Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Film: Ender's Game 11 Marzo ore 10:00
2 1
voto al film:   5

Un videogioco, neanche paragonabile a Call of Duty od al sempre verde Metal Gear Solid I, recitato da cani e da topi, nonché direttamente connesso ad un altro "capolavoro" del genere formiche od aracnidi giganti: Starship Troopers. Come si può elevare al rango di comandante un ragazzino in erba mingherlino che ha la meglio su un suo ex comandante più anziano, alto quasi un metro ed una noce. Ender è proprio come Massimo Decimo Meridio :)
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Film: Allacciate le cinture 11 Marzo ore 09:54
5
voto al film:   4

"Allacciate le cinture. Sbagliando si impara".Questa era la sigla di uno di quegli odiosissimi cartoni animati istruttivi degli anni '80 e '90. Pur avendo allacciato le cinture, Ozpetek non ha imparato nulla. Piuttosto, è un recidivo che, diversamente dal povero Jean Valjean, non è spinto all'errore da fame, ma da ansia di fama, incurante della sua ormai acclarata incapacità scrittoria, osannato da una certa stampa radical chic milanese e romana (del tipo salotti della Grande Bellezza), nonché da una critica alla Fuffas. Ad ogni buon conto, come il precedente Saturno Contro, questo film è una c... pazzesca (Fantozzi o Tozzi Fan).
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Film: A Beautiful Mind 10 Marzo ore 14:41
2
voto al film:   8,5

Sono d'accordo sull'originalità di questo biopic americano che, ad ogni passaggio televisivo, apprezzo sempre di più. La splendida colonna sonora, le eccezionali interpretazioni di Crowe e della Connelly, la regia e la fotografia (con particolare riferimento ai codici numerici), tutto è perfetto in questo film. Anche la sceneggiatura ed il soggetto. A beautiful mind è un biopic che, per un pò, illude lo spettatore di star davanti ad una spy story. Splendida la caratterizzazione, forse un pò eccessiva, di Nash-Crowe. Da vedere e rivedere per accorgersi che, nell'annata 2001, A beautiful mind sfidava la Compagnia dell'Anello agli oscars. Non era il 1993. Ma che tempi!
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Film: La vita di Adèle 9 Marzo ore 09:39
3 1
voto al film:   6

Non un capolavoro. Al di là delle interpretazioni femminili, la Vie d'Adèle è una pellicola gettata nel mucchio, con una sceneggiatura poco interessante ed una regia banale che non va - persistentemente - oltre i primi piani girati con telecamera a mano. Anche i grandi amanti del primo piano (Von Trier e McQueen) a volte pongono l'accento sui paesaggi. Ad ogni modo, la Vita di Adele ha altri lati negativi. L'uso del sesso lesbico per impressionare, senza che lo scandalo reiterato e reiterato sia funzionale all'economia del film, ma abbia soltanto un intento promozionale (sempre di scelte economiche si tratta) e di dilatazione dei tempi. Un soggetto scontato: l'educazione sentimentale di una ragazza che non sa se è lesbica o meno, una ragazza che non riesce completamente ad adattarsi alle relazioni con gli uomini o con l'ambiente bohèmien di Emma. La Vita di Adele è una storia da Palma d'Oro? Forse la vita di Pincopallino o di John Doe (per Spielberg) sarebbe stata più interessante.
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Film: Harry Potter e i doni della... 8 Marzo ore 19:48
1 1
voto al film:   6,5

Sono stato un accanito fan della saga, soprattutto quella letteraria. Tuttavia, dopo Harry Potter e il Calice di Fuoco (il migliore dei libri e dei film tratti dall'immaginario di JK Rowling), ho dovuto constatare una lenta ed inesorabile decadenza negli standard qualitativi delle pellicole. I due Harry Potter and the Deathly Hallows riescono in parte a riportare in auge il brand HP, ma in ca. cinque ore di proiezione si poteva quanto meno cercare di essere fedelissimi al libro e di trasporre integralmente la vera storia di Piton e la scena finale in cui Harry rivela i segreti di Severus e di Albus. Infine, Harry distrugge la bacchetta di sambuco non prima di aver ripristinato la sua, quella con il cuore di piuma di fenice. Così come si sviluppa il film, Harry rimane senza bacchetta! Ad ogni buon conto, Emma Watson è sempre splendida.
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Film: Dark Shadows 8 Marzo ore 19:38
2 1
voto al film:   6

