|
|
Ultimi commenti e voti |
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
Francamente mi sarei aspettato la classica americanata e invece mi sono dovuto ricredere. Fa riflettere come l'uomo possa deturpare un ambiente così pur di spingersi oltre le sue possibilità. Non si arriva a fare il tifo per la montagna ma che ci siano le code stile esodo estivo per salire sulla montagna più alta del mondo questo trovo difficile da capirlo. Il film è bello e avvincente, le scene realistiche (non l'ho visto in 3d) ma il finale mi ha deluso, come se si avesse fretta di arrivare ai titoli di coda.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
La banalità del dramma si è giustamente detto, raccontata con una certa "hollywodiana" disinvoltura in Everest che pur non cogliendo appieno nel segno non sembra nemmeno essere degno di una stroncatura. L'avventura e il limite sono temi che fanno sempre breccia negli spettatori che magari storcendo il naso, si godranno una raggelante storia di alpinismo estremo. La montagna, maestosa riesce ad essere l'unica vera protagonista, sempre mentre agli uomini tocca tornare prima possibile nella valle...di lacrime.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
Everest è una storia di ordinaria brutalità, come molte altre, tante, troppe, storie di alpinismo estremo. Le ragioni che spingono un essere umano a sfidare i suoi limiti, mettendo a rischio anche la vita, sono spesso le più diverse, e tutte difficili da valutare. Questo film riesce a mostrare bene i differenti caratteri che possono comporre una spedizione di alpinismo amatoriale: il collezionista di cime, il fatalista, il cercatore di rivalsa, il pianificatore... Alla fine chi ce la fa non è necessariamente il più preparato, o il più esperto. Tutte le vette - specie gli 8000 - hanno centinaia di storie da raccontare: di sudore, di fatiche, di gioie, di lacrime. Alcune epigrafi raccontano epici successi, altre epici drammi. Ma questo è l'alpinismo, e questo film - al netto di qualche licenza cinematografica - dà piena dignità ad una storia brutale, drammaticamente banale ma vera.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5
|
|
|
|
|
Concordo con Clavius, troppo rumore, troppo nella traccia del classico genere catastrofico: i personaggi sono scolpiti con l'accetta, senza nessuna introspezione. Inoltre certe scene sono smaccatamente (e malamente) riprodotte in studio con neve e rocce finte e possono risultare credibili solo a chi di alpinismo non ha la minima esperienza.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
Condivido il giudizio di "manfool". Un film essenziale, senza inutili bizantinismi o pistolotti. Una storia vera trasposta al cinema. Un film che mette in primo piano la NATURA, com'è giusto che sia in questi casi, e la possibile inadeguatezza dell'uomo quando costui decide di sfidarla. Scenari ovviamente mozzafiato, tensione costante. La tragedia raccontata, tra l'altro, offre spunti di riflessione dannatamente attuali, visto che tuttora assistiamo con frequenza a vite perdute banalmente sulle montagne di mezzo mondo, soprattutto tra quegli sconsiderati (i turisti) che, senza avere i requisiti fisici e la preparazione necessari, osano sfidare le vette del mondo, magari per riempire un vuoto interiore o per poter dire lo sciocco "io c'ero". Un film che merita di essere visto.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
Discreto film. Non ha particolari picchi di qualità nella sceneggiatura o nelle interpretazioni. Discreta la fotografia. E' tutto abbastanza ben fatto ma non è un film che resta nella memoria. Visto con il 3D ma non ne vale la pena, il film non ci guadagna nulla (guadagnano solo le sale che spillano 2/3 euro in più a biglietto), ma è un discorso che non vale solo per questo film, ne sto ancora aspettando uno che abbia davvero un senso vedere in 3D.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5,5
|
|
|
|
|
Si inserisce nel lotto di quei film che si sono presi la briga di romanzare qualche evento catastrofico realmente avvenuto. Avevamo già visto i sopravvissuti a disastri aerei così come ad incredibili naufragi, qui è la volta di una sfortunata cordata che negli anni '90 sfidò l'Everest. Il film è un'avventura senza grandi pretese e con molte libertà nella messa in scena. E' un film troppo rumoroso per i miei gusti, con gente che parla continuamente (ed incredibilmente) anche ad 8000 metri. E' un peccato, sarebbe stato uno splendido soggetto riducendo gli inutili siparietti poco credibili e lasciando spazio agli assordanti silenzi di chi decide di affrontare imprese di questa portata. Non esistono veri momenti in cui questa esperienza titanica sia vissuta in solitudine, come immagino avvenga nella realtà. La necessità di rendere la pellicola digeribile a tutti gli stomaci, finisce col renderla alquanto sciarpa, identica alla moltitudine dei prodotti d'avventura che tempesta le sale.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7,5
|
|
|
|
|
Un film ben realizzato con una scenografia mozzafiato, girato tra i ghiacciai del Nepal e della Valle D'Aosta. La tensione pervade lo spettatore in tutte le fasi della scalata (e della discesa, che cela intemperie anche maggiori) e non lo abbandona fino ai titoli di coda. Una triste disgrazia che rende omaggio alle vittime senza l'abuso di futili sentimentalismi ma rappresentando realisticamente la catastrofe che hanno vissuto.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|