Venezia 2005 09/09: Comencini sugli scudi
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Habemus papam! Dopo fischi, urla, insulti e piagnucolii sulla crisi del nostro cinema, ecco finalmente il film italiano che sembra mettere d’accordo tutti, o quasi; pubblico, stampa e addetti ai lavori hanno acclamato La Bestia nel cuore di Cristina Comencini, tratto dall’omonimo romanzo della regista romana. La trama prima di tutto: Sabina (Giovanna Mezzogiorno) è una ragazza semplice, di mestiere traduttrice, fidanzata con l’attore di fiction Franco (Alessio Boni). Quando scopre di essere incinta comincia ad avere strani incubi, spettri di un passato del quale ha dimenticato quasi tutto. Decide allora di partire per gli Stati Uniti per parlare con il fratello Daniele (Luigi Lo Cascio) alla ricerca della verità sulla sua famiglia. Le due amiche del cuore, la cieca Emilia (Stefania Rocca) e la collega Maria (Anna Finocchiaro), durante la sua assenza si fidanzano. Trattando temi delicatissimi, il film rischiava di scivolare nel melodramma nazional-popolare, ma grazie ad una regia sapiente e sobria, la Comencini ci consegna un’opera emozionante e mai retorica. L’accusa che le poche critiche negative avanzano è di aver trattato troppi argomenti, troppi personaggi con storie diverse, ottenendo così una fiction televisiva più che un film. Non sono osservazioni campate per aria giungendo peraltro da critici saggi e accorti (una su tutti, Lietta Tornabuoni che sulla Stampa ha stroncato il film). Ci permettiamo di far notare, però, che la delicatezza della regia non rende mai lacrimevole la storia e che i vari temi (omosessualità, violenza sui minori, tradimenti e abbandoni) sono trattati senza la superficialità tipica degli sceneggiati TV. Nota di merito per un cast che comprende alcuni dei migliori attori italiani come Lo Cascio, Mezzogiorno e Finocchiaro, autori di interpretazioni straordinarie. Il cuore di pietra del pubblico del Lido (chiedere a Faenza) si intenerisce davanti a Corpse Bride (La sposa cadavere) di Tim Burton: risate, commozione, ovazione in sala e in conferenza stampa. A tredici anni da Nightmare Before Christmas, l’autore americano reinterpreta un’antica favola ebraica unendo umorismo e poesia in un contesto di animazione dark. Il risultato è un’ora e un quarto di puro godimento per gli occhi e per la mente. La tecnica utilizzata da Burton e Mike Johnson (coregista) è la stop motion che consente di riprendere i fotogrammi uno per volta: «Mi piace per la sua fisicità, posso stare in mezzo a scenografie e attrezzi, camminare sulle scene. Un pupazzo ha una presenza che non si può ottenere con nessun altro mezzo» ha spiegato il regista. In un villaggio dell’Europa del XIX secolo, Victor (la voce è di Johnny Depp) viene rapito nel regno dei morti e costretto a sposare una misteriosa sposa cadavere (la voce è della moglie di Burton, Helena Bonham Carter). Victoria, vera promessa sposa, lo aspetta nel mondo dei vivi. Victor si ambienta subito nel regno dei morti, più vivace e spensierato dell’altro (anche il colore è più intenso), ma vuole tornare e mantenere la sua promessa di matrimonio. Non venga in mente a nessuno di considerarlo film di genere minore: in Corpse Bride troviamo, oltre a citazioni raffinate, splendidi movimenti di macchina e inquadrature da film classico. Un timore serio è stato avanzato da molti (Tim Burton incluso): la traduzione di un film quasi impeccabile, è impresa troppo ardita anche per i nostri pur ottimi doppiatori. Informazioni 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica Date: 31 agosto - 10 settembre 2005 Luoghi: Lido di Venezia (Palazzo del Cinema, Casinò, Area Alice) Informazioni: Tel. 041 5218711 - Fax 041 5200569 e-mail: cinema@labiennale.org Sito ufficiale del Festival: www.labiennale.org |
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