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In occasione della proiezione del film, avvenuta nell'ambito della manifestazione "Da Venezia a Roma" il 14 settembre scorso, la casa di distribuzione ha diffuso un'intervista Piergiorgio Gay, nella quale il regista ci parla del film e del rapporto con le musiche del cantante Luciano Ligabue. "Niente paura" racconta - in modo non ideologico, ma attraverso le storie personali di uomini e donne comuni, di persone conosciute e dello stesso Ligabue - come siamo e come eravamo, in realtà da dove veniamo. |
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Come è nata l'idea di legare le canzoni di Ligabue a un film-documentario sulla storia recente del nostro paese? |
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Tante persone trovano pezzi della propria vita nelle sue canzoni o legano dei momenti particolari a delle sue specifiche canzoni. Un altro motivo è che Luciano Ligabue, che non è un musicista dichiaratamente politico, ha molto spesso durante i suoi concerti una grande attenzione verso questo paese. Per esempio durante la canzone Non è tempo per noi ha proiettato su uno schermo gli articoli della Costituzione Italiana, durante un'esecuzione di Buona notte all'Italia appaiono sempre su uno schermo tanti visi di personaggi che sono stati importanti e hanno dato qualcosa a questo Paese. |
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Nel film intervengono tanti volti noti. C'è qualche altra personalità che avrebbe voluto inserire? |
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Siamo stati abbastanza fortunati, nel senso che, quando abbiamo comincianto con lo sceneggiatore Piergiorgio Paterlini e con il Produttore Lionello Cerri a fare questo gioco di tirare fuori i nomi di chi avrebbe potuto partecipare al film, abbiamo avuto sostanzialmente tutte risposte positive. Il nostro unico vincolo era quello di non portare politici dei nostri tempi. L'unica eccezione l'avremmo fatta per Carlo Azeglio Ciampi, che abbiamo effettivamente contattato, ma che ci ha risposto negativamente. |
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Protagonisti importanti del documentario sono i giovani. E' forse un atto di accuso verso la generazione precedente che ha tradito i valori della Costituzione? |
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Direi che è più un problema della generazione attuale. Il fatto di tornare alla Costituzione come principi della nostra convivenza civile in fondo...anche il nostro Presidente della Repubblica ha ricordato che una Democrazia vive di regole, noi non facciamo altro che ricordarle contrappuntandole a degli avvenimenti del nostro paese, ricordando che è fondamentale la partecipazione di ognuno di noi e che esistono diritti e doveri. |
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Alla luce di quanto raccontato nel documentario Niente paura, come vede il futuro del nostro paese? |
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Il nostro è comunque un racconto che lascia speranze e il titolo, Niente paura, lascia intendere proprio che non bisogna lasciarsi scoraggiare da tutte le cose che non funzionano ma apprezzare questo ritratto di un'Italia bella e che si impegna. |
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