Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Lee Daniels

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Arriva nelle sale italiane "The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca", ultimo film di Lee Daniels ispirato alla storia vera di Eugene Allen che per più di trent'anni ha servito i Presidenti degli Stati Uniti come maggiordomo privato alla Casa Bianca. Il film si giova di un cast d'eccezione per raccontare vari decenni della storia americana attraverso gli occhi del protagonista (Whitaker) e della sua famiglia, divisa da diverse scelte politiche. Daniels racconta alla stampa il suo ambizioso progetto.
Intervista Lee Daniels: Domanda 1Qual è stata la genesi del film e della collaborazione con il produttore Laura Ziskin?
Avevo ricevuto la sceneggiatura del film da Laura Ziskin, un produttore che tengo in alta considerazione e che ora non c’è più. La adoravo e ho adorato l’idea del pezzo scritto da Wil Haygood sul Washington Post del quale Amy Pascal della Sony aveva acquistato i diritti. Ero emozionato poiché era il periodo subito dopo “Precious” e avevo trovato fantastico lavorare con Laura. La scelta era tra me e un altro regista molto famoso; lei scelse me. Mi capiva – poche persone riescono a essere sulla mia stessa lunghezza d’onda - lei sì, e io me ne innamorai letteralmente.
Laura mi chiamava alle 3 della mattina per darmi le sue note sulla sceneggiatura. A quel tempo scrivevamo la storia per la Sony. Ad un certo punto pensai che la storia fosse scritta per Denzel, ma alla fine egli rifiutò il ruolo di protagonista, così come fece Will Smith. Quando portammo la sceneggiatura a Amy Pascal, lei la adorò, era entusiasta sia di me che del film ma al la fine i soldi a disposizione non erano sufficienti. Laura non era mai andata in giro a raccogliere fondi per i film poiché aveva sempre lavorato agli Studios. Le dissi: "Io vengo dal mondo del cinema indipendente, ti mostrerò io come si fa". E quindi siamo andati in giro per ottenere i finanziamenti per il film.
In quel periodo Laura si ammalò. Faceva avanti e indietro con l’aereo per aiutarmi sulla parte creativa e per raccogliere fondi. Una volta venne da me a New York per una settimana. Lavoravamo nel suo hotel nell’Upper East Side perché era troppo malata per uscire. Il martedì successivo torno a casa a Santa Monica. Aveva trovato una donna di colore che aveva appena vinto alla lotteria e voleva investire nel film. Quel giorno le chiesi: "Ma come hai fatto? Ci siamo visti giusto un paio di giorni fa e tu hai già trovato un altro investitore. Sei una criminale!". Mi rispose che stava semplicemente imparando da me. Parecchi giorni dopo entrò in coma. Se ne andò domenica pomeriggio. Questo film è per lei. Credeva in me più di quanto io stesso facessi. Non pensavo di poter fare qualcosa di così grandioso. E’ davvero un grande film, è un film sul movimento per i diritti civili che ha abbracciato più generazioni. Nessuno tra gli Studios lo voleva fare, nemmeno dopo il successo di “Precious” e dei soldi che aveva incassato. Ma Laura sapeva che potevamo farlo. Pam Williams, che dirige la società di Laura, mi ha aiutato a trovare tutti i fondi che mancavano.
Intervista Lee Daniels: Domanda 2Perché ha deciso di fare questo film? Perché la storia era così importante per Lei?
La storia mi interessava perché non avevo mai visto un film che raccontasse la storia del movimento per i diritti civili dal suo inizio fino all’amministrazione di Obama attraverso gli occhi di un padre e di un figlio. Questo film dà una prospettiva su cose che la gente ha vissuto sulla propria pelle come me e che ci ha consentito di fare cose come votare. Ciò che era importante per me è che va oltre il bianco e il nero, perché è una storia padre-figlio prima di essere una storia sui diritti civili. Trascende la razza, trascende l'America, è universale. Non è solo una lezione di storia, ma piuttosto è la storia di una famiglia.
Un’altra cosa che ho molto amato di questa storia è che il padre assomiglia molto al mio. Quest’uomo, Cecil, assiste all’uccisione di suo padre in una piantagione dopo la fine della schiavitù. Ha una visione differente su come comunicare con i bianchi, così come l’aveva mio padre. Va alla Casa Bianca per lavorare come maggiordomo perché sente che quello è il suo modo di servire il suo paese. E’ orgoglioso del suo lavoro e di poter sostenere la famiglia mentre suo figlio, al contrario, ne è imbarazzato. Il maggiordomo ha visto suo padre venir ucciso per essersi rivolto ad un uomo bianco, pertanto non conosce altro modo se non quello di essere riverente e ì di servire. Suo figlio, invece, ritiene che ci sia un modo diverso di vivere. Inizialmente segue i principi di resistenza passiva di Martin Luther King e marcia per il diritto di voto. Dopo l’uccisione di MLK realizza che il metodo passivo non funzionerà. Così la sua attività diventa più militante e si unisce prima a Malcom X e poi alle Pantere Nere. In tutto questo suo padre è in disaccordo con le sue posizioni perché lavora non solo per un uomo bianco, ma per il Presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca.
La questione nasce su chi ha ragione e chi ha torto. E' servendo i presidenti e adottando un atteggiamento passivo, facendo sì che i bianchi ti accolgano e si fidino di te, che si favoriscono e promuovono le persone di colore? O è più giusto protestare, marciare, parlare apertamente ed essere disposti a morire per ciò in cui si crede? Sono queste domande che mettono in contrasto Cecil e suo figlio, ed è stato questo elemento che mi ha fatto venire voglia di avventurarmi in questa storia con grande passione, esattamente come per “Precious”.
