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Sheba Hart è la nuova professoressa di materie artistiche alla scuola St. George. Tra i suoi colleghi c'è l'anziana Barbara Covett, una donna con cui Sheba stringe un forte legame di amicizia e che diventa anche depositaria di un suo torbido segreto. Tuttavia, la giovane insegnante non si rende conto che i sentimenti dell'amica vanno oltre la semplice amicizia, e le sue confidenze possono diventare un'arma pericolosa con cui Barbara può sfogare la sua gelosia... |
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E’ una sfida a due. Una sfida bellissima. Più diverse non potrebbero essere Judi Dench e Cate Blanchett, una con lo stile rigoroso della tradizione britannica che ha le sue radici nel teatro, l’altra, l’australiana, frizzante e tormentata. Il duello si svolge in “Diario di uno scandalo” di Richard Eyre, tratto dall’omonimo romanzo di successo firmato da Zoe Heller. Tratto da una storia di fantasia, ma vicende così la cronaca ne ha raccontate molte, il film racconta la vicenda di due insegnanti di un liceo in quartiere difficile alla periferia di Londra. Barbara è una donna sola, sergente di ferro a scuola, odiata da tutti per la sua cattiveria, che, come una ragazzina, una volta a casa annota tutto nel diario segreto. Tutto cambia quando nell’istituto arriva Sheba, professoressa giovane e bella. Tra le due comincia un’amicizia anomala, ma apparentemente normale fino a quando Barbara scopre che la collega se la fa di nascosto con uno studente quindicenne. La vecchia strega non aspettava altro, finge di sconvolgersi, si indigna e improvvisa un perdono, ma in realtà capisce che può avere in pugno l’amica, lei è l’unica custode del segreto che può inguaiare Sheba. Inizia così un gioco di ricatti, complicità perverse e confessioni che scandirà il rapporto tra le due. Barbara in effetti ha un piano ben preciso da portare avanti e Sheba resta vittima della propria ingenuità e sfoga con l’assurda tresca una vita familiare difficile (il marito troppo più vecchio, un figlio disabile).
L’atmosfera è da thriller, la tensione sale con artifici non beceri. Va riconosciuto che gran parte dei meriti in quanto a suspense va alla splendida interpretazione di Judi Dench, che riesce a sembrare una perfida strega solo con sguardi di ghiaccio e piccoli gesti inquietanti. “Diaro di uno scandalo” racconta la morbosità senza diventare un film morboso e questo non era scontato vista la complessità degli argomenti trattati: non ultimo la pedofilia femminile, terreno assolutamente scivoloso. Non manca la denuncia del fallimento totale delle istituzioni scolastiche inglesi, con ragazzi lasciati allo stato brado da professori demotivati e da presidi ottusi. |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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Coraggiosa scelta di tradurre in immagini una storia narrata dal mentore/antagonista, la grandissima Judi Dench, acida ipocrita morbosa e inquietante, a tratti quasi disturbante per lo spettatore. Le onnipresenti musiche di P.Glass contribuiscono alla creazione dell'atmosfera intima e perversa che avvolge la pellicola, sempre carica di tensione pronta ad esplodere. Molto brava anche la radiosa e fragile Blanchett. Note negative: personaggi di contorno di nullo spessore, alcuni passaggi poco chiari (perché una maldicenza viene accolta come inconfutabile verità?) e finale didascalico con qualche parola di troppo. Per me, una piacevole sorpresa.
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Il film tratta un argomento scabroso, ma in un crescendo di suspence notevole...sullo sfondo di un istituto inglese non proprio esemplare, un "duello" di bravura tra le due protagoniste, tanto brave quanto diverse tra loro...
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la prova della Dench è perfetta. mette i brividi
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