Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Florian Henckel von Donnersmarck

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Il suo primo film, "Le vite degli altri", è un capolavoro col quale ha vinto l'Oscar e un numero enorme di premi in tutto il mondo; per il suo secondo film, il tedesco Florian Henckel von Donnersmarck si trasferisce a Hollywood e realizza, a sorpresa, una commedia-thriller romantica con Johnny Depp e Angelina Jolie, girata a Venezia con un cast comprendente molti volti del cinema nostrano. A pochi giorni dall'uscita nelle sale italiane, in 450 copie, il regista è a Roma insieme a Johnny Depp per presentare "The Tourist" alla stampa.
a cura di Glauco Almonte
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 1A differenza del tuo primo film, qui hai diretto due star: che differenza hai trovato?
Una star è un attore molto bravo che ha ottenuto un grande credito, ma una cosa che la gente spesso dimentica è che una star è soprattutto un attore; per questo non direi che sia stato diverso collaborare con attori che non sono conosciuti fuori dalla Germania ma che erano comunque grandi attori. Nel lavorare con Johnny e Angelina, che sono conosciuti in tutto il mondo, io mi rendevo contro che erano grandi attori, e questo non era un cambiamento per me. Inoltre non avrebbero voluto che io parlassi loro come a delle star, sarebbe stato impossibile lavorare.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 2Come hai accolto le critiche per aver fatto un film fin troppo distante dal precedente?
Sicuramente c’erano persone che volevano un altro film politico, più cupo, ma io mi sono dato la sfida di fare un film molto leggero, molto gentile, che veramente mettesse il pubblico in un buono stato d’animo. Questo era importante per il mio stato d’animo! Io avevo finito di scrivere una sceneggiatura che parla del suicidio, molto più nello spirito de “Le vite degli altri”, ma era un po’ più cupo anche nella mia vita; poi ho sentito parlare di questo progetto e mi è sembrato che si potesse fare un film che potesse essere un bellissimo regalo di Natale, un modo di festeggiare la bellezza del mondo e la bellezza, la gioia di vedere il lavoro di grandi attori.
Fortunatamente molti critici lo hanno visto così, ma è vero che molti si aspettavano che io fossi un uomo che fa solo film cupi e molto seri; ma io non volevo essere questo uomo.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 3Come è stato lavorare con tanti attori italiani?
Per me Christian è stato una grandissima scoperta; io non ho mai incontrato qualcuno che abbia questa connessione straordinaria tra eleganza e umorismo come lo ha Christian De Sica, Johnny ed io siamo rimasti colpiti da lui dal primo giorno che è arrivato sul set, per noi lavorare con lui è stato come una festa. Quando ho mostrato il film per la prima volta allo Studio a Los Angeles, hanno detto “questo attore deve venire in America, abbiamo bisogno di lui!”.
Ricordo molto bene quando ho visto “La meglio gioventù” ho visto Alessio Boni e mi sono detto che se un giorno avessi fatto un film in Italia avrei dovuto avere Alessio Boni nel cast, quindi l’ho chiamato e gli ho detto “scegliti un ruolo”. Neri Marcorè: io conoscevo le sue imitazioni di politici italiani e mi dicevo che il suo non era un dono di imitazione, ma di recitazione; dovevo averlo nel mio film, fa il concierge nell’albergo Danieli e fa molto ridere. Di Daniele Pecci credo che sentiremo ancora molto parlare. Nino Frassica quando sono in Italia lo guardo alla tv: non avevamo un ruolo e l’ho scritto apposta per lui, l’ho visto benissimo da carabiniere e gli ho fatto fare il carabiniere anche qui. Raul Bova è molto interessante perché c’è una scena nel film dove fa un tentativo di seduzione su Angelina e lei deve dire un no molto chiaro, ed era impossibile per lei darmi un no con convinzione perché è molto difficile dire no a Raul Bova: lui è un attore bravo tanto quanto è bello.
E’ stata una grande esperienza per noi lavorare con questi attori, una fonte di gioia; potete essere molto orgogliosi degli attori che avete in questo Paese.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 4In Germania si parla di questo film come una genuflessione nei confronti di Angelina Jolie...
E una per Johnny Depp. Io ho veramente un’ammirazione molto grande per i grandi attori. Sinceramente, quando ho saputo delle nomination per i Golden Globe sono stato felice per quella come miglior film, ma ancor di più per le nomination per gli attori. Al centro di questo film non sono camion che si trasformano in robot, non è questo tipo di film hollywoodiano; per me chi ne fa una critica vorrebbe forse vedere un film sui mostri e robot.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 5Possiamo definire questo film comedy-thriller?
Per me è molto difficile pensare a un film come genere; io non smetterò mai di pensare che un film possa essere tutto nello stesso tempo. Ma mi piace anche questa parola, a cui aggiungerei il termine romantic: romantic-comedy.thriller.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 6Tutti i registi europei hanno paura di andare a fare un film a Hollywood, tu invece sei andato e hai fatto una cosa completamente diversa. Come è stato?
Ho avuto paura, ma è stato anche uno degli elementi che mi hanno tentato, mi piace fare ogni volta qualcosa di diverso, sorprendere non solo il pubblico ma anche me stesso facendo qualcosa di diverso; devo dire che la paura è diminuita molto quando Johnny ha accettato di fare questo ruolo, perché sapendo di avere Johnny e Angelina sono stato molto più calmo perché so quello che loro sono capaci di fare. Inoltre so che se non avessi mai fatto un film così, un film di bellezza, leggerezza, lusso, avventura, avrei sempre avuto questo rimpianto.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 7Cosa deve questo film all’ambientazione?
Per me veramente tantissimo, Venezia è il terzo protagonista del film.
