Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: John Poliquin

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Seguendo la tradizione italiana che porta la maggior parte delle pellicole horror in sala nel periodo estivo, arriva sui nostri schermi il 1 agosto "ESP2 - Fenomeni Paranormali". Il film è il sequel di "ESP - Fenomeni Paranormali" e vede i Vicious Brothers non più in veste di registi ma di produttori. Alla regia l'esordiente John Poliquin. Produttori e regista raccontano alla stampa la loro volontà di replicare un successo commerciale lanciando, al tempo stesso, un nuovo filone del genere horror paranormale.
Intervista John Poliquin: Domanda 1Cosa ti ha spinto a accettare di dirigere "ESP2 - Fenomeni Paranormali"?
John Poliquin: Quando firmai per la direzione di “ESP-Fenomeni Paranormali 2” ero eccitato all’idea di girare con lo stile del "found footage". Quando lessi la sceneggiatura dei Vicious Brothers sapevo che avrei spinto il genere in una direzione mai vista prima. La natura della storia è veramente qualcosa di nuovo e inesplorato, e sapevo che mi ci sarei potuto divertire.
Intervista John Poliquin: Domanda 2Il film utilizza diversi mezzi di ripresa ...
John Poliquin: Mescolando diversi formati (webcam, pin-hole, contour, videocamera) il film ti conduce in un viaggio con un inizio grezzo e una bassa risoluzione fino a un climax decisamente cinematografico. Il concetto che sta dietro tutto ciò è di cominciare l’esperienza dando come base al pubblico ciò che viene percepito come reale, per poi spingerlo lentamente ad estendere la sospensione dell’incredulità e accettare le situazioni eccezionalmente anormali che avvengono nel secondo e terzo atto.
Quando i nostri personaggi fanno il loro ingresso nell’istituto psichiatrico, il film entra drasticamente nel vivo. La giostra comincia a girare, allacciamo le cinture e portiamo il pubblico su un giro di montagne russe. Rivisitiamo lo stesso stile pauroso che il pubblico ha apprezzato nel primo “ESP - Fenomeni Paranormali”, ma questa volta lo carichiamo ancora di più facendo passare ai nostri personaggi un vero inferno in terra. Solo che la maggior parte di loro finisce per non sopravvivere.
Intervista John Poliquin: Domanda 3Qual è la difficoltà maggiore che hai incontrato durante le riprese?
John Poliquin: Dirigere un found-footage è una sfida perché ci sono tanti limiti che non esistono nella cinematografia tradizionale. Mostrare una quantità maggiore d’immagini ed effetti spaventosi rispetto ad altri found footage è una scelta creativa che probabilmente verrà criticata, ma io dico ben venga! Alla fine, l’obiettivo è di intrattenere il pubblico e fargli fare un’esperienza terrificante che lo lasci con gli incubi, ma desideroso di vederne ancora.
Intervista John Poliquin: Domanda 4Quali obiettivi vi siete fissati con questo sequel?
The Vicious Brothers: Con “ESP-Fenomeni Paranormali 2” la nostra intenzione era di spingere più lontano che mai i limiti di ciò che può essere un sequel. Nonostante il primo “ESP Fenomeni Paranormali” abbia presentato un nuovo approccio al genere deliziando il pubblico con i suoi scioccanti spaventi, non abbiamo voluto ritornare sui nostri passi con un seguito "convenzionale" e prevedibile. Invece, inspirati dall’autoreferenzialità della serie “Scream”, abbiamo deciso di fare qualcosa di audace: un seguito ambientato in una realtà che conosce il primo “ESP-Fenomeni Paranormali” come "solo un film" e poi proporre che forse potrebbe non essere così. Sfumando la linea tra verità e finzione e presentando un qualcosa ambientato nel "mondo reale" abbiamo sperato che il pubblico venisse coinvolto di più delle solite storie.
Intervista John Poliquin: Domanda 5Quali sono gli elementi ricorrenti di questa seconda parte della vostra saga?
The Vicious Brothers: Sebbene il concept del sequel sia nuovo, allo stesso tempo non abbiamo voluto ignorare il successo de primo film: l’istituto infestato, insieme a Sean Rogerson, ritorna ad essere un personaggio principale. La natura da cubo di Rubik in costante riassestamento del palazzo viene esplorata ulteriormente nel film, come la sua oscura storia. Eravamo eccitati dalle possibilità di continuare la mitologia del primo film, oltre che espanderla. L’istituto non solo è infestato: ha anche un piano.
Soprattutto volevamo fare un film spaventoso, più del primo. Avendo accesso a maggiori risorse, questa volta abbiamo aspirato alla creazione d’immagini mai viste prima che rimarranno per giorni nella mente dello spettatore dopo la visione. I seguiti sono noti per essere film inferiori ma non è il caso di “ESP Fenomeni Paranormali 2”: il film è più grande, forte e intenso del primo.
Intervista John Poliquin: Domanda 6Come definireste il film che avete prodotto?
The Vicious Brothers: “ESP-Fenomeni Paranormali” è stato una volta descritto come "Paranormal Activity sotto steroidi". Noi pensiamo si possa dire tranquillamente che “ESP Fenomeni Paranormali 2” sarà chiamato "Paranormal Activity sotto anfetamine". E dopo averlo visto - proprio come sotto effetto di anfetamine- non troverete sonno molto facilmente.
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