Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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ale84
Medaglia d'oro
Età
39
Sesso
Città
forli
Nome
alessandro merci




Scopri tutti i voti di ale84
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: The Grand Budapest Hotel 18 Aprile ore 12:47
2 2
voto al film:   7

Anderson porta la sua estetica coloratissima e pop nell'universo malinconico della Mitelleuropa con un'operazione rischiosissima dalla quale esce, se non pienamente vincitore, tutt'altro che sconfitto. Un po' di manierismo (di uno stile che tende a farsi maniera) affiora qua e là, la conclusione è un po' affrettata e lo scioglimento un tantino semplicistico, ma l'opera nel suo complesso rimane vitale e godibile, a tratti un vero e proprio incanto. Sono d'accordo con AleRocco quando scrive che la parte comico-giocosa prevale su quella malinconica e introspettiva: un peccato, anche a mio parere.
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Film: Father and Son 13 Aprile ore 12:54
2
voto al film:   7,5

Lo scambio di neonati nella culla è un tema trito e abusato, che ha prodotto decine di film, ultimo in ordine di tempo "il figlio dell'altra". Ciò nonstante, Koreeda riesce a sfornare un gioiello di grazia e di poesia, focalizzando l'attenzione sui genitori più che sui figli e delineando mirabili ritratti psicologici, senza giudicare mai troppo i suoi personaggi, ma accompagnandoli delicatamente in un percorso di crescita e di educazione sentimentale. Da vedere.
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Film: Nymphomaniac - Volume 1 3 Aprile ore 23:48
4 2
voto al film:   8

Difficile valutare la prima metà di un'opera, senza aver visto la seconda. Scelgo tuttavia di sbilanciarmi con un giudizio molto positivo, data la qualità delle premesse. Von Trier ci regala un film ancora una volta molto costruito e a tratti provocatorio, ma riesce a farlo con una maestria e con una classe invidiabili; il solo primo volume del film è un tripudio di idee, di invenzione, di stili, con cui altri registi potrebbero costruire un intera carriera. E' vero che, diversamente da altri film ci si trova spesso a sorridere, a tratti perfino a ridere, ma pur sempre di un riso amarissimo; e il trailer della seconda parte, come il curriculum di Lars, non lascia presagire nessuna catarsi né alcun lieto fine. Uscirà deluso chi cerca pruriginose scene di lussuria; non perché manchino, ma perché domina su di esse un senso di vuoto, di tristezza inconsolabile, di solitudine irrimediabile; più che un inno al libertinaggio, le note di Bach sembrano intonare il de profundis della sessualità
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Film: Dark Horse 2 Aprile ore 13:19
1
voto al film:   7

E' raro trovare personaggi sgradevoli, falliti e miseri come i protagonisti di questo film. Ma Solondz ci ha abituati a proporci il punto di vista di persone abbiette, moralmente e intellettualmente. L'eroe di questa pellicola è negativo sotto tutti i punti di vista, ed è circondato da un mondo falso, ipocrita, popolato di non-luoghi e delle rovine del sogno americano. Si ride di gusto come in ogni commedia che si rispetti, ma rimane in bocca un sapore amarissimo, perché di catarsi proprio non se ne parla. Colpevolmente ignorato dalla solita distribuzione italiana.
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Film: La luna su Torino 30 Marzo ore 15:13
voto al film:   6,5

E' un film ambizioso, se non addirittura pretenzioso, l'ultima opera di Davide Ferrario, ed è solo parzialmente riuscito; alterna momenti spassosi, riflessivi e fiabeschi ad altri fuori luogo o superflui. Ha un cast fresco e originale ma non sempre all'altezza della situazione, e presenta una sceneggiatura incerta e poco uniforme. Ciò nonostante, lascia un ricordo non spiacevole nello spettatore, che, pur riconoscendo i limiti dell'opera, è portato anche ad ammirare la presenza di uno sguardo, che sa catturare e valorizzare Torino come raramente era avvenuto sul grande schermo (il precedente più immediato è "Dopo mezzanotte" dello stesso Ferrario). Certo, da qui a paragonarlo a Woody Allen ce ne corre...
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Film: Infanzia clandestina 27 Marzo ore 08:39
1
voto al film:   7