Divertente, ma niente di che.
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Film: Match Point 5 Marzo ore 22:40
2
voto al film:   8

Dramma di ambiente e thriller, rappresentazione di una Londra dominata da un'antica aristocrazia divenuta ceto finanziario, attorno a cui gravitano arrivisti sociali, come il giovane protagonista. Non mancano i riferimenti circa l'adattamento umano agli ambienti sociali (cosa che non riesce a Nola). Soprattutto all'incipit e nel finale, non mancano i riferimenti a proposito di un mondo governato dal caso e dalla fortuna, tipici nella poetica di Allen. Match Point è un manifesto di abilità registica e scrittoria.
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Film: Il lato positivo 5 Marzo ore 22:33
4 2
voto al film:   6,5

Commedia carina, ma decisamente sopravvalutata.
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Film: Arancia meccanica 5 Marzo ore 22:31
3 1
voto al film:   9,5

Non esistono film come Arancia Meccanica, appartenente ad un genere tutto suo. Romanzo di formazione, critica sociale e politica, rappresentazione estetica dell'universo cittadino. Arancia Meccanica è tutto questo.
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Film: Eyes Wide Shut 5 Marzo ore 22:28
1 1
voto al film:   8

Al di là della memorabile scena "rituale" che prelude all'orgia, ho trovato splendida ed al contempo provocatoria l'ultima battuta della splendida Nicole Kidman: c'è una cosa che dobbiamo fare ... scopare.
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Film: 2001: Odissea nello spazio 5 Marzo ore 22:24
2 3
voto al film:   10

Non è semplice descrivere 2001, così come non è semplice affrontarne la visione. Traendo spunto da un romanzo fantascientifico certamente non eccelso, Kubrick sforna uno dei più grandi capolavori del cinema. 2001 non è soltanto un film, una sceneggiatura, una storia. 2001 è la metafora dell'uomo dinanzi all'universo, dell'uomo dinanzi all'ignoto, dell'uomo dinanzi a sé stesso. Come non ricordare le scene, in vero memorabili, dell'allineamento dei pianeti sulle note di Richard Strauss, della danza celestiale sulle note di Johannes Strauss, dell'uomo primordiale che prende consapevolezza di sé, del suo genio e della sua capacità offensiva. Come non ricordare HAL 9000 ed il suo ritorno all'infanzia. Come non ricordare il vecchio dinanzi all'ignoto (il monolito) e Dave che si trasforma in feto incorporeo, simbolo di una acquisita coscienza di sé. Assolutamente da vedere e magari, col tempo, da rivedere.
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Film: Gravity 5 Marzo ore 22:15
3 1
voto al film:   7,5

Bel film. Splendide la regia, la fotografia e la colonna sonora. Ottima e scorrevole la sceneggiatura, così come ottima è l'interpretazione della Bullock, protagonista assoluta per gran parte dei ca. 90 minuti di durata della pellicola. Interessante il soggetto che, sullo sfondo di un universo spaziale a gravità zero, incentra dei parallelismi tra il naufragio dell'astronauta ed il naufragio della dott.ssa Ryan Stone dopo la perdita della figlia, tra il salvataggio dell'astronauta ed una riacquistata voglia di vivere. Non è il primo naufragio spaziale portato sullo schermo: si pensi a 2001 A Space Odissey. Non è la prima volta che il naufragio spaziale viene accostato ad un percorso di riacquisto della consapevolezza: si pensi alla scena del vecchio dinanzi al monolito verso la fine di 2001 Odissea nello Spazio. Tuttavia, Gravity, anche se in chiave meno filosofica e metaforica, riflette sul rapporto tra l'uomo ed il mondo, tra l'uomo e la vita.
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Film: Come d'incanto 5 Marzo ore 22:04
voto al film:   6

Carino, ma niente di che.
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Film: Il gladiatore 18 Febbraio ore 22:32
3 6
voto al film:   10

