non banale quella musicale.
Delle avventure del detective Sportello (Phoenix camaleontico e molto bravo) non si capisce proprio tutto, ma nella memoria restano i moltissimi personaggi fuori di testa - la droga scorre a fiumi - e i tanti momenti di bel cinema che il regista distribuisce lungo tutta la durata.
Circondato da un cast notevole, Sportello è più vicino a Marlowe che nel libro specie nel finale dove riesce a non essere vaso di coccio un po' per abilità investigativa e un po' per pura combinazione.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Un piccione seduto su un ra... 23 Febbraio ore 13:47
4 1
voto al film:   6,5

Macchina fissa, tempi dilatati, lunghi silenzi interrotti da dialoghi improbabili: la riflessione sulla vita e sulla morte è assai ermetica e o si accetta di sprofondare dentro il gelido schema del film o si corre il rischio di andarsene dopo un'ora.
Il classico film da festival che, però, nell'ultimo terzo finisce per patire l'eccesso di frammentarietà, tanto da far pensare che, se il Leone d'oro è meritato per il coraggio, per il risultato è un po' eccessivo.
Insomma, un'esperienza insolita e (parecchio) straniante: nel complesso bello, ma bisogna sapere a cosa si va incontro.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: Birdman 17 Febbraio ore 13:16
7 3
voto al film:   8

Chi va al cinema solo per farsi raccontare una solida storia si astenga, ma gli altri avranno di che godere, tra il piano sequenza (quasi) unico con i diversi momenti temporali che sfumano uno nell’altro, i movimenti degli attori coreografati in maniera maniacale per riprese lunghissime, il realismo magico, i versi di Shakespeare in chiaro aggiunti alle eco di Macbeth in filigrana nonché un diluvio di citazioni accompagnate da virtuosistici movimenti di macchina. Inarritu si prende un bel rischio e l'evoluzione gli riesce, con solo qualche errorino qua e là (i personaggi abbandonati di colpo, il finale non all'altezza). Ottima prova del cast con keaton a dominare la scena in tutti i sensi, ma da ricordare almeno anche la fluida fotografia di Lubezki e l'ossessivo suono della batteria nella colonna sonora. Si parla di star-system e rapporti interpersonali, ma è indiscutibile che il 'come' finisca per prevalere sul 'cosa'
Ti è piaciuto il commento?  
Film: American Sniper 3 Febbraio ore 12:14
5 2
voto al film:   6,5

Cinematograficamente c'è poco da lamentare, con l'unica caduta di tono della soggettiva sulla pallottola: non il miglior Eastwood, ma l’esperienza consente al regista di realizzare un buon filmone che tiene alto il ritmo nei combattimenti altrimenti a rischio ripetitività e poi cambiano decisamente registro nei momenti intimi o toccanti.Dal punto di vista ideologico è unaltra storia, anche perchè è già problematica l'idea di base di fare di un cecchino una sorta di eroe. Se da una parte la bandiera a stelle e strisce garrisce sul più alto pennone (il nemico è spersonalizzato e cattivo, i ‘nostri ragazzi’ sempre pieni di etica guerriera se non di buone maniere), dall'altro l'ottusità del protagonista è sconfortante - ma non so quanto venga percepita nella provincia statunitense che pare non metterne in dubbio l'eroismo. Insomma, definirlo ‘un film contro la guerra’ (Eastwood dixit) è fuori luogo, ma il risultato mi pare meno monolitico e propagandistico di quanto sostengono molti.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: The Imitation Game 27 Gennaio ore 14:17
5 1
voto al film:   6,5

Un classico film da Oscar che sconta una sceneggiatura didascalica e una regia senza colpi d'ala, ma arriva alla sufficienza abbondante grazie al bel lavoro del cast tecnico (notevole la colonna sonora) e ad attori assai convolti - anche se la prova di Cumberbatch un po' mette in ombra i compagni d'avventura.
Ti è piaciuto il commento?  
Film: L'amore bugiardo - Gone Girl 21 Gennaio ore 11:00
voto al film:   8

Film: Jimmy's Hall 21 Gennaio ore 10:59
voto al film:   7,5

Film: Pride 9 Gennaio ore 15:26
voto al film:   7,5

Film: Si alza il vento 17 Dicembre ore 10:35
voto al film:   8

 » TOP 50