Nonostante gli importanti riconoscimenti conquistati in diversi festival e la candidatura all'Oscar, questo film è rimasto presoché invisibile al grande pubblico, proprio come i desaparecidos di cui parla. E' un peccato, perché la pellicola tratta il tema con finezza e originalità, scegliendo il punto di vista di un preadolescente, alle prese più con le prime esperienze amorose che con i drammi della storia. Una regia sapiente segue i protagonisti della storia con insistiti primi piani, li scruta, li pedina; e lascia poi esplodere la violenza sotto forma di disegni animati, mostrando come la Storia con la S maiuscola incida sulle mille storie di persone normali, vittime innocenti di qualcosa più grande di loro. In buona parte autobiografico, è qualcosa di più di un film che parla dell'Argentina, perché il dolore è universale, proprio come l'amore.
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Film: Nowhere Boy 26 Marzo ore 12:19
voto al film:   6

La musica è notevole, e la storia interessante. Peccato che la sceneggiatura e la recitazione, come notato da Serenaga, non siano affatto all'altezza.
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Film: Noi 4 23 Marzo ore 22:50
voto al film:   6,5

Accumulare finali non è mai un buon segnale; e in questo film gli ultimi quindici minuti sono un susseguirsi di scene conclusive, anzi di veri e propri lieti fini, che si affastellano faticosamente e inverosimilmente gli uni sugli altri, lasciando un retrogusto poco piacevole nel palato dello spettatore. E' un peccato perchè fino ad allora il film era stato fresco e piacevole, se non proprio originalissimo. Nonostante le pecche evidenziate, rimane tuttavia un prodotto godibile, sicuramente superiore alla commedia italiana media, e conferma le doti di Bruni dopo il fortunato "Scialla".
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Film: Cul-de-sac 20 Marzo ore 10:31
voto al film:   7

Film particolarissimo che a quasi cinquant'anni di distanza non ha perso la sua irriverenza e la sua originalità: denuncia impietosa del vuoto morale ed esistenziale della borghesia, e allo stesso tempo thriller grottesco e surreale impreziosito da una fotografia superba e da un'ottima prova attoriale
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Film: Prossima Fermata - Fruitval... 20 Marzo ore 10:28
2
voto al film:   7

Un esordio di livello, punito da una distribuzione ridicola. Il film ricorda la tragedia greca nel suo rispetto dell'unità di tempo (le ultime 24 ore della vita di un individuo) e nel suo procedere inesorabilmente verso l'acme luttuoso, quasi una moderna catarsi. Film di denuncia capace di unire fiction e documentario, colpisce al cuore lo spettatore, anche se non risulta sempre originalissimo. Da riscoprire.
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Film: Lei 15 Marzo ore 16:18
1
voto al film:   7,5

Una realtà inquietante, ma probabilmente imminente, quella raffigurata in "Her"; soprattutto, una realtà a cui non si fa fatica a credere. Jonze rende il suo film coinvolgente e appassionante, regalandoci una grande storia d'amore, nonostante l'amata sia solo un sistema operativo. Incredibile come una voce incorporea possa essere dolce, calda, sensuale, e come venga quasi naturale innamorarsi di lei. Probabilmente doppiato perde qualcosa, ma Micaela Ramazzotti se la cava più che egregiamente.
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Film: To the wonder 11 Marzo ore 19:44
3 1
voto al film:   7

