Un film dalle tinte forti sulla maternità e sull'innocenza che convive con il degrado: mentre scorrono le immagini di "Blindness" di Meirelles, e si attendono quelle di "Gomorra" di Garrone, di "Changeling" firmato Clint Eastwood, del "Silenzio di Lorna" dei fratelli Dardenne, piace alla stampa, piacerà al pubblico, uscirà certamente promosso a pieni voti dal concorso di Cannes il film argentino "Leonera".
Nell'asciutto assunto della detenzione straziante di una ragazza madre, condannata per l'omicidio dell'amante, il regista Pablo Trapero si dimostra abile nell'indagine sulle solitudini umane. Gran parte del merito va indubbiamente a Martina Gusman (sua moglie), che indossa i panni della protagonista Julia.
Grande attesa per il ritorno di Woody Allen sulla Croisette: nella giornata di domani sarà presentato fuori concorso "Vicky Cristina Barcelona", quarto film girato lontano dagli Stati Uniti dal maestro newyorkese. Attesa che al Festival di Cannes si divide tra Allen e i suoi attori: Penelope Cruz e Scarlett Johansson, piu' Javier Bardem (premio Oscar 2008), che promettono un tapis rouge bollente.
Apre la giornata di oggi il film francese in concorso "Un conte de Noël" di Arnaud Desplechin, interpretato tra gli altri da Chiara Mastroianni, Mathieu Amalric e da Catherine Denueve e incentrato su una drammatica vicenda familiare. La sezione Un certain regard propone invece il lungometraggio palestinese "Salt of This Sea", diretto da Annemarie Jacir, ed il britannico "Soi Cowboy" di Thomas Clay, ambientato nel quartiere a luci rosse di Bangkok. Per i film fuori concorso è il momento del poliziesco coreano "The Chaser", esordio alla regia di Na Hong-jin.
Non solo attore di fama internazionale ma anche regista di successo: Sean Penn presidente di giuria, è inoltre protagonista di una retrospettiva al Museo Nazionale del Cinema, al Cinema Massimo di Torino, dal 19 maggio. La rassegna porta il titolo 'Lupo solitario. Il cinema di Sean Penn', mutuato dal film "Lupo solitario", il suo primo film come regista, del 1991, bruciante e secco come la canzone di Bruce Springteen da cui prende ispirazione. La carrellata porta il visitatore fino all'ultima sua opera, "Into the Wild" del 2007. |