Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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diego93
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alessandria
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diego




Scopri tutti i voti di diego93
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Film: Warrior 20 Marzo ore 20:53
voto al film:   6

Vien quasi naturale paragonare Warrior a The Fighter: in entrambi si parla di una famiglia, di due fratelli/rivali, dei pugni (in questo arti marziali, nel film di Russell la boxe) e del ring visto come una opportunita' per cambiare vita. Nonostante The Fighter sia piu' riuscito (e un po' copiato in quest'opera), Warrior e' un buon film e nonostante una sceneggiatura troppo prevedibile si lascia guardare, senza attendere con ansia i combattimenti. Anche se il finale si intuisce entro i primi dieci minuti. Ottimo montaggio, ottimo cast in cui svetta Nick Nolte come comprimario.
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Film: Braveheart - Cuore impavido 20 Marzo ore 20:51
2
voto al film:   8,5

Il film si apre con un panorama mozzafiato. E rimane cosi' per tutta la durata. Il secondo film da regista di Gibson (che in seguito non e' piu' riuscito ad eguagliare) e' una delle piu' belle avventure cinematografiche, un'opera unica ed epica capace di ridare vigore al classicismo hollywoodiano e al genere colossale. Oltre alla perfetta ricostruzione storica, il film conta tra le piu' emozionanti (e cruente) scene di battaglia che si siano mai viste ben sorrette dalle poderose musiche e dalla carismatica prova d'attore di Gibson. Un'esperienza piu' che un film, che rimane l'ultimo di quel filone epico/storico (con l'eccezione di Rob Roy e Il Gladiatore) che il cinema ci ha regalato.
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Film: Nato il quattro luglio 18 Marzo ore 20:20
1
voto al film:   7,5

Stone ritorna al Vietnam dopo Platoon. Il suo film è un crudo e sentito resoconto (tratto da una storia vera) di un fiero americano, Ron Kovic, che torna mutilato dalla guerra nel fisico e distrutto dal suo paese nel cuore. Un war movie toccante, tremendamente sincero e polemico, incentrato sulle conseguenze della guerra:l'ingiustificato odio al ritorno, la perdita delle gambe, la difficoltà a reinserirsi nella società e anche i disagi sessuali. Maiuscola interpretazione di Cruise che dimostra di non essere più soltanto "l'attore di Top Gun" in uno dei più bei film di Stone e degli anni 80.
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Film: Salvate il soldato Ryan 18 Marzo ore 18:57
3 2
voto al film:   8,5

La prima cosa che si dice commentando Salvate il soldato Ryan e': pecca di patriottismo. Assolutamente vero. Il film di Spielberg si lascia andare al classico esaltamento della bandiera americana. Ma, se permettete, dopo due ore del film di guerra piu' cruento e al tempo stesso tra i piu' coinvolgenti e belli del cinema, il regista puo' permettersi di dare al pubblico un giusto tono positivo. D'altronde, oltre alla bandiera e alla terra, cosa possiede un soldato? Sicuramente meno filosofico della Sottile Linea Rossa e piu' commerciale, ma personalmente rimane uno di quei film che mi tocca il cuore ad ogni visione. Oltre alla magnifica prova di Hanks, alla straordinaria fotografia di Kaminsky (che ricrea i colori sgranati dei filmati d'epoca) e alla regia, il film vanta i primi venti minuti piu' agghiaccianti della storia: la scena del D-Day a Omaha Beach fa venir voglia di gettare a terra qualsiasi arma.
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Film: Amici miei - Come tutto ebb... 18 Marzo ore 18:50
1
voto al film:   1

Parenti prende i personaggi-macchietta volgari e improponibili dei suoi cinepanettoni e li teletrasporta nella Firenze dei De'Medici. Ne viene fuori un minestrone vomitevole fatto di gag e battute che strappano la lacrima per tutti quei soldi spesi male: scenografie cartonate da spot pubblicitario, una sceneggiatura demenziale che vorrebbe essere graffiante quanto il precedente di Monicelli (ma paragonarlo a questo e' come dire che Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda tutta calda sia meglio di A qualcuno piace caldo) e gli attori sono un gruppo di cialtroni senz'anima che si affidano a smorfie e parolacce e alla fine diventano ridicoli come questo...coso qui(non posso chiamarlo film). I film di Parenti non sono come il vino, che invecchiando migliora, sono come la panna acida: dopo due giorni e' da buttare.
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Film: Nato il quattro luglio 18 Marzo ore 18:49
voto al film:   7,5

