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Dopo aver vissuto per molti anni in Germania, Ahmad decide di tornare in visita in Iran. I suoi vecchi compagni universitari decidono così di organizzare per l'occasione un piccolo viaggio per passare qualche giorno tutti assieme sul Mar Caspio. Sepideh, una delle donne del gruppo, ha già pianificato tutto. Senza farlo sapere ai compagni, ha invitato Elly, l'insegnante di sua figlia. Ahmad, essendo appena uscito da un matrimonio infelice con una donna tedesca, vorrebbe anche poter trovare una donna con la quale potersi stabilizzare in Iran, e quella donna potrebbe proprio essere Elly. Solo che nel giorno che segue la partenza, mentre tutto sembra andare per il meglio, avviene un incidente ed Elly scompare. Cercano anche di contattare la sua famiglia, ma nessuno pare sapere niente. I sospetti su chi sia e che fine abbia fatto Elly cominciano irrimediabilmente a turbare il gruppo di amici... |
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News sul film “About Elly” |
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Gli esordi di Asghar Farhadi allo Spazio Oberdan (24 Febbraio 2014)
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Dal 28 febbraio al 12 marzo 2014 presso la Sala Alda Merini - Spazio Oberdan della Provincia di Milano, Fondazione Cineteca Italiana presenta un omaggio ad Asghar Farhadi, regista iraniano contemporaneo che ha esordito al cinema negli anni 2000 riscuotendo nel tempo crescenti riconoscimenti internazionali. La rassegna comprende cinque titoli tra cui i suoi primi lungometraggi, tutti in versione originale con sottotitoli.
Quarantenne, Ashgar Farhadi si discosta alquanto per stile, tematiche e ambientazioni dei conterranei Kiarostami e Makhmalbaf. Nel suo cinema è sempre presente il legame col Paese d’origine ma anche la voglia di confrontarsi con realtà politico-sociali diverse. Farhadi crea storie ad alto tasso di tensione in cui i protagonisti (impersonati da magnifici attori) sono esponenti di una borghesia urbana colta, posti di fronte a scelte, dubbi, conflitti familiari e di coppia, spesso scatenati da un evento drammatico che sollecita la partecipazione emotiva dello spettatore. Alla complessità narrativa fa riscontro una limpidità formale non inficiata, anzi accentuata, dall’uso della macchina da presa a spalla, come in Una separazione, forse il vertice della sua arte, giustamente pluripremiato. Come nell’ultimo film, &ldqu [...] |
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Sondaggio: vota il miglior film straniero del 2010! (14 Gennaio 2011)
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Berlino: Orso d'oro a "La teta asustada" (14 Febbraio 2009)
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Commenti del pubblico |
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» Già uscito |
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