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Recensione: La sposa promessa

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La sposa promessa
titolo originale Lemale et ha'Chalal
nazione Israele
anno 2012
regia Rama Burshtein
genere Drammatico
durata 90 min.
distribuzione Lucky Red Distribuzione
cast H. Yaron (Shira Mendelman) • Y. Klein (Yohai Mendelman) • R. Raz (Esther Mendelman) • I. Samuel (Yossi Mendelman) • I. Sheleg (Rivka Mendelman)
sceneggiatura R. Burshtein
musiche Y. Azulay
fotografia A. Sudri
montaggio S. Elovic
uscita nelle sale 15 Novembre 2012
media voti redazione
La sposa promessa Trama del film
Shira è la figlia più giovane di una famiglia ebrea ortodossa di Tel Aviv. Quando un doloroso evento colpisce la sua famiglia, Shira si troverà davanti ad una scelta quasi impossibile.
Scheda a cura di Flavia D'Angelo










Un formidabile melodramma si nasconde tra le pieghe di un film che offre uno sguardo discreto e potente su un mondo di tradizioni millenarie. Una regia calibratissima riesce a non far apparire (quasi) nulla per quello che è, affascinando e confondendo lo spettatore. Coinvolgente e spiazzante fino all'ultimo.
MUSICHE - FOTOGRAFIA - TENSIONE
SCENEGGIATURA - MONTAGGIO
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) giulia 12 Febbraio 2017 ore 17:11
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento) giampaolosy Medaglia d'Oro 18 Febbraio 2016 ore 20:55
voto al film:   7

Al di là della regia impeccabile e dell'ottima recitazione corale minuto dopo minuto dalla Sposa Promessa sembra traspirare l'idea di una sfida. La sfida di mettere in scena le rigidissime e universalmente considerate antiquate consuetudini sul matrimonio dell'ortodossia ebraica, mostrandole agli occhi di un pubblico, si suppone, prevenuto. Un pubblico che ha già giudicato prima di cominciare a vedere e a scoprire che forse non tutto quello che crede di sapere è vero. Al di là delle regole infatti questo continuo tergiversare della protagonista mostra come i sentimenti, i dubbi, i rancori e altre "amenità" che fanno parte dello spirito umano abbiano la meglio su qualsiasi tradizione antica e antistorica. L'idea alla base del film è assolutamente condivisibile, il risultato è interessante soprattutto quando interviene un tocco (auto)ironico, quasi beffardo nei personaggi secondari ( i rabbini su tutti).
Medaglia d'Argento (100 Commenti, 53% gradimento) botswana Medaglia d'Argento 31 Dicembre 2012 ore 05:18
2
voto al film:   5

Il film gira in tondo attorno all'indecisione di una giovane donna: sposare o no l'uomo rimasto vedovo della sorella. Un giro in tondo non privo di qualche suggestione ma non particolarmente avvincente
Utente di Base (46 Commenti, 61% gradimento) Macomber40 18 Dicembre 2012 ore 17:20
2 1
voto al film:   7

Burshtein rappresenta un mondo di cui fa parte, con una prospettiva interna tanto più straniante quanto più si allontana dal nostro consueto punto di osservazione. Se l'impressione generale è che risulti un film parzialmente ingessato su certi crismi (ma è probabilmente il naturale impatto di chi osserva il tutto dal di fuori), è vero che la complessità delle scelte individuali ne risulta addirittura rafforzata, e con essa l'idea che ogni società sia al fondo composta da vite umane, e che queste vite umane, al di là di tutto, non sono poi tanto diverse, da ambiente ad ambiente. Difficile equilibrio raggiunto, e resta il sospetto che anche parlare di equilibrio voglia dire assumere una posizione, per così dire, "militante".
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 8 Dicembre 2012 ore 12:16
voto al film:   7,5

molto bella e interessante la rappresentazione di questa sorta di organismo unico, tutto incappellato, intreccinato e oscillante, la cui particolarità e la cui forza sta nel dimenticarsi volutamente di essere composto in realtà da singoli individui, che potrebbero avere ciascuno le proprie personali esigenze e desideri. ma è proprio la rappresentazione di questa condizione incerta della persona a costituire l'onore e l'onere del film, che riesce a spiazzarci facendoci ritrovare nella stessa, totale confusione in cui si ritrova la giovane Shira che, presa in mezzo tra l'essere e il non essere, non abituata com'è a considerarsi e a indagarsi davvero, posta di fronte a una scelta riesce soltanto con grandissima difficoltà a riconoscere le proprie paure e i propri veri desideri (la cui espressione è addirittura lasciata dal regista a un paio di -intensissimi- sguardi di lui). spiazza un po' troppo, a scapito tanto della comprensione quanto del coinvolgimento, ma calibrare non era semplice.
Utente di Base (5 Commenti, 66% gradimento) suser76 27 Novembre 2012 ore 15:59
voto al film:   7,5

Utente di Base (1 Commento, 0% gradimento) lisistrata 21 Novembre 2012 ore 09:14
voto al film:   9

Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 19 Novembre 2012 ore 09:43
1 1
voto al film:   7,5

Nella ristretta cerchia della comunità ebraica ortodossa ogni azione deve trovare una collocazione precisa ad incastro per la sopravvivenza del gruppo. E' così che la piccola Shira, appena diciottenne, è costretta a sposare il marito della sorella morta durante il parto affinchè il bambino resti in famiglia. Molto ben rappresentati ed estremamente interessanti la logica e la vita di questo circolo chiuso con i suoi riti che impongono- senza far sembrare- anche il sacrificio individuale in nome dell'interesse dei più. Molto bravi gli attori, belle le immagini cariche di atmosfera e pregne di fascino, il film cattura l'attenzione e scorre in modo fluido e significativo per chi ama il cinema lasciando che tale visione origini puro diletto e insieme arrichimento culturale
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 18 Novembre 2012 ore 22:35
1
voto al film:   7,5

Non sempre tutto ciò che avviene è chiarissimo, soprattutto nei primi minuti del film; ma la carica di fascino della pelicola rimane intatta fino all'ultima bellissima scena. Un film potente, capace di raffigurare in modo nuovo un mondo antico, di far riflettere e di non annoiare mai. Bravissima la protagonista, e molto bella la fotografia.

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