Sono Massimo Decimo Meridio. Comandante delle Legioni Felix. Generale dell'esercito del Nord. Servitore dell'Unico Imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato. Marito di una moglie uccisa. Ed avrò la mia vendetta ... in questa vita o nell'altra.
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Film: Inception 17 Febbraio ore 19:32
5 3
voto al film:   9

Nolan ha il merito di aver nobilitato un fumetto (Batman) avvicinandolo alla realtà. Nolan ha il merito di aver esplorato il confine tra scienza, magia e realtà metafisiche (The Prestige). Ebbene, con Inception, Nolan supera sé stesso e ci fornisce un plot estremamente coinvolgente, a metà tra l'universo onirico di Lynch (Inland Empire e Mulholland Drive), la fine enigmatica di Shining (Kubrick), un action movie. Inception è un film cult da vedere e rivedere assolutamente, per poi accorgersi che forse una soluzione all'enigma non esiste.
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Film: Requiem for a Dream 16 Febbraio ore 01:37
voto al film:   8,5

La sceneggiatura, il plot, al servizio della rappresentazione scenica. Non si può dire che Requiem for a dream sia caratterizzato da un plot articolato e ricco di colpi di scena, come avviene nei film di Nolan. Piuttosto, le due/tre splendide trame di Requiem sono funzionali rispetto all'intenzione del regista di rappresentare gli effetti della droga su diverse categorie di persone (giovani e vecchi, donne ed uomini), nonché il degrado e la solitudine cui possono condannarsi i drogati, ovviamente in salsa esagerata o grottesca. Eccezionale la regia, eccezionale la fotografia, eccezionale il montaggio, eccezionale ed unica la colonna sonora. Ottime le interpretazioni degli attori.
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Film: Quasi amici 8 Febbraio ore 21:19
2 2
voto al film:   8

Film bellissimo, interpretato magistralmente, con un'ottima fotografia, una sceneggiatura perfetta, una fotografia altrettanto perfetta ed una colonna sonora sublime. Il soggetto non è originalissimo e può apparire sornione verso il pubblico. Tuttavia, non si può non sottolineare la leggerezza e la delicatezza con cui è trattato il tema dell'amicizia tra un tetraplegico ed un "negro" delle banlieues, in modo tale da rendere una pellicola un coup de maitre (si perdoni la mancanza dell'accento circonflesso).
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Film: 12 anni schiavo 27 Gennaio ore 19:21
2 1
voto al film:   7,5

Sono stati prodotti e girati molti film sulla schiavitù negli Stati Uniti. Tuttavia, la maggior parte di queste pellicole, pur entusiasmanti, si basavano su soggetti scritti da bianchi, in chiave abolizionista o comunque durante la lotta alla segregazione razziale. 12 years a slave rivoluziona il punto di vista sulla schiavitù, ed in ciò sta la grandezza e la novità del film: la schiavitù è vista con gli occhi di un "nigger", di un "nigger" nato libero e diventato schiavo, in grado di assaporare i pregi della libertà e di osservare le aberrazioni della schiavitù sui suoi stessi pari. Ecco quindi che vengono rappresentati i padroni ed i sorveglianti in ordine di decenza, arroganza o pazzia. Ecco quindi che viene rappresentato il mercato degli schiavi, insensibile dinanzi alla separazione di una famiglia. Ecco quindi che viene rappresentata una povera schiava schiacciata e progressivamente erosa dalle attenzioni di un padrone impotente e di una moglie gelosa. Fassbender eccezionale.
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Film: Storia di una ladra di libri 25 Gennaio ore 10:51
1 2
voto al film:   7

