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David Locke è un reporter 37enne, nato in Inghilterra e cresciuto in America, apprezzato nei suoi servizi televisivi perché dotato di uno straordinario spirito di osservazione, come dichiara il suo produttore Martin Knight. Mentre si trova in uno sperduto e sinistro alberghetto sahariano scopre casualmente il cadavere di un certo Robertson al quale, approfittando di certe somiglianze somatiche, si sostituisce. Entrato in questo giuoco per fuggire dal passato e dal presente che l'hanno nauseato, seguendo le indicazioni di un libretto d'appunti dello scomparso - che scopre essere un mercante d'armi schierato dalla parte del Fronte Unitario di Liberazione di un nuovo Paese africano - vaga da Monaco a Ginevra a Barcellona. Sua moglie, decisa a rintracciare Robertson per saperne di più sulla scomparsa del marito, involontariamente muove attorno al marito il meccanismo della polizia e della diplomazia. Locke vorrebbe desistere, ma viene stimolato e aiutato da una conosciuta studentessa che lo accompagna da Barcellona ad Almeria. Qui, prima che dalla moglie e dalla polizia, viene raggiunto dai killers del dittatore africano deciso ad eliminarlo. |
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News sul film “Professione: reporter” |
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Da Marzo a Ferrara mostra su Antonioni (30 Gennaio 2013)
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Michelangelo Antonioni (1912-2007) è uno dei padri della modernità cinematografica. La sua opera ha oltrepassato i confini della settima arte: è stata profondamente ispirata dalle arti figurative e ha esercitato a sua volta su di esse un notevole ascendente, come sul cinema di ieri e di oggi.
A celebrare il maestro ferrarese sarà una grande mostra, a cura di Dominique Païni - già direttore della Cinémathèque Française e del Dipartimento per lo sviluppo culturale del Centre Pompidou -, organizzata da Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. La rassegna, che si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il centenario della nascita del regista, ripercorrerà la parabola creativa di Antonioni accostando i suoi lavori a opere di grandi artisti, come De Chirico, Morandi, Rothko, Pollock, Burri e Vedova, e offrendo un inedito e suggestivo dialogo tra film e pittura, letteratura e fotografia.
Al pari di Roberto Rossellini, Michelangelo Antonioni ha contribuito al passaggio dalla vocazione realista del cinema italiano alla sua ambizione di farsi pensiero, come testimoniano “Cronaca di un amore”,&ldqu [...] |
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E' morta Maria Schneider, con Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi" ( 4 Febbraio 2011)
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Commenti del pubblico |
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Prossimamente al Cinema |
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» Già uscito |
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Professione: reporter |
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