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C'è del buono e del meno buono in questo nuovo film di Amelio. Il buono si concentra sul cast - ottima l'interpretazione di Carpentieri - che ci racconta personaggi con poliedriche storie di infelicità, e sulla fotografia di Bigazzi, che dipinge sapientemente Napoli accompagnando l'avvilimento emotivo dei protagonisti negli scorci metropolitani emananti decadenza, cupezza, asfissia. Tuttavia, per fare un film bello e completo i personaggi devono anche interagire in maniera corale in un intreccio coerente che dia ritmo e profondità alla sceneggiatura. E questo, a mio avviso, riesce solo parzialmente.
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