Visione romanzata di un dramma che mormora di dittatura, il regista non lascia mai posto al caso e resta sempre leggero ed elegante anche nelle scene più crude e severe. Due ore ben spese!

Non graffia e non lacera ma lavora nel profondo facendoci scivolare tiepidamente nell’abisso del male, male che emerge dalla flaccida normalità e dal gretto qualunquismo sociale, fino ad arrivare al truce epilogo storico. Non si può dire di non averlo visto.

Ho trovato la pellicola una rivisitazione azzardata di certe opere di muto che nella teatralità e nelle caricature dei personaggi trasmettevano tutta la drammaticità e le sensazioni che non potevano essere veicolate con le parole. Qua manca il contesto e la forza espressiva di tutto ciò. Mi arrendo all’evidenza di non aver compreso questa opera di Kaurismaki, ma mi sento in obbligo di esprimere un opinione.

Jeff Bridges non ha bisogno di presentazioni e questa parte sembra gli sia cucita addosso. Il film è una delicata immersione nella vita cruda e country" del personaggio che il regista ci fa sentire come un pezzo di west americano che non può certo essere ignorato

Tanti buoni attori e un invito a rispolverare i vecchi vinile e tanta buona musica, ma niente più, sceneggiatura senza capo ne coda. Vederlo sì per poter dire d'averlo fatto.

Ben recitato e ben diretto con un impronta di denuncia che lascia disillusi che la buona politica resta una chimera e che tutto si immerga nella solitudine dell’essere, fin troppo, umano. Ma tutto sommato un film che si dimentica in fretta. (settemenomeno)

Una commedia che viene voglia di abbracciare, con atmosfere di una Parigi intramontabile nel tempo e nello spazio anche senza palazzi e monumenti, unico neo e che non si incendia nel finale. Seducente!

Che dire su questo capolavoro se non che è un film cammeo del cinema: forza espressiva, grande recitazione e un caleidoscopio di atmosfere culturali diverse anche se purtroppo la versione italiana ci ha privato, tagliandole, delle nostre due singolari raffigurazioni.

Sorrentino in questo come in altri suoi film trascina a forza lo spettatore in una dimensione narrativa che è quella propria del protagonista. Qui non si scende mai oltre la misura e si assiste stregati alle immagini che si snodano lentamente in una rappresentazione sublime della complessità individuale e sociale di una porzione della nostra Italia/nità.

Ci sono documentari che hanno struttura da film e film che hanno forza narrativa di un documento; questa pellicola porta con se la realtà americana senza niente di gratuito, un must che non può e non deve essere ignorato assieme alla testimonianza in (Food, inc) che consiglio vivamente.

Una cruda semplicità dalla poetica raffinata e dalla recitazione trascendente dei protagonisti; il tutto precisamente immerso in una indifferenza che tutti conosciamo come normalità . Non c’è nient’altro in questo film oltre il film stesso.
Imperdibile!

Nolan ha tirato fuori le sue doti migliori, con tanto action movie, idea originale nel montaggio delle sequenze anche se alle volte pare che la pellicola abbia ricevuto tagli poco precisi. Dubbi a parte sul finale si ha l’impressione che si potesse fare di più.

Rappresentare gli stati d'animo e la dimensione pseudo-violenta che concede il libro di Burroughs non è difficile ma impossibile; qui Cronenberg è riuscito con maestria artistica a toccare nel profondo lo spettatore riuscendo a catturare parte delle sensazioni Crude ma Genuine del libro.

Una pellicola senza nessuna pecca: recitazione, sceneggiatura, MONTAGGIO, struttura, scelta del cast, regia. Nolan dopo questo film dovrà ripetersi; cosa non semplice, visto che qui racchiude una delle essenze del cinema d'autore ovvero rendere grande una piccola storia con pochi mezzi a disposizione(budget).

Questo film di Crialese riesce a racchiudere il nostro grande neorealismo e le mitologiche tragedie greche riuscendo a tenere sospese le forti sensazioni che minacciano di travolgerci, una prova di stile che solo certe opere liriche sono in grado di trasmettere ma in questo caso con la piena naturalezza di semplici vite di un paesino siciliano. Epico!

Il regista riesce a portare in modo convincente la freschezza e l’innocenza di una vita comune in un ambiente che è il contrario di tutto questo facendo mutare questo stato d’animo in poche ore in una forza espressiva di grande rilievo proprio come tutto l’insieme il questo film. Da vedere!

La regia di questo film è di grande livello ma la sceneggiatura manca di qualcosa che diversamente renderebbe l’insieme di tutt’altro pathos. Questa opera di von Trier resta un film che non può che meritarne la visione ma purtroppo non concede tutto quello che promette. Da segnalare la recitazione delicata ma molto intensa di Kirsten Dunst.

Solo una persona dalla grande sensibilità e di gusto raffinato può proporci una così squisita opera con questa dura tematica che va dritto allo scopo senza mai indebolire la narrazione. Chapeaux a questo debutto e ai due attori principali.

Nanni ormai non riesce più a suscitarmi le autentiche emozioni delle sue prime opere, le premesse ci sono ma purtroppo tutte deluse, scontato nella sua semplicità, l'errore più grave.

sceneggiatura e regia firmate da Audiard per un insieme che non lascia spazio a ripensamenti. Notevole!