Abbiamo pensato che fosse l’unico posto affascinante tanto quanto lo sono Johnny e Angelina.
Per me è un posto che, quando ci penso, non posso credere che esista; ci ho vissuto cinque mesi all’inizio di quest’anno, e già adesso mi sembra quasi come un sogno. Addirittura le donne sembrano più belle che negli altri posti, questo perché è una città che ti mette in uno stato d’animo di felicità e io volevo vedere questo sulle facce dei miei attori.
Fortunatamente i nostri produttori ci hanno dato la possibilità di non limitarci a fare solo le riprese degli esterni a Venezia e poi di ricostruire tutto in uno studio a Los Angeles, ma veramente girarlo interamente a Venezia: non mi ricordo quando questo è stato fatto per l’ultima volta, è una grande sfida logistica ma anche un piacere enorme.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 8A chi ti sei ispirato?
Io non direi mai “voglio fare un film nello stile di questo regista”, io faccio solo ogni scena come mi sembra giusto nel dialogo con gli attori; probabilmente è più facile per voi dire quali sono state le ispirazioni per me.
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 9Il film è elegante, richiama la serie de “L’uomo ombra”, e atmosfere alla James Bond non solo per Timothy Dalton. Ci avete pensato?
Alla fine delle riprese Johnny mi ha regalato l’edizione dei film de “L’uomo ombra” che io non conoscevo, e mi ha detto “quello che abbiamo fatto mi ricorda un po’ questi film, che amo molto e mi aiutano a dormire la notte”; nei mesi successivi li ho guardati spesso, rappresentano un mondo dove c’è uno spirito generoso, elegante, senza che ci sia rimprovero. Questi elementi si trovano anche nei film di quest’altra epoca, ma per noi non è stato un desiderio di tornare a un altro cinema, bensì come fare un film che avesse questi elementi.
Non è per James Bond che ho conosciuto e amato Timothy Dalton, ma perché era il cattivo nel film “Rocketeer”, aveva tanto charme che avevo idea che potesse creare un personaggio che cercasse di uccidere il nostro eroi ma noi, al tempo stesso, amassimo. Anche Steven Berkoff è stato in un film di James Bond, mi piacciono molto i film di James Bond, ma non è per questo che l’ho scelto: l’ho visto sia in “Beverly Hills Cop” da bambino, dove era un cattivo elegante, gentleman, sia a teatro, a Bruxelles, dove faceva la “Metamorfosi” di Kafka; mi ha tanto impressionato l’idea che lui fosse una persona che ha casa nel mondo della pop-culture come “Beverly Hills Cop”, ma anche nella high-culture come Kafka, perché mi pace sempre quando questa divisione diventa meno netta. Quando ho detto alla direttrice del casting che volevo contattare Steven Berkoff mi ha detto che non pensava a lui da 25 anni, era sparito nel mondo del teatro; adesso sono molto contento perché quando ho parlato con lui qualche settimana fa mi ha detto che stava girando per David Fincher, per il film che fa in Svezia (“The Girl with the Dragon Tattoo”, ndr).
Intervista Florian Henckel von Donnersmarck: Domanda 10Cosa rappresenta per te Hollywood?
Quel che per me ha creato il fascino della parola ‘Hollywood’.
Hollywood in realtà è una parte molto brutta di Los Angeles, dove da molto tempo già non c’è più niente che abbia a che fare con il cinema, ma questa parola ha sempre qualcosa di magico e anche adesso che vivo lì da molto tempo, quando vedo la scritta su Hollywood Hill il mio cuore batte più veloce e non è perché i film parlano di alieni, aeronavi spaziali, supereroi, ma perché Hollywood può rappresentare un mondo di leggerezza, di eleganza, quello che volevo fare è qui.
Ultime Interviste
Intervista: Tomm Moore Tomm Moore La canzone del mare: "voglio che i bambini conoscano le nostre storie e leggende"
Intervista: Alexandra Leclère Alexandra Leclère Benvenuti... ma non troppo: "una commedia pura che fa riflettere"
Intervista: Martin Zandvliet Martin Zandvliet Land of mine - Sotto la sabbia: "una storia importante e sostanzialmente sconosciuta"
Intervista: Andrew Haigh Andrew Haigh Weekend: "un'onesta, intima, autentica storia d'amore"
Intervista: Brian Helgeland Brian Helgeland Legend: "Come si racconta la vita di una persona realmente esistita?"
Intervista: Carlo Verdone Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa: "la critica di costume deve essere parte della commedia"
Intervista: Virág Zomborácz Virág Zomborácz Mózes, il pesce e la colomba: "ho iniziato a scrivere sceneggiature a sei anni!
Intervista: Francesco Calogero Francesco Calogero Seconda Primavera. "la capacità di interpretare la realtà è spesso contraddittoria"
Intervista: Vincenzo Salemme Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale: "l'amicizia e l'amore devono essere credibili"
Intervista: Lorenzo Vigas Lorenzo Vigas Ti guardo: "ogni uomo cerca di riempire una vasta mancanza di emozione"
Archivio Interviste
 2024    Gen  Feb  Mar  Apr  
 2023    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2022    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2021    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2020    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2019    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2018    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2017    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2016    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2015    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2014    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2013    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2012    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2011    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2010    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2009    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2008    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2007    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2006    Gen  Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
 2005    Feb  Mar  Apr  Mag  Giu  Lug  Ago  Set  Ott  Nov  Dic  
The Tourist
di Florian Henckel von Donnersmarck
Thriller, 2010
105 min.
Film diretti:
2010  The Tourist
2006  Le vite degli altri
Buone feste 2010-11 al cinema
Le proposte cinematografiche per Natale
Dicembre 2010 al cinema
Le offerte cinematografiche del mese di Dicembre