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Highsmit, Blanchett e Haynes un trittico di nomi da far paura e da creare aspettative eccessive forse per un risultato in parte deludente. Di chi è la colpa? Escludendo per ovvie ragioni il libro culto della scrittrice di culto il cui romanzo veniva pubblicato nel 52 sotto pseudonimo e in quel caso davvero rivoluzionario , escludendo la sublime Blanchett addirittura superata in bravura da una straordinaria Mara direi che le responsabilità principali di una mancanza di verve nel racconto ricadono sul regista. Haynes nella prima parte sembra quasi distrarsi e non sembra concentrarsi troppo sulla storia delle due protagoniste che danno il meglio di sé grazie soprattutto ai loro volti, nella seconda parte quando la storia prende una piega decisamente più movimentata sembra quasi raffreddarsi piuttosto che come dovrebbe essere, scaldarsi. Una battuta memorabile del film :"quando pensi che niente potrebbe andare peggio ecco che hai finito le sigarette" made in Blanchett.
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6,5
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Un buon film su un tema che poteva essere decisamente "scivoloso". Film delicato, elegante, recitato divinamente dalle due co-protagoniste. Una pellicola di classe, mai volgare, che spesso emoziona pur chi è lontano dall'omosessualità. Mi è piaciuto e lo consiglio, ma non comprendo chi parla di "capolavoro".
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Mi identifico con quello che hanno scritto ale84 e DarkKnight. Uno contributo alla scoperta di una nuova e più consolante idea dell'amore.
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7,5
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Pellicola con ambientazione e storia melo', che dati i tempi e lo stile si adatta ad un pubblico con una sensibilita' e un'attenzione superiore alla media altrimenti si rischia la definizione di polpettone pesante. Storia di un amore omosessuale, raccontata con una delicatezza struggente e interpretata magistralmente dalla coppia di attrici, entrambe in egual misura meriterebbero premi prestigiosi. La mia scelta andrebbe alla Blanchette in quanto donna di una bellezza e di un'eleganza infintia che in questo film viene esaltata. Colonna sonora perfetta, musiche che sottolineano le varie scene e i vari momenti emozionanti con pianoforti e archi bellissimi. Stilisticamente molto bello anche se non lo vedo vincente nelle categorie al di fuori delle migliori attrici. Tempo di scommesse.
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8,5
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Haynes è un Maestro dell'arte registica, ma la perfezione formale delle sue opere non scade mai nel vuoto formalismo o in un estetismo fine a se stesso: come il precedente Lontano dal paradiso, anche questo nuovo melodramma brucia di vita, di passione e ci regala momenti di altissimo cinema, grazie anche alla bravura delle protagoniste, forse più Rooney Mara che Kate Blanchett. Rimanere insensibili a un finale di questa intensità non è facile. Saluto quindi con piacere il primo grande film del 2016 e il ritorno di uno dei più grandi autori del cinema contemporaneo.
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