|
|
Terry Gilliam è protagonista di uno degli eventi speciali del quarto Festival Internazionale del Film di Roma col suo "Imaginarium of Doctor Parnassus", in uscita il 23 ottobre. Interpretato da Heath Ledger, scomparso durante le riprese, il film si avvale della collaborazione di tre amici dell'attore australiano, Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. In conferenza stampa a Roma Terry Gilliam racconta il film e l'amico scomparso col quale aveva lavorato anche nei "Fratelli Grimm". |
|
|
|
|
|
|
Parliamo di Heath Ledger, un tuo ricordo: |
|
Heath era una persona straordinaria, come uomo ma anche come attore, e come amico. Era pieno di vita, energia, intelligenza, senso dell’umorismo, un pizzico di cattiveria: abbiamo visto solo una parte di quel che era in grado di darci. Era saggio, io sono convinto avesse del sangue aborigeno, in realtà non è morto giovane ma aveva 243 anni... Il suo spirito unico ci ha costretto a finire il film.
Quando Colin ha girato le sue scene ha detto che era come se fosse lì con lui: gli attori gli erano vicini, sono riusciti a riportare nella loro interpretazione degli aspetti di Heath, prova dell’amore e del rispetto che lo circondava. Il personaggio, Tony, gli assomiglia molto. |
|
Il destino di Tony a fine film ha a che fare con quello di Heath, o era previsto fin dall’inizio? |
|
Non abbiamo cambiato nulla, solo alcune idee: quel che accade era tale e quale nella sceneggiatura originale. E’ un momento drammatico perché sappiamo quel che è successo, Christopher Plummer non ce la faceva a pronunciare i racconti di morte imprevedibile nel monastero, ho insistito perché quello era il film che volevamo io e Heath. |
|
Il tuo cinema è pieno di immaginazione, come li leghi? |
|
Lo specchio magico è il cinema, ma anche la radio, la musica: è quel che fa l’arte per permettere di fuggire dal nostro piccolo mondo, che si vorrebbe venisse considerato come vero. Oltre lo specchio non sappiamo cosa accadrà, è l’effetto sorpresa; è diverso dal cinema di oggi, dove vedo sempre lo stesso film, c’è meno immaginazione. |
|
E’ il tuo immaginario o si è ispirato a qualche artista? |
|
Io vado su un sito fantastico per trovare spunti, cheapimagination.com... Per il mondo onirico ho guardato al mondo dell’arte, le mie idee risentono di vari influssi sicuramente, Max Ophuls, Grant Budd, per fortuna la maggior parte sono morti e non mi possono citare in giudizio per danni... |
|
Da una parte la simbologia indiana, la storia che tiene in piedi il mondo come per gli aborigeni; dall’altra si respirano gli anni ’60... |
|
Negli anni ’60 abbiamo scoperto le filosofie orientali, l’idea di rendere migliore il mondo. Viviamo in un mondo in cui si raccontano storie, i giornali non fanno giornalismo ma ripetono storie; bisogna leggere di più i libri, non ascoltare le televisioni e nemmeno troppo il cinema: nei libri si legge la visione del mondo di una determinata persona, non di un comitato.
Ho realizzato un mélange di religioni mediorientali e occidentali, delle più vecchie filosofie del mondo; ho inventato senza che ve ne rendeste conto l’ebraismo-tibetano nel monastero... |
|
Hai pensato a Shakespeare facendo questo film? |
|
Anche: da Prospero a Re Lear, Shakespeare fa parte di Parnassus, per questo avevo bisogno di Christopher Plummer. |
|
Faust? |
|
Faust è sempre con noi, comunque e dovunque. Il diavolo ci attende. |
|
Sul tema della scelta: Parnassus non ne può più, e tu? |
|
Io impazzisco all’idea che ci siano 900 tipi di cappuccini da Starbucks, sono cavolate: fatene uno solo ma buono. E’ arrivato il momento di semplificare. La vita è complicata, pericolosa, dobbiamo prenderne coscienza, avere più responsabilità per la propria vita e per quella altrui, perché le decisioni vanno prese continuamente e se le sbagliamo finisce male. |
|
Ledger si cimentava come regista: ha dato il suo contributo? |
|
Heath era deciso a diventare un regista: ha iniziato con “I fratelli Grimm”, “perché quest’inquadratura, perché questo, perché quello?”. Cambiava i dialoghi, le battute, era difficile tenere il passo con la sua energia. Mi chesa di partecipare a questo film con un bigliettino, durante la proiezione di alcuni video musicali che aveva girato, “posso fare il tuo film?”. Con la sua morte mi ha costretto a migliorare lo script, a fare un film migliore! |
|
I tre attori che hanno sostituito Heath hanno scelto la loro parte? |
|
Per me Johnny doveva essere il primo: non ero sicuro che avrebbe funzionare, solo se lui ce la faceva allora la cosa diventava possibile. Con Jude addirittura ne parlavo prima ancora di lavorarci con Heath. Colin per me doveva fare l’ultimo pezzo perché ha maggiormente l’aspetto da cattivo, e più dark ed è così che deve finire. |
|
Si sono proposti in molti: è vero che ha detto di no a Tom Cruise? |
|
Sono stato contattato dai suoi agenti, è una persona molto generosa, ma io volevo solo amici stretti, che lo conoscessero bene. |
|
|
|
Ultime Interviste |
|
|
|
Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende" |
|
|
Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere" |
|
|
Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta" |
|
|
Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore" |
|
|
Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?" |
|
|
Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia" |
|
|
Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni! |
|
|
Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria" |
|
|
Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili" |
|
|
Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione" |
|
|