Sabato 30 Agosto, quarto giorno di Mostra, ma soprattutto il giorno del primo film italiano in Concorso. Dopo il successo di “Pa-ra-da” di Marco Pontecorvo, presentato però nella sezione Orizzonti, è toccato oggi a Ferzan Ozpetek, con il suo “Un giorno perfetto”, rappresentare l'Italia a Venezia. Molti i volti noti del cast, tra cui Isabella Ferrari, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea e Monica Guerritore. Eppure questo non è bastato a convincere il pubblico, tanto che il numero dei fischi ha superato quello degli applausi. Leggermente diversa l'accoglienza in conferenza stampa, dove Ozpetek e il cast, accolti da molti applausi, sono riusciti a creare la giusta atmosfera. Il regista ha spiegato di essere stato attratto dai temi molto duri e intensi del romanzo di Melania Mazzucco e di aver deciso di lasciarsi andare, provando a girare (molto fedelmente tralaltro) per la prima volta una storia non sua.
Storia molto diversa ma ugualmente complessa quella di “Plastic City”, l'altro atteso film in Concorso del giapponese Yu Lik-wai. "Noi cinesi dobbiamo far conoscere il nostro cinema. Siamo membri di un Paese emergente che la società internazionale ancora non conosce" dice il regista, che definisce il suo film "una rivisitazione in chiave metaforica del gangster-movie di Hong Kong".
Ieri da registrare la proiezione di “The Burning Plain”, nelle sale italiane dal 14 novembre e primo film dello sceneggiatore Guillermo Arriaga, che ha scelto come sua musa (che è anche co-produttrice) la splendida attrice sudafricana Charlize Theron. Nonostante il forfait dell'altra protagonista Kim Basinger, il film è stato accolto molto positivamente, strappando anche qualche lacrima. Il film, incentrato sull'influenza che il paesaggio e gli elementi possono avere sulle persone e le loro relazioni, doveva inizialmente intitolarsi proprio I quattro elementi. Interessante la conferenza stampa, nella quale la Theron si è messa a nudo - ammettendo tralaltro di non amare la perfezione - e rispondendo anche alle solite imbarazzanti domande di rito come "mi vuole sposare?". |