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Esteticamente insoddisfacente, la fotografia non esiste e anche le scene che pretendono un titolo poetico in realtà scadono nel banale e nell'artificioso. L'interpretazione della Weisz non esalta, ma è forse l'unico aspetto che non va bocciato perché, per il resto, tutto è piuttosto superficiale: non sono approfonditi né i caratteri dei personaggi, né la storia. Potrebbe essere interessante il punto di vista contro i cristiani, cosi poco spesso affrontato, ma qui difeso cosi unilateralmente da risultare eccessivo ed esagerato. Da notare poi che le speculazioni fatte sulle scoperte di Ipazia non hanno nessun tipo di fondamento: altro punto che, insieme all'esagerazione contro i cristiani, e al plot troppo romanzato, rende il tutto semplicemente un polpettone. Se si deve fare un film per svegliar le coscienze sulle responsabilità da ottusi carnefici dei cristiani (e comunque, attenzione!) può esserci modo ben più acuto e funzionale, che farebbe meno ridere e riflettere di più.
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