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Recensione: Prova a incastrarmi - Find Me Guilty

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Prova a incastrarmi - Find Me Guilty
titolo originale Find Me Guilty
nazione U.S.A.
anno 2006
regia Sidney Lumet
genere Commedia
durata 125 min.
distribuzione Medusa Film
cast V. Diesel (Jackie Di Norscio) • A. Sciorra (Bella Di Norscio) • P. Borghese (Gino Mascarpone) • P. Dinklage (Ben Klandis) • L. Roache (Sean Kierney) • R. Silver (Giudice Finestein) • A. Rocco (Nick Calabrese) • R. DeDomenico (Tom "Nappy" Napoli)
sceneggiatura S. LumetR. McCreaT. Mancini
fotografia R. Fortunato
montaggio T. Swartwout
uscita nelle sale 17 Marzo 2006
media voti redazione
Prova a incastrarmi - Find Me Guilty Trama del film
Jack Di Norscio è un membro del Clan dei Lucchese, famiglia mafiosa che operava nel New Jersey. A metà di una condanna a trent'anni di reclusione, a Jack viene offerta l'opportunità di abbreviare la detenzione a patto che testimoni contro molti dei suoi amici più cari. Disgustato dalla burocrazia del sistema giudiziario, e fermamente deciso a non tradire la sua 'famiglia', Jackie affronta il processo nella duplice veste di imputato e avvocato difensore.
Recensione “Prova a incastrarmi - Find Me Guilty”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 7)
Tra realtà e apparenza, Sidney Lumet si muove assieme ai suoi imputati a cavallo di una storia vera dall’apparenza di favola.
L’aula nella quale si consuma il processo per mafia più lungo d’America per due anni diventa un mondo a sé stante, lontano dai crimini che Di Norscio e gli altri italoamericani alla sbarra potrebbero aver commesso, lontano dall’opinione pubblica, dalle televisioni.
Il microcosmo di quest’evento a suo modo storico è composto da un giudice, un pubblico ministero con le sue prove ed i suoi testimoni, la giuria ed il pubblico attorno al banco dove siedono venti imputati e solo diciannove avvocati. Il maxiprocesso si trasforma così nella sfida di Jackie Di Norscio al suo accusatore, lo Stato, e con esso alla legge antimafia; difendendosi da solo Jackie diventa una variante imprevedibile, riuscendo ad accattivarsi fin dalle prime battute del processo la benevolenza dei giurati.
Ribaltando nei tempi La parola ai giurati, la sua prima esperienza in un tribunale, cinquant’anni dopo Lumet si sofferma per tutta la durata del film sull’estenuante dibattimento, lasciando alla giuria giusto il tempo di leggere un verdetto emesso in poche ore. Ma in questa operazione ribalta ogni cosa, assecondando il suo protagonista: il lungo (e noioso) processo è inquadrato brillantemente, lasciando allo spettatore momenti di puro divertimento; le premesse diventano apparenze, le prove illazioni, gli imputati avvocati, i presunti colpevoli intravedono una luce insperata alla fine del tunnel.
Come ci sia riuscito, snaturando un genere tanto radicato nella cinematografia americana, è facilmente spiegabile: ignorando il caso. Sappiamo i capi d’accusa, il numero degli imputati e l’ostinazione di chi li accusa, ma nulla in merito alla loro innocenza o colpevolezza; come se non bastasse, le prove non vengono esposte, tranne pochi casi esemplari, né confutate, ma semplicemente messe in dubbio. Una scelta corretta, dato il clamore che sollevò al tempo il processo, rispettosa d’una legge che lascia ai giurati l’ultima parola.
In sostanza, c’è il processo ma non c’è il delitto: la costruzione, anziché crollare, si giova di un ottimo Vin Diesel, al centro della scena dal primo all’ultimo minuto, innegabilmente simpatico non solo alla giuria nel suo farsi beffe delle convenzioni prima che della legge.
Simpatico fino a prova contraria. Prova che non arriva.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (9 Commenti, 75% gradimento) Maverick 25 Febbraio 2017 ore 14:46
voto al film:   6

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) nikname 21 Novembre 2013 ore 00:41
voto al film:   6

Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 5 Maggio 2012 ore 21:26
voto al film:   6,5

Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 11 Marzo 2012 ore 00:20
voto al film:   7,5

Finalmente Vin Diesel si toglie i panni del supereroe tutto muscoli e fornisce un' ottima interpretazione di Jack Di Norscio, imputato e avvocato di se' stesso che regala momenti davvero divertenti e ti fa tifare per i cattivi...
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