"To the wonder" è la degna continuazione di "The tree of life" e di quel film presenta tanto i meriti quanto i limiti, forse accentuati; la fotografia ci fa scorrere dinanzi agli occhi delle vere meraviglie, alcune scene sono di una poesia e di una grazia che raramente si vedono sul grande schermo, in più punti si tocca il sublime, eppure la tenuta complessiva è deboluccia, la storia si sfalda e la lezione di cristianesimo che conclude il film può perfino risultare irritante. Questo non basta però a cancellare i meriti che il film ha: per quanto possa annoiare o infastidire, difficilmente si possono dimenticare lo splendido prologo e alcune scene in cui la protagonista femminile danza, innalzando il suo inno alla vita e all'amore, al di fuori di ogni misticismo convenzionale o chiesastico.
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Film: Allacciate le cinture 7 Marzo ore 13:40
4
voto al film:   5

Film imbarazzante per tenuta narrativa e per qualità attoriali (tutti bellocci, tutti incapaci, senza esclusioni); melodramma senza nerbo e in più punti ridicolo, che si risolleva un filo soltanto nel finale. Forse il punto più basso della carriera altalenante di Ozpetek.
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Film: Ida 5 Marzo ore 20:10
voto al film:   8,5

Film intenso e potente, nient'affatto scontato: due donne travolte dalla Storia cercano la propria identità, fronteggiandosi, scontrandosi, ferendosi, conoscendosi a poco a poco. Film senza idillio (per parafrasare il titolo di un celebre saggio di Ezio Raimondi), romanzo di formazione al contrario in cui si assiste alla disintegrazione di due identità e in cui non ci sono sconti né facili consolazioni. Il tutto raccontato con uno stile magistrale, che attinge ai modelli nobili di Haneke, di Béla Tarr e del migliore cinema mitteleuropeo valorizzando al massimo le potenzialità del Bainco e Nero. La fotografia è sublime, le attrici sono semplicemente straordinarie, ma sottolineare queste qualità rischia di mettere in secondo piano gli altri meriti del film. Peccato che non sia passato in nessuno dei maggiori festival europei, non avrebbe demeritato un premio.
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Film: Rampart 1 Marzo ore 13:18
voto al film:   6,5

L'interpretazione di Woody Harrelson è il fiore all'occhiello di questo thriller classico, che ci propone un protagonista sgradevole e meschino come raramente è accaduto. Niente di sconvolgente, ma rimane un film interessante.
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Film: La mia classe 28 Febbraio ore 16:07
voto al film:   6

Ottimi i propositi, meno i risultati. Forse per un po' in Italia dovremmo astenerci da fare film scolastici, visti i deludenti risultati...
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Film: 12 anni schiavo 28 Febbraio ore 16:05
4
voto al film:   7

Classico film da Oscar in cui McQuenn annacqua un po' il suo talento per rivolgersi al pubblico più vasto possibile. Storia un po' lacrimevole, con personaggi costruiti a volte in modo un po' sommario e manicheo (il paladino della giustizia Brad Pitt e il cattivo cattivissimo Fassbender), e dialoghi un po' artefatti (gli schiavi parlano come libri stampati); però è un film solido e ben costruito nella sua classicità: una fotografia superba, un buon cast, una regia sapiente catturano lo spettatore per tutta la durata del film, senza annoiare mai troppo. Una denuncia doverosa e importante, anche se forse non memorabile, su un piano squisitamente cinematografico.
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Film: Il tocco del peccato 18 Febbraio ore 20:09
voto al film:   7

Film ostico e difficile, come tutto il cinema di Jia Zhang-Ke, eppure capace di colpire e affascinare chi ha la pazienza di non cedere alle lusinghe di Morfeo. Un ritratto della Cina contemporanea e dei suoi squilibri realizzato attraverso quattro episodi legati da un filo assai lieve: quattro vite schiacciate dalla sete di denaro e dal capitalismo selvaggio che ha distrutto la vita tradizionale e con essa il paesaggio cinese. La scelta è soltanto tra il sacrificio e la complicità alla violenza. La conclusione della terza storia, e quasi tutta la quarta sono momenti di grande Cinema: un pugno nello stomaco che invita lo spettatore a fare i conti con la realtà sociale ed economica che ci circonda: perché il regista parla della Cina, ma ha il suo messaggio ha anche un valore universale.
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Film: Smetto quando voglio 18 Febbraio ore 20:03
1
voto al film:   6,5

