Sorkin, sceneggiatore del film, prosegue il discorso di "The Social Network" raccontando ancora una volta la storia di un uomo, turbato dai fantasmi del passato, che cerca il proprio riscatto attraverso la tecnologia. Tutto questo narrato abbandonando qualsiasi pretesa realistica, bensì drammatizzando ambienti e personaggi quasi fino a raggiungere l’astrazione, come testimoniato dalla struttura in tre atti e dall’ottima prova di Fassbender. |
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Ultimi commenti e voti |
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7,5
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6,5
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6,5
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5
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6,5
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Gran bel film. Forse c'entra poco con il libro ma che importa. Una Kate Winslet in gran forma. Un Micheal Fassbender che interpreta alla perfezione la persona di Steve Jobs, genio egoista d'altri tempi. E' stato preso di proposito un determinato lasso di tempo. Alcune cose non coincidono con la storia reale come ad esempio le date di uscita dei suoi prodotti. Solo per questo strappa un 6,5. Fosse stato perfetto il 7 non l'avrebbe perso. Da vedere.
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6,5
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5,5
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Il film non decolla. Poco comunicativo e affatto intenso.
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6,5
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5
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Sono stupita di questi voti così positivi, ma so anche che la biografia di Walter Isaacson, che ha avuto il grande vantaggio di scriverlo insieme al protagonista, farà sembrare qualsiasi film mediore al confronto. A mio parere, la scelta poco felice, che ha reso il film di Boyle poco più che una commedia, è stato puntare sul lato umano, e in particolare su quello paterno, che a Jobs è sempre mancato e non l'ha imparato neanche con l'età: con i figli, con le amanti, con la moglie. Non ha mai perdonato chi lo tradì e, senza di lui, quella non era Apple, così come non lo è ora: con lui non avemmo mai avuto un telefono che non entra in tasca, un orologio che non serve a nulla e chissà quale altra stranezza ancora ci riserverà la mela mozzicata ... La verità è che solo Steve Jobs avrebbe potuto dirigere e interpretare magistralmente il proprio film autobiografico e possiamo scommettere che anche quest'anno avrebbe fatto perdere l'Oscar da Miglior Protagonista al povero Di Caprio :-)
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7
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Scelta singolare quella di sintetizzare la biografia di un personaggio famoso in tre atti, in quello che appare come un testo teatrale trasportato al cinema, con la attenta regia di Boyle che fa un ottimo servizio alla altrettanto buona sceneggiatura di Sorkin. Ho faticato un po' all'inizio, non conoscendo granché le dinamiche dietro "l'epopea" Mac, ma a poco a poco sono entrato nel film che regala un gran finale. Qualcuno potrà pensare a un lieto fine forzato, ma l'ho invece trovato onesto. Perché è giusta l'idea di rappresentare un personaggio tra luci e ombre, ma altrettanto giusta è la misura con cui non si esagera. Va bene presentare Steve Jobs senza farne un eroe immacolato, ma sarebbe stato esagerato trasformarlo in un Riccardo III. Ottimi gli attori, ma visti i nomi non c'è da stupirsi. Detto questo, per gli amanti del genere e dell'argomento, il film rimane qualche gradino sotto al bellissimo "The Social Network" firmato dallo stesso Sorkin.
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