Stone ritorna al Vietnam dopo Platoon. Il suo film e' un crudo e sentito resoconto (tratto da una storia vera)di un fiero americano,Ron Kovic, che torna mutilato dalla guerra nel fisico e distrutto dal suo paese nel cuore. Un war movie toccante,tremendamente sincero e polemico, incentrato sulle conseguenze della guerra: l'ingiustificato odio al ritorno, la perdita delle gambe, la difficolta' a trovare un posto nel mondo, il trauma della perdita degli amici e anche i disagi sessuali. Maiuscola interpretazione di Cruise, che dimostra di non essere piu' soltanto "l'attore di Top Gun" in uno dei piu' bei film di Stone e degli anni 80.
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Film: Il grande e potente Oz 17 Marzo ore 12:57
1 3
voto al film:   4,5

Un grande budget puo' annientare l'originalita' e la genialita' del regista, specie se al solo servizio di proporre un blockbuster tutto effetti speciali e senz'anima. E' successo a Tim Burton e ora tocca a Sam Raimi. Il film parte bene con quei 15 minuti nel bianco e nero polveroso del Kansas, ma quando si arriva al paese incantato di Oz, ogni riferimento e ricordo del film di Fleming(dove l'opera di Raimi dovrebbe essere il prequel) viene soppiantata in favore di magnifici effetti speciali e in un ottimo 3D ma il tutto somiglia piu' a "Il Mago di Oz nel paese delle Meraviglie". Cosa rimane sotto le scenografie, i fuochi d'artificio,gli schizzi d'acqua o gli incantesimi sparati in faccia al pubblico? Niente. Ma forse l'obbiettivo era proprio questo:portare intere famiglie con gli occhialini al cinema. Durata improponibile.
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Film: The Prestige 17 Marzo ore 12:55
4 1
voto al film:   8

Il film ha un pregio, ossia quello di raccontare una storia su un tema interessante e raramente esplorato dal cinema: l'illusionismo,un arte di puro intrattenimento e di inganni (un po' come i film). La trama ruota attorno a due maghi brillanti, amici e soci, le cui strade si dividono in quello che poi sara' un interminabile scontro per il trucco piu' spettacolare di sempre. E' una storia di un ossessione, di ambizione e di mistero, recitata benissimo dai due attori protagonisti (e dal veterano Caine) e diretta con la solita bravura di Nolan, uno dei pochi registi che "entra" nella mente dei personaggi e dello spettatore. Il finale e' il vero prestigio e sui titoli di coda vien voglia di schiacciare il tasto "rewind" e rivederselo dall'inizio, magari per scoprire qual'e' il trucco.
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Film: Taken 2 - La vendetta 17 Marzo ore 12:49
voto al film:   4

L'agente Mills non conosce tregua e pure una gita a Istanbul si trasforma nell'ennesimo massacro. Improponibile sequel, diretto con superficialità' e dalla trama imbarazzante. Neeson (che con questa baracconata si sta scavando la fossa della carriera) e' piu' incazzato di Chuck Norris, uccide con nonchalance in un action che fa rimpiangere i filmacci di Steven Seagal. Come ha giustamente sottolineato Riki93, e' altamente improbabile che chi viene bocciato 3 volte alla patente riesca a guidare meglio di Schumacher in un inseguimento. Non sono un agente segreto ne un genio ma se posso consiglierei alla famiglia Mills di annullare qualsiasi vacanza all'estero e starsene a casa. Ho un'osservazione da proporvi: durante il film vengono utilizzate due tracce presenti nella colonna sonora di Drive (sono A Real Hero e Tick of the Clock).
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Film: Transformers 3 16 Marzo ore 15:19
voto al film:   3

Ricordo di aver letto che, su una rivista americana, Michael Bay aveva definito la sua trilogia come lo "Star Wars del 2000". Se Transformers sta a Guerre Stellari allora Martufello e' meglio di Chaplin. Mi perdoneranno i fan della saga se dico che nei robottoni digitali e nell'azione tutta finta non c'e' anima ne' cuore, perche' la trilogia di Bay e' piu' un investimento che cinema blockbuster. Tralasciando trama, attori, musiche, non rimane altro che un quintale di effetti speciali spettacolari ma che da soli non salvano il film. Preferisco I Mercenari o Die Hard, meno grandiosi o di successo inferiore, ma sicuramente piu' action e adrenalinici dei Transformers: ma non siamo tanto stupidi da classificare una baracconata simile a Star Wars. (E hanno tolto pure la Fox, l'unica che poteva aggiungere un punto al film).
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Film: Thor 16 Marzo ore 15:17
2 3
voto al film:   4,5

Non l'ho visto al cinema. Ho aspettato che lo dessero su Sky ed ecco perche': basta vedere un solo film prodotto dalla Marvel per capire come proseguira' la storia, che poi l'eroe sia un Uomo Ragno, un milionario con una tuta di metallo o un mostro verde non cambia nulla. Qui c'e' di diverso un mondo parallelo, ma poi nient'altro: Thor scende sulla terra (scacciato dal padre odino, un Hopkins sprecato) e deve riuscire a controllare i suoi poteri per sconfiggere l'arcinemico, qui il fratello Loki (le stesse cose succedevano a Peter Parker, Hulk o Capitan America). La regia di Branagh, con quelle inquadrature storte per indicare la rabbia o lo scontento del personaggio, e' sotterrata da un mare di effetti speciali, a partire dalla luminosissima Asgard, e le (davvero poche) scene d'azione non dicono molto.
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Film: Il signore degli anelli: Il... 16 Marzo ore 15:15
2 2
voto al film:   10

L'ultimo capitolo della trilogia e' il punto piu' alto della saga nonche', probabilmente, della maggior parte del cinema fantastico. Guardando Il Ritorno del Re si ha la sensazione di assistere a un poema medievale trasportato per immagini e il regista rende ogni campo, ogni masso e ogni filo d'erba epico, in un film colossale che lascia lo spettatore a bocca aperta per lo stupore delle singole scene: l'accensione dei fuochi, la splendida citta' di Minas Thirith, la battaglia finale (che fa venire la pelle d'oca). Poetico e spettacolare, segna il definitivo successo di una serie di film che hanno saputo mischiare epica e blockbuster, sentimento e puro intrattenimento e comunque un'inimitabile fascino per il pubblico. Malgrado sia solo un film, si respira l'aria della Terra di Mezzo.
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Film: Drag Me to Hell 16 Marzo ore 15:14
voto al film:   6

Dopo Spiderman, Raimi torna al suo genere preferito: l'horror. E Drag me to Hell e' in pieno stile Raimi, in quanto il regista non cerca lo spavento ma la parodia. Il film in effetti non fa molta paura e ogni effetto orrorifico e' al tempo stesso raccapricciante e comico. Un po' polemico nel ritrarre la sete di ambizione nella carriera, si affida agli effetti speciali della ditta Nicotero/Berger (con qualche concessione al digitale) e sceglie un finale pessimista e poco conciliante. Non ai livelli della saga de La Casa, ma comunque un horror di molto superiore agli odierni film di genere quali Final Destination, Non Aprite Quella Porta e Paranormal Activity.
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Film: Flags of our Fathers 15 Marzo ore 13:04
voto al film:   6,5

Eastwood fa quello che nessuno ha mai fatto prima: girare un intero film basato su una fotografia. Prendendo spunto dallo stupendo romanzo di James Bradley (figlio del personaggio protagonista, John, che compare nel celebre scatto), il film si concentra piu' sulla fama e sul potere mediatico che e' scaturito dall'istantanea fatta sul monte Suribachi, arrivando a rovinare le famiglie dei soldati che fecero parte della fotografia. Soffre troppo nelle scene iniziali, un po' lente, mentre la sequenza della battaglia, seppur girata con mestiere, non appaga come quella de Salvate il soldato Ryan (e infatti produce Spielberg).Un film comunque personale e ambizioso, tutto sommato riuscito,da confrontare con Letters from Iwo Jima, che tratta della stessa battaglia vista con gli occhi dei giapponesi.
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Film: Transformers 15 Marzo ore 13:00
1
voto al film:   4