Intervista Lee Daniels: Domanda 3Questo film è diverso da tutti i suoi film. Ci sono differenze nell’approccio che ha adottato in questo progetto rispetto agli altri su cui ha lavorato?
Questo è il film più difficile che abbia mai diretto. Nella mia vita ho compreso presto che il modo in cui io vedo il mondo è differente da come lo vede la maggior parte della gente. Nel film non c'è nessun contenuto sessuale, poche parolacce e la violenza è al minimo, anche se abbiamo a che fare con un periodo storico molto cruento. Come regista ho dovuto trattenermi e sono orgoglioso di questo. Ho avuto una grande squadra e un incredibile cast di attori che mi hanno aiutato a limitarmi perché sanno che sono uno spirito libero. Accolgo le persone che accolgono me e il mio modo di pensare e lavorare. E 'difficile fare un film senza divieti essendo Lee Daniels, ma ce l'abbiamo fatta.
Intervista Lee Daniels: Domanda 4Come è stato lavorare con Forest Whitaker?
Credo che le persone che hanno sempre fatto questo lavoro e che sono molto sicure di sè sono in verità le più umili. Forest in particolare è probabilmente l’attore più umile con cui io abbia mai lavorato in tutta la mia vita. Quanti premi Oscar sono disposti a venire ad un provino? Ha fatto esattamente ciò che ho chiesto. E' così che sai di avere un attore che è sicuro di sè - fa quello che chiedi, senza domande. Molti attori non realizzano che devono affidarsi al regista. E’ un dono raro. Lui e Oprah sono stati meravigliosi nei panni di Cecil e Gloria. Forest ha portato una tale eleganza, classe e vulnerabilità al personaggio di Cecil che non credo nessuno avrebbe potuto fare altrettanto. Aveva una tale capacità di far crescere Cecil, di farlo cambiare fino a vedere la luce.
Intervista Lee Daniels: Domanda 5Cosa significa lavorare ad un film con un cast così importante?
E’ stata dura perché normalmente lavoro a film che si svolgono in un momento preciso nel tempo – un estate, un anno, e così via. La storia di “The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca” invece, si svolge in decenni. Avevo una star dietro l’altra da dirigere. Abbiamo iniziato con Robin Williams, poi Vanessa Redgrave e quindi ì a seguire Mariah Carey, Lenny Kravitz, Cuba Gooding Jr., Oprah Winfrey, Forest Whitaker e Terence Howard. Per ottenere il massimo dalle persone devi spendere del tempo con loro. Non solo devi essere sulla stessa pagina, devi essere sulla stessa sillaba. Il tempo è denaro e di soldi non ne avevamo molti, quindi è stato davvero difficile. Ma gli attori erano davvero innamorati del film e sono entusiasta di ciascuno di loro. Penso che Jane Fonda sia fantastica nei panni di Nancy Reagan; credo che Alan Rickman sia incredibile nel ruolo di Ronald così come Alex Pettyfer e David Banner.
Scegliere gli attori per i ruoli dei presidenti è stato difficile perché volevo evitare che il pubblico pensasse "guarda John Cusack che interpreta il Presidente Nixon" oppure "guarda Robin Williams che fa Eisenhower" o ancora "guarda James Marsden che fa Kennedy". Volevo che scomparissero e per far ciò era importante che non diventassero caricature ma al contrario che fossero solo umani. Li ho trattati semplicemente come uomini. Volevo che il pubblico, indipendentemente dall’essere repubblicano o democratico, a favore o meno di uno dei presidenti, comprendesse il peso del mondo che questi uomini, come presidenti, si portano sulle spalle. Sono uomini che hanno fatto del loro meglio per servire il loro paese. Kennedy era sia buono che cattivo; Nixon era sia buono che cattivo. Ognuno è al contempo sia buono che cattivo. Ho provato a trasmettere questa idea in tutti i miei film, incluso questo con i presidenti. Esiste una zona grigia in cui tutti noi viviamo ed è lì che si trova la magia quando si sta raccontando una storia.
Intervista Lee Daniels: Domanda 6Cosa desidera che rimanga al pubblico del film?
Dirigere questo film è la cosa più importante che abbia fatto nella mia carriera. E’ un compito enorme affrontare un grande film storico e ti terrorizza perché, come regista, vuoi che tutto venga fatto con accuratezza. Spero che le persone escano dalla sala con il desiderio di non dimenticare ciò che è accaduto nel passato. Dobbiamo ricordare che ci sono persone che sono morte per il nostro paese e che ci sono eroi di cui non sempre si parla a scuola. Queste persone sono il motivo per cui oggi Obama ricopre la carica di Presidente.
Ultime Interviste
Intervista: Tomm Moore Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende"
Intervista: Alexandra Leclère Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere"
Intervista: Martin Zandvliet Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta"
Intervista: Andrew Haigh Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore"
Intervista: Brian Helgeland Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?"
Intervista: Carlo Verdone Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia"
Intervista: Virág Zomborácz Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni!
Intervista: Francesco Calogero Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria"
Intervista: Vincenzo Salemme Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili"
Intervista: Lorenzo Vigas Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione"
Archivio Interviste
 2024    Gen  Feb  Mar  Apr  
 2023    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2022    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2021    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2020    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2019    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2018    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2017    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2016    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2015    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2014    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2013    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2012    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2011    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2010    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2009    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2008    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2007    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2006    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2005    Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic