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Recensione: The New World

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The New World
titolo originale The New World
nazione U.S.A.
anno 2005
regia Terrence Malick
genere Drammatico
durata 151 min.
distribuzione Eagle Pictures
cast C. Farrell (John Smith) • Q. Kilcher (Pocahontas) • C. Plummer (Capitano Christopher Newport) • C. Bale (John Rolfe) • A. Schellenberg (Powhatan) • W. Studi (Opechancanough)
sceneggiatura T. Malick
musiche J. Horner
fotografia E. Lubezki
montaggio R. ChewH. CorwinS. Klein
uscita nelle sale 13 Gennaio 2006
media voti redazione
The New World Trama del film
Nell'America del 1607, i coloni iniziano a stanziarsi e a costruire le loro città. Una di queste è Jamestown. Il film narra l'incontro e lo scontro tra gli indiani d'America e i coloni arrivati dall'Europa per iniziare una nuova vita, prendendo spunto dal leggendario amore tra l'indigena Pocahontas e John Smith, un navigatore della flotta inglese...
Recensione “The New World”
a cura di Vaniel Maestosi  (voto: 8,5)
Sovranità storiche affascinano come percorsi umani, campi di mais dove si srotolano gli eventi intrisi dal fuoco di tramonti e albe talmente perfetti da confondersi, capovolgendo punti di vista e pensieri. Il cinema di Terrence Malick, il nuovo mondo, è prima di tutto nascita, creazione capace di superare la morte con incessanti flussi vitali che trasmigrano e s’incarnano nell’unico essere immanente: la natura. La natura terrena offerta da visioni delineate, in grado di allineare uno sbarco alla musica di Wagner, dipingendo immagini, quadri che fluttuano. C’è la magia dei gesti, degli incontri, furtivi, eleganti e avvolgenti tra lui e lei: sono un esploratore e un’indigena, sono l’amore puro, senza intenzioni, capace di sopravvivere proprio perché concetto.
Pochaontas, il mito di una principessa oltre le razze, sopra i linguaggi; comunica vibrando, con sguardi intensi, dolci, profondi, apparteniamo a lei già dalla prima inquadratura, il primo sorriso immerso nell’incontaminata suprema natura ci cattura e ci inoltra nel tempo, quando il mondo ancora doveva disegnare la sua geografia, traiettorie e mappe incerte, destinate a sbiadire i contorni. Questo è il tempo dove Malick riposa, ascolta, trascina dentro di noi le continue voci fuori campo: parole spezzate, dolore e passione, fede e limite diventano i nostri pensieri, poesia declinata dalle immagini come la magica capacità di aver ricostruito un’epoca e averla resa abitabile.
Spesso è il silenzio a comunicare, il suono dei volti che dialogano è leggero, gli attori sono ormai senza forma, senza possibilità di sbagliare, diretti da Malick come fossero archi, flauti, arpe dove pizzicare il suo strumento, dove scrivere la sua partitura, dove dipingere una storia tra le più delicate e possenti del cinema contemporaneo.
Si può parlare della tecnica virtuosistica, della scelta di girare tutte le scene o all’alba o al tramonto per avere più filtro, immagini più splendenti, nitide come il chiarore; declamare la recitazione, bravissima l’esordiente Q’Orianka Kilcher a soli 15 anni, lodare finalmente Colin Farrell o svelare l’apparizione breve, rapsodica di Ben Chaplin, ma perderemmo il fulcro che in questo film è la magia, la poesia, il pensiero avvolgente della filosofia, cara a Malick quanto la vita e l’immensa potenza espressiva che l’arte comunica incessantemente.
L’espressione è Cinema. Malick ne coglie ogni essenza e diventa arte pura, settimo sacro sigillo del suo Nuovo Mondo che rinasce continuamente, sradicando l’indifferenza, per consegnarci l’essenza della magia che ci sostiene e inconsapevolmente ci rende vita.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (72 Commenti, 75% gradimento) yanquiuxo Medaglia di Bronzo 3 Maggio 2017 ore 23:46
voto al film:   8

Ok, prima di portare una piccola osservazione, premetto che il film mi è piaciuto e che Malick è riuscito a farmi abituare al suo stile. Le riflessioni fuoricampo a volte presentano degli scorci davvero interessanti e fanno effettivamente riflettere. Possibile però che la metà delle volte (in questo film) suonino alle mie orecchie un po banali?Capisco la caratterizzazione dei personaggi e l'empatia che la storia cerca di trasmettere, ma certe frasi certosine a me fanno l'effetto contrario...Ho sentito spesso dire di Malick che è un pretenzioso proprio per questo. Personalmente rifiuto quest'accezione, non trovandovi alcun senso; riconosco però che spesso si abbandona a monologhi romanzeschi che in certi casi (Thin red line escluso) mi fanno un po storcere il naso. Spero di non venir messo al rogo dai fanboy di Malick; detto questo, il film vanta una regia, una fotografia, una precisione maniacale nel montaggio e nella direzione degli attori, per non parlare di scenografie e costumi...
Utente di Base (9 Commenti, 75% gradimento) Maverick 25 Febbraio 2017 ore 15:09
voto al film:   8,5

Medaglia d'Argento (113 Commenti, 59% gradimento) kikujiro Medaglia d'Argento 3 Gennaio 2015 ore 22:46
voto al film:   6,5

Utente di Base (6 Commenti, 100% gradimento) andre92 26 Novembre 2014 ore 15:58
voto al film:   6

Medaglia di Bronzo (77 Commenti, 64% gradimento) Hal9K Medaglia di Bronzo 12 Aprile 2014 ore 10:29
voto al film:   8

Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 23 Maggio 2013 ore 16:20
voto al film:   7,5

Utente di Base (17 Commenti, 31% gradimento) Cisky 7 Novembre 2012 ore 23:10
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (73 Commenti, 42% gradimento) gladio Medaglia di Bronzo 15 Maggio 2012 ore 13:10
2 1
voto al film:   8

produzione colossale, Farrell magnifico come di solito, ma la cosa che più colpisce penso sia la "foto" degli autoctoni, primitivi più apparentemente che altro, almeno per il 1600, non "violentati" da qualsivoglia sentimento che si discosti sia pur di poco da un'immagine di estrema purezza d'animo, sotto ogni possibile inquadratura; ciò penso sia la cosa che più di ogni altra renda il film quasi un capolavoro; brava e bella lei, ottimi tutti, buon realismo, forse inutile il commento fuori campo che sembra dover sottolineare qualcosa che già lo è dallo splendore dell'insieme. Da vedere.
Utente di Base (7 Commenti, 33% gradimento) nefasto87 27 Febbraio 2012 ore 22:57
voto al film:   7,5

Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 30 Gennaio 2012 ore 12:41
1 1
voto al film:   8

Film straordinario, racconta l' arrivo dei coloni inglesi in Virginia nel 1607 ma al centro di tutto c'è la meraviglia della natura incontaminata,scenario della storia d' amore tra il capitano inglese e la principessa di un popolo che non conosce nè odio, nè rancore,nè gelosia...la protagonista è bravissima e anche senza parlare esprime la purezza del suo sentimento...

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