Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Jalil Lespert

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Distribuito da Lucky Red arriva nelle sale italiane "Yves Saint Laurent" dell'attore e regista Jalil Lespert. Il film racconta la nascita dell'azienda del celeberrimo stilista francese e il soldalizio durato una vita con il suo partner Pierre Bergé. Saint Laurent e Bergé sono interpretati da Pierre Niney e da Guillaume Gallienne, recentemente in sala con la sua opera prima "Tutto sua madre". Lespert racconta alla stampa la difficile fase della documentazione e la straordinarietà del personaggio che ha scelto di raccontare.
Intervista Jalil Lespert: Domanda 1Com'è nato il progetto?
Volevo raccontare una grande ed epica storia d'amore. Volevo anche dar vita a personaggi che lottano per realizzare i loro sogni. Mentre riflettevo su queste idee per il mio nuovo progetto, mi è venuto in mente Yves Saint Laurent. Ero emozionato all'idea di fare un film sul grande stilista francese e su Pierre Bergé. Mi ha sempre colpito molto il carisma di Yves, ma anche la sua vulnerabilità e la sua innocenza. Era estremamente intelligente e completamente dedito alla sua arte. Inoltre la sua storia d'amore con Pierre Bergé, durata una vita intera, mi ha sempre commosso. E poi oltre alla sua storia d'amore, Yves ha ovviamente rappresentato una straordinaria forza creativa. Era un vero artista, incredibilmente produttivo, e sempre in anticipo sui tempi: era un vero avant-gardist.
Oltre ad essere un creativo, aveva capito quanto fosse importante l'abbigliamento nella vita di tutti i giorni: ha realizzato abiti per le donne moderne in un periodo in cui le donne erano ancoraconsiderate cittadine di seconda classe. Non era tanto un osservatore della sua epoca quanto una persona che ha contribuito a darle forma. Tanto coraggioso da far indossare alle donne abiti da uomo, compresi pantaloni e giacche da smoking, senza che rinunciassero alla loro femminilità. Per quegli anni si è trattato di una vera rivoluzione.
Intervista Jalil Lespert: Domanda 2Che tipo di ricerche hai fatto?
Penso di aver letto e visto praticamente qualunque cosa legata anche lontanamente a Yves Saint Laurent. Ho dovuto impegnarmi sul serio, perché all'inizio non sapevo molto di lui e perché nei libri che sono riuscito a trovare non c'era quasi niente sulla vita privata di Yves. E' stata una cosa lunga e difficile. Sono riuscito a ricostruire vent'anni della sua vita. Poi ho deciso di provare a prendere un po' le distanze per poter lasciare spazio alla finzione o usare i fatti per aggiungere ritmo alla storia e far progredire la trama. E poi ho iniziato a girare il film.
Non avrei mai fatto il film senza il consenso di Pierre, non perché si tratta di un personaggio importante, ma perché è stato il compagno di Yves per tutta la vita. Pierre Bergé fa parte integrante della vita di Saint Laurent, non puoi portare sullo schermo l'uno senza l'altro. Avevo bisogno di sentire che Pierre era dalla mia parte per poter accedere ad alcune informazioni che solo lui poteva darmi. Volevo che mi comunicasse quali fossero i suoi pensieri e i suoi sentimenti riguardo a tutta questa impresa. Inoltre per me e ra importante incontrare l'intera "Famiglia YSL", cioè tutti coloro che hanno collaborato con Yves e che fanno parte della Fondazione. Sono tutti ancora molto legati allo stilista, morto appena cinque anni fa. Dai documentari che ho visto mi sono reso conto che l'atmosfera nell'atelier di Saint Laurent era molto familiare. Naturalmente desideravo incontrarli uno per uno. Anche se all'epoca quella casa di alta moda funzionava già come un'industria, vi si respirava uno spirito di squadra. Si tratta di un elemento fondamentale perché è correlato alla storia d'amore tra Yves e Pierre, nel senso che l'aspetto pubblico e quello privato sono sempre strettamente collegati. Si tratta di due aspetti inscindibili, proprio come accade in una compagnia teatrale. Volevo che nel film questo elemento emergesse, per cui ho dovuto prima imparare a conoscerlo io stesso.
Intervista Jalil Lespert: Domanda 3Parlaci del cast...
Sono stato fortunato ad incontrare Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Sono assolutamente complementari e, pur essendo molto diversi, hanno qualcosa in comune: condividono la stessa etica del lavoro e l'amore per la parola scritta perché entrambi sono attori con una formazione accademica. Ci vogliono molta dedizione e grande intelligenza per interpretare personaggi così straordinari. Hanno entrambi un grande talento e il loro approccio al lavoro è caratterizzato da una grande apertura mentale, che non cade mai nell'intellettualismo. Sono pieni di vita e in grado di impadronirsi completamente del loro ruolo. Sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra la loro grande capacità tecnica e la necessità di rappresentare una lunga storia d'amore durata vent'anni, il che implica l'evoluzione del linguaggio e l'uso degli aspetti emotivi e vitali della recitazione. Credo che la riuscita del film sia in gran parte merito loro.
Intervista Jalil Lespert: Domanda 4Come ti sei orientato per i costumi?
Effettivamente il lavoro sui costumi è stato il doppio di quello che si fa normalmente per un film. Innanzi tutto abbiamo dovuto creare costumi dell'epoca in cui si svolge la storia, che aiutassero a ricreare l'atmosfera e riflettessero i cambiamenti avvenuti nella moda in quei vent'anni. Poi abbiamo dovuto fare delle ricerche e cercare di prendere le decisioni giuste riguardo ad alcune delle collezioni più celebri di Saint Laurent. Per questo aspetto abbiamo avuto l'aiuto di Pierre Bergé e della Fondazione, e siamo stati tanto fortunati da poter usare gli abiti originali. Anche perché per la Fondazione realizzare delle repliche di quei costumi non è assolutamente un'opzione da considerare, soprattutto perché molti dei tessuti usati da Saint Laurent all'epoca non esistono più. Una volta trovati gli indossatori giusti e una volta che abbiamo cominciato a lavorare con le luci su quegli abiti, è stato fantastico. E' stato molto complicato perché le ragazze potevano tenere gli abiti al massimo per due ore di fila e poi dovevano toglierli per problemi di strofinio o di sudorazione, o cose del genere. Lacostumista Madeline Fontaine ha fatto un lavoro incredibile per questo film.
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Yves Saint Laurent
di Jalil Lespert
Biografico, 2014
106 min.
Film diretti:
2014  Yves Saint Laurent
Atri film:
2008  Pa-ra-da
2005  Le passeggiate al campo di Marte
1999  Risorse umane