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Ultimi commenti e voti |
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Confesso che l'aspettativa era alta, visto le buone critiche, ma, questa commedia/drammatico non trasmette buon umore e le inspiegabili lunghe pause nella costruzione del racconto non mi hanno trasmesso niente di importante. Sono restato in costante attesa, nella versione completa (162min), e non ha comunque avuto la capacità di intrattenermi o coinvolgermi.
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Un padre vede la propria figlia adulta lontana dagli insegnamenti impartiti dalla famiglia e infelice; di fronte alla prospettiva di perderla decide di non arrendersi rientrando nella sua vita. Il film conduce pian piano nelle vicende narrate seguendo un percorso tutto suo, imprevedibile e bizzarro, con risvolti surreali e grotteschi.Culmina nella scena del party a casa di Ines che si conclude con l’arrivo dell’ospite travestito, autentico convitato di pietra che scioglie l’algido turgore di lei in un affettuoso abbraccio, nella scena più commovente del film. Accanto alla vicenda personale, si inserisce poi una componente critica circa gli obiettivi sociali perseguiti da certa nuova classe dirigente giovane in Germania, rampante e narcisista, cinica e perversa.Il film può sembrare divertente a prima vista ma si comprende subito il fondo amaro che lo caratterizza. Nel finale si assiste alla ricomposizione della frattura famigliare e alla riappropriazione del rapporto perduto.
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Delle molte cose che ho sentito dire a riguardo di questo film, quella che condivido maggiormente è che il film cambia direzione così tante volte che - nonostante la durata (2h 40 nella versione originale) - il fuoco rimane sempre vivo. Questo Toni Erdmann nasce come analisi di rapporto conflittuale padre-figlia, evolve come critica disincantata verso la vacuità del mondo degli affari e delle ambizioni professionali, finisce per prendere un percorso onirico-surreale che si conclude con un ritorno al punto di partenza in cui finalmente si risolve, in chiave emozionale, la questione tra padre e figlia. Finale un po' prevedibile, ma dopo un percorso che non lo è affatto. Divertente, strampalato, irriverente... il film si presta a molte interpretazioni in una chiave di lettura più tipica del cinema nordico che sperimenta con coraggio, trovando a mio avviso, un grazioso equilibrio tra stimolo intellettuale e "divertissement".
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