Venezia 2005 04/09: élites incomprese
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Una predilezione per il ‘fantasy’ Terry Gilliam l’ha sempre avuta: i suoi film più noti (Le avventure del Barone di Munchausen e La leggenda del re pescatore) li girò in tempi non sospetti, prima, cioè, che i vari signori degli anelli, Harry Potter etc. spopolassero al botteghino. Oggi a Venezia è di scena, in concorso, The brothers Grimm, kolossal da 80 milioni di dollari, venuto finalmente alla luce dopo lunghe traversie di produzione. Gilliam quindi va alla ‘fonte’ delle favole, raccontando la storia dei due fratelli scrittori Will e Jake (Matt Damon e Heath Ledger) che, nella Germania occupata da Napoleone, si guadagnano da vivere approfittando della superstizione popolare, sconfiggendo presunti mostri. Arriva il momento però di affrontare spettri reali: in una foresta maledetta, infatti, una spietata strega (Monica Bellucci) risucchia i bambini di un villaggio contadino. La battaglia contro le forze maligne sarà lunga e, ça va sans dire, avventurosa. L’altro film in concorso di oggi è Persona non grata del regista polacco Krzysztof Zanussi, coprodotto dall’Istituto Luce. Victor (Zbigniew Zapasiewicz), ambasciatore polacco in Uruguay, soffre di una crisi depressiva in seguito alla morte della moglie. Al funerale incontra un suo vecchio amico, ora vice ministro russo (Nikita Makhalkov), sospettato di essere stato amante della moglie. Tornato a Montevideo, viene travolto dal dolore sino a perdere lucidità. Nel ruolo dell’ambasciatore italiano compare Remo Girone. La ricostruzione degli ambienti diplomatici cela una riflessione esistenziale accompagnata ad un’eleganza formale forse eccessiva, il rischio cioè è di produrre un effetto a tratti ‘televisivo’. Franco Battiato ci riprova e dopo il film d’esordio Perduto amore si presenta al Lido con Musikanten. L’idea, molto ambiziosa, è quella di raccontare gli ultimi anni della vita di Beethoven, attraverso il sogno ipnotico di una sceneggiatrice italiana (Sonia Bergamasco). Francamente non si capisce affatto dove il musicista catanese vada a parare. Tra citazioni erudite e dialoghi surreali, sicuramente figli della coppia Battiato-Sgalambro, la poesia non decolla affatto. La stampa nella proiezione di ieri ha reagito con risate e fischi ad alcune scene, in particolare quando nell’epilogo il telegiornale annuncia il colpo di stato del partito democratico mondiale che “assume tutto il potere temporale e spirituale”. Battiato ha reagito alle contestazioni rivendicando il valore filosofico del film: «Chi ride non ha capito niente», e ammette di esserci rimasto male: «No, non mi fa piacere quest’accoglienza, non sono un masochista, non lo sono mai stato. Ma io sono uno che lavora per un pubblico d’élite: se poi con la musica ho avuto anche successo commerciale, resta un mistero». Chissà se questa fantomatica élite apprezzerà quest’opera del maestro, in quel caso chiediamo a costoro urgenti spiegazioni. Informazioni 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica Date: 31 agosto - 10 settembre 2005 Luoghi: Lido di Venezia (Palazzo del Cinema, Casinò, Area Alice) Informazioni: Tel. 041 5218711 - Fax 041 5200569 e-mail: cinema@labiennale.org Sito ufficiale del Festival: www.labiennale.org |
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