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Il film brilla di invenzioni cinematografiche originali, fantasiose e grottesche, con una buona dose di macabro/noir, molto caro al regista.La realtà degradata, filtrata dal punto di vista di Jeliza-Rose, diventa un universo deformato da esplorare alla maniera di Alice nel paese delle meraviglie, dei cui rimandi il film straborda. Ma i monologhi della protagonista, così come le sue azioni e gli incontri con altri personaggi folli, alla lunga risultano poco convincenti e per nulla coinvolgenti, così come alcune trovate, ampiamente prevedibili( il ritrovamento della "madre" di Dickens, il fatto che Noah e Dell fossero stati fidanzati da giovani).Nella scena finale si intravede la possibilità di un ritorno alla vita reale, dopo il bagno di follia.
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