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Capace di scalzare registi molto più blasonati come i Coen, Fincher e Kusturica, Mungiu è stato la rivelazione a Cannes 2007. In realtà non si tratta di un caso isolato, perchè il cinema dell’europa dell’est, in particolare quello romeno, ha raccolto recentemente grandi consensi a livello internazionale (l’anno scorso “Il caso Kerenes” ha vinto l’orso d’oro a Berlino). 4 Mesi, 3 Settimane, 2 Giorni è un film crudo, asciutto ed essenziale, che racconta con estrema durezza la Romania che sotto il regime di Coeausescu sembra aver perso ogni dimensione morale (il delicato tema dell’aborto è al centro della vicenda ma funge soprattutto come simbolo di un dramma sociale più ampio). La forma spoglia, quasi documentaristica, con lunghi piani sequenza e camera a mano, potrebbe inizialmente disorientare, ma col passare dei minuti fa crescere la consapevolezza del dramma imminente, e l’interminabile cena finale porta la tensione a livelli altissimi. Dolorosa sorpresa, non un film per tutti.
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