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Una struggente favola moderna che conquista minuto dopo minuto questa rappresentazione della realta' tra Kaurismaki e Ken Loach. Come faccia Geudiguian a rendere possibile l'improbabile e' difficile da capire sta di fatto che si arriva in fondo senza che niente stoni o appaia fuori posto. La realta' di un mondo cattivo che cambia irrimediabilmente ma che ci dice che non e' tutto male quello che luccica c'e' ancora chi ha il cuore dalla parte giusta e, fedele alla linea, non tradisce mai i propri ideali, le proprie convinzioni.
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Finalmente è arrivato anche in Romagna: ed è stato come ritrovare un vecchio amico. La coerenza con cui il regista ritorna sui suoi luoghi, sui suoi personaggi, sui suoi attori feticcio, sulle sue storie proletarie non possono che essere ammirevoli. Un cinema d'altri tempi, quasi da fronte popolare, sincero, schietto, nient'affatto buonista o consolatorio, accostabile per alcuni versi a quello di Ken Loach. Forse in alcuni momenti è eccessivamente didascalico, forse non ha l'originalità di altri registi, forse racconta storie demodé, ma è sempre un piacere fare un tuffo nel suo Estaque e riscoprire la sua piccola dolente umanità dal cuore grande.
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