Echi di festival nelle prime uscite del mese di ottobre: la 67ª Biennale ha visto in concorso il primo film di fiction di Ascanio Celestini, fin qui autore al cinema soltanto di documentari, “La pecora nera”; si tratta di un film “in salita”, come lo ha definito lo stesso Celestini, dove si apprezzeranno più l’impegno che le qualità cinematografiche, e che in ogni caso avrà una larga fetta di pubblico ‘prevenuto’ (nel bene più che nel male) che sarà soddisfatto/insoddisfatto in virtù del suo giudizio aprioristico e non della visione in sé. Fuori concorso al Lido si è visto “Gorbaciof”, terzo film di Stefano Incerti in cui, dal 15 ottobre, si potrà apprezzare l’interpretazione di Toni Servillo e poco altro. Non è stato a Venezia, invece, “Una sconfinata giovinezza”; nonostante il gradimento espresso dalla commissione e da chiunque l’abbia visto finora, il film di Pupi Avati non è rientrato nel concorso veneziano, privando di un’anteprima prestigiosa quello che sembra essere uno dei migliori prodotti della più che proficua carriera del regista bolognese. A metà mese arriverà in sala il vincitore – a sorpresa – del Festival di Cannes, un film thailandese che la Bim non ha voluto distribuire con un titolo più accattivante, nonostante un tentativo di riduzione, de “Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti”. Sarà un fiasco, ma chi sceglierà di vederlo avrà un argomento di conversazione quasi in esclusiva... tra i film ‘battutti’ dallo zio Boonmee c’è il francese “Uomini di Dio”, distribuito a sua volta da Lucky Red la settimana seguente. Da Berlino arriva invece “Mammuth”, un piccolo film francese dal cast altisonante, che sarà distribuito dalla Fandango dal 29 ottobre; il giorno prima, a proposito di festival, prenderà il via la quinta edizione del Festival di Roma, che per il terzo anno consecutivo slitta di qualche giorno – stavolta in avanti, allontanandosi da Venezia ma avvicinandosi un po’ troppo a Torino; nemmeno questa probabilmente sarà la formula definitiva di una manifestazione che non ha ancora trovato una forma; per l’occasione, esce finalmente in sala uno dei titolo della scorsa edizione, “The city of your final destination” (“Quella sera dorata” il titolo italiano), che a dispetto del titolo pseudo-apocalittico è un drammone di Ivory con Anthony Hopkins e variegata compagnia femminile.
Tra i film italiani bisogna segnalare “Benvenuti al Sud”, un caso abbastanza raro per il nostro cinema perché si tratta di un remake: le dis-avventure di Claudio Bisio, trasferito dal profondo nord all’ancor più profondo sud, ricalcano il copione di “Giù al Nord”, commedia francese che ha goduto in patria di enorme fortuna. Per avere altrettanta fortuna “Benvenuti al Sud” dovrà battere la concorrenza, oltre che dei film già in sala, di un’altra commedia, l’americana “Grown ups” (che la Sony ha tradotto “Un weekend da bamboccioni”, prendendo per bamboccioni i potenziali spettatori italiani) e dell’horror “La Horde”; niente, in confronto ai titoli in uscita la settimana seguente, dall’action-movie “Innocenti bugie” con Tom Cruise e Cameron Diaz (niente di nuovo, ma almeno diverte e non cerca di fare la morale più di tanto) al già citato film di Ivory, dal thriller di Ben Affleck “The Town” al primo titolo il 3-D del mese, il terzo episodio della serie “Step Up” (che essendo tutti uguali hanno chiamato “Step Up 3D”, senza differenziarlo dal primo “Step Up” e infischiandosene delle molte sale che lo proietteranno in 2 dimensioni senza un titolo onesto a disposizione). Il 3-D ormai non ci lascia più: la settimana seguente toccherà al promettente “Cattivissimo me”, mentre a fine mese sarà la volta del fantasy Il regno di “Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani”, nonostante le voci di uno Zack Snyder compiaciuto a tal punto del girato da aver pensato seriamente di lasciarlo in 2-D, e dell’animazione nostrana delle “Winx” con il secondo capitolo, “Magica avventura”.
La seconda metà del mese vede in uscita i titoli più accattivati dell’autunno appena iniziato, primi tra tutti due sequel: “Wall Street: il denaro non dorme mai” arriva dopo più di 20 anni dal primo “Wall Street”, riproponendo l’accoppiata Oliver Stone - Michael Douglas affiancato stavolta dall’emergente (ma quando finirà di emergere?) Shia LaBeouf; “Paranormal Activity 2”, invece, arriva pochi mesi dopo il successo del piccolo film di Oren Peli, con un nuovo regista e un odore molto forte di operazione commerciale improvvisata. Operazione commerciale dal sicuro successo è quella di Fausto Brizzi, che propone la sua visione dell’incontro-scontro tra i due sessi con “Maschi e femmine”, cui seguirà, tra pochi mesi, “Femmine contro maschi”. Ultime segnalazioni per la piacevole versione in gonnella di “Indiana Jones” “Adèle e l’enigma del faraone”, realizzato da Luc Besson che ha accantonato la saga dei “Minimei”, per la coppia Naomi Watts – Sean Penn di “Fair Game”, per l’Angenila Jolie di “Salt”, sempre eccitante quando si dà all’azione pura, per la trasposizione cinematografica del celeberrimo detective “Dylan Dog” – curiosità per un film che potrebbe raggiungere un vasto pubblico ma è distribuito da una casa ‘minore’, la Moviemax – e per “L’illusionista”, una delicata e coinvolgente animazione francese tratta da un racconto di Jacques Tati che potremo vedere grazie alla Sacher di Nanni Moretti. |