Un bel film, con una bella storia e con un bel messaggio. L'ambientazione è la Germania sotto il regime nazista. Tuttavia, The Book Thief (titolo originale) non è un film sul nazismo, sull'assurdità della guerra, sulla Shoah, o perlomeno non è soltanto questo. Piuttosto, la pellicola si sofferma sui sussulti di umanità dinanzi alla guerra e dinanzi ad un'ideologia, quella nazista, volta a comprimere ed a sopprimere l'umanità, la personalità, le persone. E' umanità quella della protagonista, la quale è restia a bruciare dei libri, segno tangibile della vita umana nel tempo. E' umanità quella del personaggio interpretato da Geoffrey Rush, il quale rischia la vita per proteggere Max o per affermare l'onestà di un deportato. E' umanità quella del giovane Rudy, il quale è in pena per il padre al fronte. E'umanità quella della burbera Rosa, la quale dopo tutto si affeziona a Lise ed a Max. E' umanità quella impaurita nei rifugi antiaerei e poi distrutta nella triste scena finale.
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Film: Mulholland Drive 20 Gennaio ore 22:21
voto al film:   9

Film: La città incantata - Spiri... 20 Gennaio ore 10:32
1
voto al film:   9

Capolavoro. Concordo sul finale un po'convulso, anche se giustificato dalla morale del film circa l'acquisto della consapevolezza con il passaggio dall'infanzia all'adolescenza.
Il finale, comunque, è comprensibile e meno convulso di quanto accada con il Castello Errante di Howl.
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Film: Dogville 20 Gennaio ore 00:00
5
voto al film:   9,5

Più che un film, Dogville è un'esperienza visiva e narrativa. Riflessione sul male che alberga in ogni uomo ed in ogni comunità. Riflessione antropologica sugli Stati Uniti. Riflessione sull'arte cinematografica, attraverso un uso teatrale e singolare della scenografia. Dogville è tutto questo e anche di più. D'altra parte, Lars von Trier continua la sua opera di vivisezione e di tortura dei suoi personaggi così da farne emergere l'anima. Grace è arrogante di quell'arroganza che si chiama giudizio e bontà incline al perdono. Il lavoro aggiuntivo, le privazioni, i soprusi, gli stupri, le fanno perdere quell'arroganza al punto da trasformarla in un gangster senza scrupoli, proprio come quel padre da cui fuggiva. In tal senso, Grace è diversa da Selma (Dancer in the Dark) e da Bess (Le onde del destino), entrambe fedeli alla loro bontà ed ingenuità originaria fino all'estremo sacrificio. Bravissima Nicole Kidman.
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Film: The Departed - Il bene e il... 19 Gennaio ore 13:23
3 1
voto al film:   9

L'ultimo capolavoro di Scorsese. Avvincente dall'inizio alla fine, senza pause, con una caratterizzazione ed un'interpretazione eccezionale dei personaggi e con scene memorabili, a partire dall'inseguimento tra Di Caprio e Matt Damon. Ovviamente, Scorsese ha diretto altri bellissimi film dopo The Departed, e cioè Shutter Island e The Wolf of Wall Street. Ma capolavori di questa portata ci mancano.
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Film: The Wolf of Wall Street 19 Gennaio ore 11:46
4 3
voto al film:   7

Wow. Non mi divertivo così tanto al cinema da molto tempo. Il film ha una lunga durata (2h e 50' circa), ma non ci si accorge che il tempo è trascorso. La trama non è articolata come in The Departed, ma si tratta di un film biografico, e non pure di un poliziesco. Ad ogni modo, il film è incredibilmente coinvolgente, ben girato ed interpretato. A volte, dinanzi ai discorsi motivazionali di Belfort-Di Caprio, viene voglia di urlare "sì" anche dalla platea. Di Caprio, poi, è eccezionale in questo film. Anche la femme fatale, Margot Robbie, merita le dovute attenzioni. N.B. Il film è espressamente rivolto ad un pubblico maschile in cerca di un delirio di onnipotenza. Il discorso di Gekko sulla bontà dell'avidità (Greed is good) diventa il leitmotiv dell'intera epopea di Belfort. D'altra parte, anche se lo si vuole negare, tutti vorremmo vivere una vita al massimo, tutti vorremmo essere, almeno per un po', Jordan Belfort.
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Film: Prisoners 16 Gennaio ore 22:58
4
voto al film:   7,5

Quanta suspence e quanta angoscia. Ci vuole del talento per scrivere un thriller così avvincente. E' questo Prisoners, un thriller avvincente con uno straordinario Hugh Jackman. Anche il finale a metà è stata una buona mossa.
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