Il confronto mi fa un po' paura (!!), comunque trattandosi di uno dei film che per casi vari ho visto più volte nella vita sento di dover dare anche la mia opinione.
Visto oggi ha un effetto molto straniante: è patinato, e anche un po' lento, in alcuni punti eccessivamente sbrigativo.
Ma lo stile stride tantissimo con quello che ho considerato l'elemento più duro e interessante del film: parla di una donna giovanissima che, praticamente da bambina, si è sposata con un anziano per poi fuggire via da lui e mantenersi più o meno come escort. Questa donna incontra uno scrittore fallito, che ama un po' troppo il bere e si fa mantenere da una matura signora.
Sì, è una commedia su un amore impossibile ma i personaggi hanno per me una carica eversiva veramente affascinante, sopratutto per il contesto da commedia in cui li fanno muovere.

Certamente non il migliore film di Eastwood, ma comunque un'opera titanica nella ricostruzione storica e nella capacità di tenere un ritmo ossessivo, in tono con il personaggio raccontato. Ci sono sbavature e difetti (alcuni comuni, per me, a tutto il cinema di Eastwood) ma ce ne fossero di più di registi capaci di immaginare film simili!

Avevo sentito parlare di questo film come della commedia americana rivelazione dell'anno: potere della pubblicità! E' una commediola buonista e "carina", decisamente troppo lunga e senza nulla di originale. Al posto del maschio trentenne imbranato c'è una donna, ecco tutto. Qualche sequenza, però, diverte.

Fumettone piacevole e ironico al quale alla fine non dispiace aver dedicato un paio d'ore della propria vita. Personaggi (e interpreti) indovinatissimi, buon ritmo e - anche se non c'è nulla di nuovo sotto il sole - almeno qui non ci propinano nessuna morale buonista e melensa.

Un buon film, alcune sequenze molto belle (come quella del colloquio in auto tra Morris e Paul, già citata) ma niente di eccezionale. La storia è assolutamente classica nelle linee generali e nello sviluppo, quasi prevedibile. Clooney regista continua a non convincermi, molte scene sono tenute quei tre/cinque secondi di troppo che sfociano nell'auto-compiacimento. Confermo però il grande talento di Gosling.

Regia splendida. Winding Refn prende uno script pulp-splatter e lo gira come un noir, ci fosse stato un altro al suo posto il film sarebbe passato inosservato o quasi. Molto bravo Gosling, musiche perfette. Sicuramente mi ha spinto a recuperare altri film di questo regista.

Temevo una furbetta trappola per cinefili, ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire un film ricco di emozioni dall'inizio alla fine. Cento minuti in cui nessuna immagine è sprecata o di troppo, un carico di emozioni difficile da mettere in scena e gestire, ma l'impresa è riuscita in pieno. Assolutamente consigliato.

Film delicatissimo, che si muove intorno a un centro sempre mutevole rischiando (consapevolmente) anche di disorientare gli spettatori. Uno dei migliori cast degli ultimi anni per un film passato quasi inosservato in Italia ma da recuperare. Va visto assolutamente senza pause, tutto d'uno fiato.

Il Gatto è veramente un prodotto ben pensato e ben realizzato. Un vero film con una storia, sentimenti e colpi di scena (questi certo prevedibili, ma insomma non ci si aspettava Hitchcock ...). Grafica impeccabile, per me da vedere.

Indovinatissima la scelta del soggetto e il suo sviluppo, il film trasmette veramente angoscia su più livelli. Ho trovato, però, meno curata del solito la ricerca visiva di Almodovar. A immagini molto forti seguono inquadrature un po' banali (sempre paragonate alla media del regista). Banderas è bravo, ma la vera star è la Anaya.

Uno tra i più sciatti e sconclusionati film adolescenziali che io abbia mai visto. La Hudgens sembra botulinizzata. Ah, c'è anche un cieco che gioca a freccette.

Che terribile delusione. Williams gigioneggia come non mai, l'intero film è pomposo e infarcito di metafore straordinariamente kitsch. Non mi piacque a undici anni, non è riuscito a piacermi neppure adesso.