Film un po' ruffiano e qualunquista, ma sicuramente fresco e originale, nell'asfittico panorama della commedia italiana. La denuncia centra solo in parte il bersaglio, ma alcune battute sono notevoli, e il finale non tradisce le premesse come troppo spesso avviene. Ancora un po' immaturo, ma promettente.
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Film: Sotto una buona stella 18 Febbraio ore 19:59
1 1
voto al film:   7

Verdone firma un film piacevole e godibile, dal buon ritmo e con momenti di autentica comicità, senza per questo rinunciare al suo discorso critico sulla società e alla satira. Niente di troppo profondo, ovviamente, e niente di troppo originale (a livello registico le scelte sono decisamente banali), ma rimane un modo piacevole di passare una serata tra amici, all'insegna della leggerezza.
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Film: Moebius 13 Febbraio ore 20:06
2
voto al film:   7

Kim Ki Duk rilegge il mito di Medea in salsa freudiana e sforna un film estremo e provocatorio, tragico e grottesco, in grado tanto di infastidire quanto di disturbare lo spettatore. Alcuni momenti sono esagerati, ma dietro gli eccessi e le provocazioni si nasconde un messaggio profondo, perfettamente coerente con le opere precedenti dell'autore coreano.
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Film: Tutto sua madre 10 Febbraio ore 21:13
1
voto al film:   7,5

Che ventata di freschezza e di originalità! Una commedia diversa e intelligente, capace di toccare temi scabrosi senza mai cadere nella volgarità o negli stereotipi. I fuochi di artificio si susseguono, e alcune battute sono tra le migliori viste negli ultimi anni, perché capaci di alternare comicità fisica, linguistica, di situazione. Eppure dietro alle risate che esplodono numerose si avverte qualcosa di più profondo e di più inquietante, che rende questa opera prima qualcosa di più di un semplice divertissement. Da vedere.
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Film: A proposito di Davis 8 Febbraio ore 13:13
1
voto al film:   6,5

Inizia in modo molto promettente "Inside Llewyn Davis" (ennesima scelta infelice quella dei traduttori italiani, questo "A proposito di Davis"), ma finsce per smarrirsi un po' man mano che avanza, girando a vuoto e accumulando personaggi secondari non sempre adeguatamente sviluppati (il viaggio a Chicago, ad esempio, poteva benissimo essere risparmiato). Il clima del Village e l'atmosfra bohémienne degli anni '60 son ben ricostruiti, la classe registica dei Coen c'è tutta, le canzoni sono belle, ma il film nel suo complesso non lascia il segno; personalmente ho trovato molto più incisivo "Oh boy! Un caffè a Berlino", un film recente che per molti versi gli può essere accostato. L'attore protagonista non mi poi è sembrato pienamente all'altezza del ruolo; in ogni caso la sua interpretazione è ampiamente oscurata da quella del gatto: da Oscar :-). Si consiglia visione in lingua originale.
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Film: I segreti di Osage County 3 Febbraio ore 09:36
1
voto al film:   6,5

Classico melodramma familiare privo di spunti di particolare originalità e penalizzato dal succedersi continuo e quasi meccanico di scene madri, ha il suo punto di forza nella prova del cast, tutto di prim'ordine. Le interpretazioni si lasciano ammirare, alcune scene sono riuscite, ma nel complesso l'opera lascia piuttosto freddi, non coinvolgendo appieno, come avrebbe dovuto.
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Film: Dallas Buyers Club 1 Febbraio ore 18:50
4
voto al film:   7,5

Il film riesce a fondere in modo convincente denuncia civile e introspezione psicologica, regalandoci un personaggio memorabile, per molti versi spregevole ma a modo suo positivo se non proprio eroico. McConaughey è semplicemente gigantesco, ma questo lo hanno già detto tutti; basti qui aggiungere che Jared Leto non sfigura affatto; che la regia è misurata e sapiente; che la storia è ben scritta, per niente banale e immune da retorica e sentimentalismo. Da vedere
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