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Curtis LaForche è un uomo tranquillo che vive in una piccola cittadina dell'Ohio, assieme alla moglie Samantha e alla figlia Hannah, sorda dalla nascita. La famiglia LaForche conduce una vita modesta, Curtis è operaio mentre Samantha è casalinga e sarta part-time, ma il denaro per le spese quotidiane e l'assistenza sanitaria di Hannah non basta mai. Ciò nonostante sono una famiglia felice. Un giorno Curtis inizia ad avere delle terribili visioni su violente tempeste, che decide di tenere per sè. Ma con l'aumentare delle allucinazioni, l'uomo inizia a comportarsi in modo ossessivo, arrivando a costruire un rifugio nel cortile per proteggere la sua famiglia dalle minacciose tempeste. Il comportamento apparentemente inspiegabile di Curtis genera tensioni nel suo matrimonio e conflitti con gli altri abitanti della comunità. |
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Take Shelter si appoggia su Michael Shannon (My Son, My Son, What Have Ye Done?), che incarna perfettamente il clima di inquietudine che il regista indipendente Jeff Nichols voleva infondere nella pellicola. C'è un malessere di fondo nel protagonista del film, c'è un disagio che permea l'America degli ultimi decenni. Al di là delle chiavi di lettura, un unico difetto: la durata eccessiva che alla lunga incide sul coinvolgimento. |
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REGIA - MUSICHE - FOTOGRAFIA - MONTAGGIO - ORIGINALITÀ - TENSIONE | |
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SCENEGGIATURA - RITMO | |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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7,5
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5
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7
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8
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Sono rimasto impressionato da questo film, anche se avevo visto il precedente lavoro di Nichols. Ottimi interpreti soprattutto la esagerata Chastain, anche se il protagonista viaggia alto. Costato pochissimo, davvero emozionante, soprattutto nella seconda parte quando cala, come ritmo e ti porta ad avere i brividi nella scena finale, dove rimani spiazzato, perchè non ti capaciti di quello che succede e ti senti un pò come il protagonista.
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7,5
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7
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Il film inizia alla grande, trasmettendo una sensazione di inquietudine e angoscia crescenti grazie all'ottima prova attoriale di Shannon e a un uso sapiente della fotografia e delle musiche. A lungo andare però la tensione scende, alcune scene finiscono per rendere il tutto un po' inverosimile, e il finale delude un po' le aspettative, trasformando quello che si preannunciava come un capolavoro come un semplice buon film. Comunque da vedere.
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7,5
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7,5
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Il film si presenta da subito con la visione tetra e ampiamente suggestionante di un preludio di temporale molto forte, col tratto probabilmente di caratteristica onirica della pioggia: densa, ambrata, citando il protagonista "come olio per motori nuovo". Il suono viene poi equiparato allo scrosciare dell' acqua del bagno, Curtis sta facendo la doccia. Il film è a tratti spaesante, a tratti onirico, ma perlopiù claustrofobico, lo spettatore quasi non attende altro che il risveglio dai pessimi incubi del protagonista. La colonna sonora regge perfettamente il livello di tensione dell' intera trama, le immagini hanno forte impatto ed il finale è in un certo senso inaspettato. A volte la paranoia non è solo sintomo ed effetto di un disagio psichico. Lo consiglio, recitato molto bene e girato ancor meglio, un ottimo dramma dai tratti visionari e quasi orrifici.
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7
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