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Recensione: Il silenzio sul mare

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Il silenzio sul mare
titolo originale Ano natsu ichiban shizukana umi
nazione Giappone
anno 1991
regia Takeshi Kitano
genere Drammatico
durata 101 min.
distribuzione Lab 80 Film
cast K. Maki (Shigeru) • S. Kawahara (Takoh) • H. Oshima (Takako)
sceneggiatura T. Kitano
musiche J. Hisaishi
montaggio T. Kitano
media voti redazione
Il silenzio sul mare Trama del film
Shigeru è un ragazzo sordomuto che lavora part time presso il Servizio Sanitario. Per caso, un giorno trova una vecchia tavola da surf e comincia così ad appassionarsi a questo sport. Impressionato dalla determinazione di Shigeru, il proprietario di un negozio di surf lo iscrive ad una gara molto importante. Per ironia della sorte il giovane viene squalificato perché non risponde alla chiamata. Ma l'amore della sua ragazza Takako e la grande passione per il surf gli danno la forza di continuare e di ottenere un buon risultato in un'altra competizione.
Recensione “Il silenzio sul mare”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
Kitano riempie il cuore di sensazioni forti, fa riflettere a lungo, proprio perchè non è ciò che ci mostra nei suoi film, non sono le immagini a consegnarci il messaggio: tutto ciò che vediamo nel "Silenzio sul mare" non è che un quadro appena accennato, uno schizzo abbozzato rapidamente, sapientemente.
Il film racconta di un giovane spazzino sordomuto che desidera ardentemente imparare a fare surf; ma invece di mostrarci onde enormi ed evoluzioni strabilianti, cadute e voli mozzafiato, Kitano ci mostra un'esile, dolcissima ragazza, che aspetta il proprio fidanzato sulla spiaggia e lo osserva mentre si allena.
E così, con il suo pudore nel mostrare i sentimenti, le emozioni, Kitano infonde nello spettatore il rispetto necessario ad approcciare una realtà così complessa, difficile e dolorosa.
In quest'ottica, in questo modo scarno di narrare, di comunicare, ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola riacquista significato e valore.
Una tavola da surf mossa dalle onde racconta la morte ed il suicidio, lo sguardo di una ragazza racconta l'indicibile sofferenza di un amore profondo e sincero.
Nel suo terzo film Kitano si concentra proprio sull'amore, con la storia di una coppia di sordomuti che decide "semplicemente" di percorrere insieme un tratto di vita.
La natura e i personaggi si riuniscono in un unico corpo "inorganico", le emozioni divampano nel silenzio, sbirciate in movimenti laterali.
"Il Silenzio sul Mare" è un racconto lirico e coinvolgente, una divagazione sul tempo e sul suo divenire, sulla trasparenza dei sentimenti e la tragicità dell'esistenza umana.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (29 Commenti, 60% gradimento) Ombra 3 Dicembre 2013 ore 17:09
voto al film:   8

Pienamente d'accordo con Kikujiro, che veidentemente amam Kitano!
Un film forse sottovalutato all'interno della filmografia di Takeshi, ma davvero affascinante e delicato.
Medaglia d'Argento (113 Commenti, 59% gradimento) kikujiro Medaglia d'Argento 22 Febbraio 2012 ore 17:44
1
voto al film:   8,5

Il silenzio e' fondamentale per apprezzare il cinema di kitano .qui riempe gli spazi si dilata e' ovunque ,il mare ne esalta il significato ,poi ci sono anche i personaggi : ma in secondo piano.....
Imperdibile
Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 22 Gennaio 2012 ore 16:31
1 1
voto al film:   7

un sincero atto d'amore nei confronti del mare..un elemento che fortissimo riuscirà a dare un senso alla vita di un uomo perso.bello e crudele.
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