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Un inedito Tim Burton fuori dai mondi meravigliosi o spaventosi che è abituato a inventarsi e costruire minuziosamente, chissà per quale ragione, si lancia in un racconto reale, affatto inverosimile in cui l'unica paura è quella in carne e ossa generata dalle relazioni umane e che in fondo non ci si aspetta di ritrovare in un film di Tim Burton. I colori accesi, direi, pastello della fotografia oltre a qualche trovata scenica, onirica non sono sufficienti per farci ritenere questo un film del regista californiano ma cercando a tutti i costi dei punti a suo favore direi: la storia e l'ottima prova di Christopher Waltz protagonista di una follia degna del peggior Willy Wonka o per essere gentili di un Robert de Niro, Re per una Notte. Per il resto sarebbe stato molto meglio se il regista avesse utilizzato uno pseudonimo.
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