D'accordissimo con Pangur. Il blockbuster e' un genere che va rispettato e che assicura l'intrattenimento. Ma c'e' blockbuster e blockbuster. Transformers e' un'operazione che punta direttamente al guadagno e ad annientare il box office. E ce l'ha fatta. Ma la storia sembra uscita da un tema libero delle elementari, gli effetti speciali straboccano e alla fine ci si stanca. Quando penso a Transformers, non mi vengono subito in mente i robot parlanti e le frenetiche scene d'azione, ma quel grandioso primo piano sul fondoschiena della Fox. Questo e' Transformers.
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Film: Il signore degli anelli: Le... 15 Marzo ore 12:59
1
voto al film:   8,5

Il film di raccordo della trilogia dell'Anello e', se possibile, ancora piu' spettacolare e affascinate del primo episodio. Qui Jackson alterna le diverse storie dei personaggi, ormai uno diviso dall'altro (dopo lo scioglimento della Compagnia) e grazie al montaggio rende le tre ore una bellissima cavalcata nella Terra di Mezzo. Perfezionati gli effetti speciali, il regista sfodera ogni possibile mezzo per scatenare la sua fantasia, senza tradire i libri di Tolkien: crea il Barbalbero, il regno di Mordor, i Nazgul e realizza quella che, probabilmente, e' la piu' bella (e lunga) scena di battaglia degli ultimi dieci anni: quella del fosso di Helm. Anche se, in tutto questo spettacolo, a rubare la scena e' Gollum, magnificamente interpretato da Andy Serkis.
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Film: Signs 15 Marzo ore 12:57
3
voto al film:   7,5

Spiazzante. C'e' chi ha trovato il film una delusione, chi un mera operazione di marketing e chi un bello spettacolo. Personalmente ho apprezzato molto Signs, forse perche' vedo nello stile registico di Shyamalan il tentativo di ribaltare i generi (in questo caso la fantascienza) e la voglia di stupire lo spettatore con una storia imprevedibile e originale. Qui di alieni se ne parla ma non se ne vede. Ed e' questo il punto di forza (per molti la delusione) del film, che se piace tiene incollati allo schermo e regala una grande prova di Gibson e qualche salto sulla poltrona (il filmino di compleanno dei bambini, la sorpresa finale). Suggestive le musiche di Newton Howard.
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Film: Fahrenheit 9/11 15 Marzo ore 12:56
1
voto al film:   8

Ancora piu' mordace, polemico, cattivo di Bowling a Columbine. Moore abbassa il livello di comicita' (infatti non e' piu' lui a far battute, ma George W Bush, scelta alquanto azzeccata) e punta il dito su un argomento di estrema tragicita', l'11 settembre 2001, arrivando a colpevolizzare il governo Bush e lo stesso presidente. Ma non solo. Il film mostra l'impatto mediatico e le conseguenze che l'attentato ha esercitato sugli americani: la tv spaventa il pubblico, la sicurezza pubblica e' sull'orlo del disastro e nessuno e' piu' al sicuro. Scene d'antologia come Bush che viene avvisato del colpo alla Twin Towers mentre legge un libro di favolette, il montaggio sull'addestramento di Al-Quaida o l'emblematica scena dell'aereo che si schianta sulla prima torre rimangono impresse nella mente come pochi film sanno fare. Come in ogni lavoro del regista, ci si arrabbia...e anche molto.
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Film: Il dubbio 15 Marzo ore 12:54
3
voto al film:   7

Nell'America conservatrice e perbenista degli anni 60, uno scandalo produce disagi e lotte interne in una parrocchia, provocando lo scontro tra il prete e la suora superiora. Di innegabile impostazione teatrale, Il dubbio e' un film che tocca temi scottanti e poco "cinematografici". Grazie a una sceneggiatura fitta di dialoghi, liti e confronti, il film prende e instaura nello spettatore il dubbio che attanaglia ogni personaggio. Meraviglioso il cast, in cui svettano i duellanti Streep e Hoffman. Il finale non fa che aumentare l'incertezza nel pubblico.
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Film: Transformers: La vendetta d... 15 Marzo ore 12:45
voto al film:   3

