|
|
Il secondo film italiano in concorso alla 62° edizione del Festival di Venezia è stato La bestia nel cuore, pellicola accolta con caloroso entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico veneziano. Una storia profonda, toccante, una pellicola "lavorata tantissimo" come dice la Comenicini, non solo con gli sceneggiatori ma anche con gli attori. Prima fra tutte Giovanna Mezzogiorno. Il suo è un dramma tutto interiore, quello di un lungo e doloroso percorso alla ricerca di una terribile verità: un'infanzia fatta di molestie e di silenziosa complicità. |
|
|
|
|
La bestia nel cuore è l'adattamento cinematografico di un suo romanzo. Ci sono stati grandi cambiamenti nel passaggio dal testo al film o il romanzo conteneva già la sceneggiatura al suo interno? |
|
Non ho mai voluto fare film tratti dai miei libri prima d'ora. In questo caso ho pensato a fare un film che avesse una sua indipendenza, rinunciando ad alcune cose presenti nel libro e trasformandone altre. Alla fine la pellicola è risultata un'opera a se stante grazie al contributo creativo degli attori e alle due sceneggiatrici. |
|
Le molestie sui minori in famiglia; La bestia nel cuore affronta un tema così delicato con coraggio, in più mette in scena un amore omosessuale mostrato con grande normalità. E' questa la vera forza della pellicola? |
|
Dopo la pubblicazione del romanzo ho ricevuto molte lettere di persone che avevano vissuto esperienzeborderline quando erano piccoli, non necessariamente violenze perché spesso vi è ambiguità in certi atteggiamenti ed è difficile stabilire il limite tra le attenzioni morbose e le molestie. Col mio libro queste persone si sono sentite meno sole, riavvicinate agli altri. |
|
Il film tocca una serie di temi tabù dei quali in una società come quella italiana non si ama discutere. Come riusciranno ad affossare la discussione avviata, discussione che invece sarebbe fondamentale portare avanti oggi come oggi? |
|
Il film ha ricevuto un divieto ai minori di 14 anni che poi è stato tolto. Già il fatto di metterlo, però, è indicativo della ricezione di questa pellicola. La famiglia è un entità da non toccare mai. Anche della donna, come della famiglia, ci è offerta un'immagine santificata e idealizzata, per questo motivo non si parla mai di omosessualità femminile. |
|
Il film è riuscito non perché affronta argomenti importanti, ma per come i contenuti sono presentati cinematograficamente. In particolare sono due gli aspetti principali: l'asciuttezza dei toni nei momenti più drammatici e l'uso dei piani sequenza. |
|
Sono riuscita ad integrare i vari piani della narrazione cercando di trovare un equilibrio senza eccedere mai nell'enfasi. |
|
Nonostante la grande drammaticità del film, c'è comunque una sottile linea d'ironia… |
|
Penso sia una tradizione di famiglia. Insomma, io non posso non far ridere. Ho questa visione della vita tragicomica, e amo le contaminazioni di genere. |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|