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commediola leggera e piacevolissima, curatissima e veramente deliziosa in ogni particolare come solo Allen sa fare ma non molto alleniana, almeno in apparenza. il fatto è che, pur sapendo di "esporsi con ciò alle nostre critiche", il re del cinismo con questo film confessa sinceramente di aver scoperto di "essersi sbagliato". non del tutto, per carità - dio non esiste e non c'è verso di trovare un idraulico la domenica pomeriggio, con i fondamentali non si discute - ma abbastanza da provare a fare a meno della costante caustica che a un certo punto e in qualche modo in effetti va pur superata. Woody è il mago furbetto con gli occhialetti e insieme è (o forse vorrebbe essere) l'elegantissimo Colin Firth, che scopre che dopotutto, e in ogni caso, un cielo stellato può anche essere romantico, anziché minaccioso - davvero si può criticarlo per questo?
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Insulso film con bravi attori. Neanche il finale mi è' piaciuto. Doveva finire con l'ultimo tocco, e cioè con il si della medium. Dopo To Rome with love e Melinda & Melinda, questa è la terza volta che sono rimasto insoddisfatto da un film di Allen. Sarebbe bene che si prendesse una pausa per scrivere, proprio come fece prima di Match Point. Woody puoi fare di più'.
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