Dopo il successone del primo capitolo (a malapena digeribile), Bay realizza questo ennesimo sequel servendo allo spettatore due ore ininterrotte di effetti digitali, robot parlanti e un'ironia da prima elementare. Ma riprendere qualcosa e portarlo sul grande schermo non e' cinema: Transformers 2 e' una mera operazione commerciale, un business.Gli effetti speciali sono cosi' roboanti, esagerati e riempiono ogni millimetro dell'inquadratura, portando il pubblico alla confusione e alla noia. Un punto pieno se lo guadagna il fondoschiena della Fox.
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Film: Parnassus - L'uomo che vole... 14 Marzo ore 20:35
1
voto al film:   4,5

Gilliam non rinuncia alle sue trame stravaganti e ai suoi personaggi, che sembrano usciti da un cartoon. Ma in Parnassus riduce la storia a una massa scomposta e poco chiara di effetti speciali (non del tutto speciali) e scenografie "green screen", perdendo di vista i personaggi. Depp,Law e Farrell interpretano il personaggio di Ledger,morto durante le riprese, aumentando la confusione e il senso di malinconia per la perdita dell'attore.
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Film: Alì 14 Marzo ore 20:34
1
voto al film:   6,5

La biografia di Muhammed Ali e' girata con la solita bravura e il mestiere di Mann, che pur adattandosi a dirigere una biografia, ha il merito di non martirizzare il protagonista, un testardo e un presuntuoso che, oltre a essere il pugile più forte del mondo, e' anche il portavoce dei diritti degli afroamericani. Un po' lungo e in certe sequenze cala il ritmo, conta su una maiuscola interpretazione di Smith e sugli incontri di boxe, tra i piu' realistici apparsi al cinema.
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Film: Collateral 14 Marzo ore 20:33
1
voto al film:   7,5

Completamente ambientato in una sola notte, seguiamo le infernali ore di un tassista preso in ostaggio da un killer che deve far fuori 5 persone nell'affollata,incasinata e illuminata Los Angeles. Tra mirabili sparatorie,semafori,night club e jazz,Mann dirige un noir moderno e pessimista, oscuro come la fotografia e lontano dal genere hollywoodiano. Ogni omicidio e' diverso dal precedente e il film non risparmia tocchi di violenza e di sgradevolezza, ma grazie alle interpretazioni (bravo Foxx, straordinario Cruise) e alla innata tecnica del regista, Collateral diventa un gioiello.
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Film: Invictus 14 Marzo ore 20:32
voto al film:   6

L'elogio di Eastwood a Mandela e' un film fatto di parole e sport, ma in molti punti risulta verboso e pesante facendo cosi' perdere quella scorrevolezza che satura nei precedenti lavori del grande regista. Si ricorda per la sequenza finale, un bell'esempio di unione tra cinema e rugby, quella della partita per la Coppa del Mondo e per Morgan Freeman, che mette anima e corpo nella sua interpretazione.
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Film: The Village 14 Marzo ore 20:29
2 1
voto al film:   7

Regista da uno stile personalissimo, quasi inventore di un genere a se stante (un po' horror, un po' dramma, un po' fantastico), Shyamalan dirige questo suggestivo film con la solita perizia tecnica, nonche' un'ottima sceneggiatura. La storia ruota attorno a un villaggio ortodosso e fuori dalle grandi citta', i cui abitanti vengono spaventati dalle presenze di esseri carnivori che abitano nella foresta che circonda il paesino. Il regista ribalta gli stereotipi dei classici horror, scegliendo come protagonista una ragazza cieca (la bravissima Howard),utilizza al meglio gli effetti sonori (il vento, i rami che si spezzano) per creare suspence e trasforma i "mostri" nella paura per l'inconscio, il vuoto, cio' che ci e' sconosciuto. Ottima fotografia e bella colonna sonora, il film puo' contare anche su un finale che a prima vista sembra fasullo e deludente, ma che a pensarci bene e' uno dei piu' spiazzanti degli ultimi anni.
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