Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Paul, Mick e gli altri

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film 1 VOTO Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Paul, Mick e gli altri
titolo originale The Navigators
nazione Gran Bretagna
anno 2001
regia Ken Loach
genere Drammatico
durata 92 min.
distribuzione Bim Distribuzione
cast J. Duttine (Paul) • S. Huison (Jim) • T. Craig (Mick) • D. Andrews (John) • V. Tracey (Gerry)
sceneggiatura R. Dawber
musiche G. Fenton
fotografia B. AckroydM. Eley
montaggio J. Morris
media voti redazione
Paul, Mick e gli altri Trama del film
Una squadra di ferrovieri di Sheffield accetta un'indennità speciale per "lavoratori dismessi" quando la British Rail viene privatizzata. Tutti loro tentano la sorte prestando servizio occasionale attraverso un'agenzia. Dopo un primo momento di ottimismo si rendono conto che la realtà è più dura del previsto e costringe a scelte dure. Tutti loro sono convinti che l'amicizia maturata in anni di lavoro comune sopravviverà e cercano di resistere ma poi ognuno farà scelte diverse a seconda della propria situazione familiare. Un incidente lungo i binari farà loro comprendere che la necessità di non perdere il lavoro li può costringere anche a mettere a rischio la vita di un amico.
Recensione “Paul, Mick e gli altri”
a cura di Francesco Alfani  (voto: 6,5)
Il libero mercato secondo Ken Loach è, se non il peggiore dei mondi possibili, qualcosa che gli si avvicina molto. L’Inghilterra post-thatcheriana come nemesi del mondo operaio e vittoria della logica del profitto, realtà in cui chi si adegua più cinicamente alla volontà dei “padroni” riesce a farsi strada a scapito di amici e compagni, è il quadro fosco che ancora una volta Loach restituisce al suo pubblico. Nella sequenza finale, angosciante, il regista inglese racconta non solo di un drammatico incidente di lavoro, ma della fine, forse ai suoi occhi ancor più grave, della solidarietà di classe, strozzata dall’individualismo imposto dal nuovo corso economico. Ma ad uscirne a pezzi sono tutte le relazioni sociali, comprese quelle coniugali; non sembra infatti casuale che siano le stesse mogli o ex-mogli dei protagonisti a spingerli, seppure involontariamente, verso la tragedia finale con le loro richieste di far fronte alle ristrettezze economiche (e almeno due scene significative, il mazzo di fiori di Paul tranciato dalla buca delle lettere e il litigio tra Mick e la moglie, che non riesce a sostenere la presenza in casa del marito lì rinchiuso in attesa di un nuovo lavoro, sembrano proprio voler dire questo). Come già altrove, Loach ribadisce che sono le condizioni materiali degli uomini a determinarne le condizioni morali, e Paul, Mick e gli altri sono, tal quali i protagonisti di tante altre pellicole del regista inglese, onesti e bravi ragazzi costretti dalla spietatezza dei meccanismi sociali a infrangere la legge e l’amicizia. In tutto ciò, resta la perplessità per una unilateralità di vedute che spinge pericolosamente il regista sulla strada del film a tesi; i buoni e i cattivi, fin quasi alla fine, sono più che mai due schieramenti ben definiti e incomunicabili, al punto che la vis polemica deve talvolta spingersi fino a sfiorare la demagogia; e lo stesso finale, per quanto bello, può per certi versi apparire come ultima forzatura.
Per il resto c’è poco da dire di nuovo su un film che è perfettamente in linea con la poetica di Loach anche sotto il profilo narrativo (la centralità e l’elogio dell’amicizia maschile, le difficoltà della vita della depressa provincia inglese post-industriale) e delle immagini (pochi fronzoli, colori lividi, la macchina da presa che accompagna il racconto senza vezzi d’autore). E’ senza dubbio un Loach minore, che non tradisce le aspettative degli ammiratori ma non presenta nemmeno una nuova immagine del regista che sappia trascinare i più tiepidi; godibile, non indimenticabile.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 6 Aprile 2012 ore 12:42
voto al film:   7

News sul film “Paul, Mick e gli altri”
Paul, Mick e gli altri Il Cineclub Alphaville di Roma presenta la rassegna 'Il mondo di Ken Loach' Il Cineclub Alphaville di Roma presenta la rassegna 'Il mondo di Ken Loach'  ( 4 Giugno 2012)
Paul, Mick e gli altri Ken Loach a Roma con Liberazione Ken Loach a Roma con "Liberazione"  ( 8 Maggio 2006)
Ultime Schede
Io, Daniel Blake
Jimmy's Hall
The Spirit of '45
La Parte degli angeli
L'altra verità
Il mio amico Eric
In questo mondo libero
Il vento che accarezza l'erba
Tickets
Un bacio appassionato
Sweet Sixteen
Paul, Mick e gli altri
Bread and Roses
My name is Joe
La canzone di Carla
Terra e libertà
Ladybird Ladybird
Ken Loach
Piovono pietre... della rappresentazione 'simbolica'
COMPRA
IL DVD
Compra il Dvd Paul, Mick e gli altri