Che brutto film nonostante la bravura di castellito!

Potrei rivederlo mille volte, per mille volte rimarrei commosso davanti alla fedeltà e devozione di haci nei confronti del suo padrone. Una storia vera che proprio per questo è ancora più bella e toccante. Un amore incondizionato di cui noi esseri umani raramente siamo capaci.

Un film che mette a nudo la meschinità dei quattro personaggi (e del genere umano tout court), facendo cadere la maschera delle buone maniere, del perbenismo, della correttezza e tirando fuori gli istnti più nascosti ma anche più veri. E' per gli amanti del genere, agli altri può far venire l'orticaria!

Cosa ti rimane di questo film? La felicità di non far parte di quei luoghi e quella cultura. Non sono razzista ma questo film ha suscitato in me questi sentimenti.

Non c'è dubbio: un bel film. Coinvolgente dall'inizio alla fine ti rapisce per tutta la durata merito anche delle splendide interpretazioni degli attori. Il dubbio si insinua nei protagonisti della storia ma anche nello spettatore e lì rimane irrisolto. Alla fine si apprezzano tutte le figure: quella severa e arcigna della preside che a modo suo ricerca la "verità" e il bene dei ragazzi, quella dolce e amorevole di suor James che adora i suoi studenti ma anche quella paterna e prottettiva di padre Flynn che trasmette amore e comprensione ai suoi ragazzi. Dove sta la verità? Dove sta il male?

L'approccio teatrale che rende Dogville così interessante qui non riesce a riprodurre lo stesso effetto. Prevale la pesantezza di una storia ben costruita ma noiosa e pedante.

Ottima interpretazione di Sean Penn ma il film non decolla come avrebbe potuto se Sorrentino avesse osato approfondire la psicologia del personaggio. La sensazione è quella di un film incompleto che rimane in superficie lasciando molti punti irrisolti.

Incomunicabilità, incapacità di amare e di legarsi sentimentalmente ad una persona, dipendenza dal sesso (vissuto in modo compulsivo che vorrebbe sopperire la mancanza d'affetto e contribuisce ad una maggiore alienazione). Non è facile trattare questi temi ma Mc Queen ci è riuscito alla perfezione. Un bel coraggio. Voto:7

Ingarbugliato, pesante e noioso. Il protagonista sembra essere l'unico uomo sulla terra e le donne tutte pronte a cadere tra le sue braccia. 2046 è il frutto della mente malata di questo scrittore-seduttore che dedica la sua vita a mietere vittime e a scrivere corbellerie.

Un inno alla allegria, all'amicizia, alla spontaneità e alla tolleranza. Per il messaggio antirazzista che trasmette dovrebbe essere visionato in tutte le scuole.

Impossibile non rimanere turbati. Buona visione!!

Film folle, come folle è il suo regista che con la sua pazzia è capace di toccare le vette più alte o di perdersi in tediose elucubrazioni. Ha come merito quello di suscitare una profonda curiosità sul corto "The perfect human" del 1967 (che è veramente bello e interessante).

Avrei soppresso alcune scene (vedi quella dei dinosauri) che ne appesantiscono un po' la visione ma questo film è un opera veramente poetica e il tema dell'elaborazione del lutto da parte dei congiunti è trattato in modo subblime.

Un film che ti lascia un senso di disgusto, ma d'altronde come potrebbe essere diversamente dato il tema trattato?

Premetto che non sono un patito del musical, ma in questo film rappresentano la parte più bella e poetica.