Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Anne Fontaine

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Dopo l'ottima accoglienza ricevuta all'apertura del Festival di Torino 2014, arriva nelle sale italiane "Gemma Bovery" di Anne Fontaine. Per la seconda volta (dopo "Tamara Drewe") Gemma Arterton interpreta un ruolo tratto da una graphic novel di Posy Simmonds. Ad affiancarla come protagonista maschile Fabrice Luchini. La regista racconta alla stampa il passaggio dalla carta alla pellicola.
Intervista Anne Fontaine: Domanda 1Come ha scoperto la graphic novel di Posy Simmonds?
Conoscevo Posy Simmonds per via di “Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese”, e il solo fatto che il libro fosse intitolato Gemma Bovery mi intrigava molto: il gioco di parole su un archetipo letterario femminile mi sembrava promettente e divertente. Quando ho letto la graphic novel, i personaggi mi hanno intrigata e toccata nel profondo: ho percepito chiaramente il loro potenziale comico e la loro profondità umana, e sono stata sedotta dal tono dell’autrice, tra commedia feroce e formidabile ironia. Sono rimasta anche colpita dal curioso incontro tra un panettiere e quella giovane e moderna inglese che cambia la vita del protagonista nel momento in cui lo stesso pensava che la sua libido fosse sotto controllo e si considerava in pensione dal punto di vista sessuale ed emotivo! Ed eccolo perdere il controllo riguardo alla correlazione tra un personaggio immaginario, Emma Bovary, e la reale Gemma Bovery. Questo lato feticista mi è parso molto intrigante per una sceneggiatura. Ho cercato di essere fedele al libro, pur prendendomi delle libertà: nel libro di Posy Simmonds, il narratore, Joubert, interviene piuttosto indirettamente nella storia, mentre nel film gli ho dato una parte più importante e più spazio di manovra.
Intervista Anne Fontaine: Domanda 2Come sono stati sviluppati i personaggi?
Volevamo che il panettiere vivesse la storia in primo piano, e che tutto l’intrigo si svolgesse attraverso il suo sguardo, al contrario del libro, che moltiplica i punti di vista, il che sarebbe stato fonte di confusione nel film. Gemma Bovery rimane piuttosto fedele al personaggio del libro; si tratta di un incrocio tra una Madame Bovary contemporanea e un’inglese del giorno d’oggi, incerta e scostante, che non sa come affrontare la sua vita affettiva e il magnetismo che esercita sugli uomini. In compenso, mentre nella graphic novel poteva risultare antipatica, abbiamo cercato, con Pascal, di renderla dolce e generosa: certo, manipola gli uomini, ma quasi senza rendersene conto. Stando così le cose, nel film, è meno calcolatrice e si aspetta molto dall’amore, come Madame Bovary. Nel libro, Charlie è un personaggio blando, senza carisma. Ho trovato interessante che non fosse troppo sopra le righe, ma che avesse comunque dello charme. Per quanto riguarda Patrick, nella graphic novel è un seduttore compulsivo: ho scelto di farne un personaggio più strano, più tormentato, più velenoso e, più ambiguo all’interno della storia.
Intervista Anne Fontaine: Domanda 3Si potrebbe credere che il personaggio di Martin sia stato costruito su misura per Fabrice Luchini...
Eppure è stato ideato da un’inglese! Quando ho letto la graphic novel, mi sono immaginata subito Fabrice Luchini, non solo in quantointerprete, ma anche in quanto persona con Flaubert nel sangue. Considerando che lo conosco bene, e che l’ho sentito molto spesso parlare sentitamente di Madame Bovary, ho avuto la sensazione che quel ruolo non spettasse che a lui. Ho quindi scritto la sceneggiatura essendo persuasa del fatto che gli potesse piacere il personaggio, e perché fosse toccato nel profondo, come me, d questo personaggio ossessionato dalla letteratura, che conduce una vita tranquilla come panettiere finché un incontro fantastico gli stravolge la vita.
Avere a disposizione un attore come Fabrice è stato fantastico, perché possiede una grande fantasia, ma è anche un grande estimatore delle parole, cosa che si ricollega al tema del film. Sono stata molto fortunata ad avere un interprete del genere nel film, perché solo Fabrice avrebbe potuto far passare questa ossessione per Madame Bovary per qualcosa di totalmente naturale. Il processo di incarnazione del protagonista, e anche la sua follia, si concretizza nel momento in cui pronuncia, nella sua maniera inconfondibile, "Gemma Bovery". Il fatto che si trattasse di un personaggio che osserva la vita degli altri da una finestra è molto importante, perché lo mette nella condizione di essere uno spettatore che vive una storia dall’esterno. Un personaggio con le stesse funzioni di un regista e, quindi, molto simile a me.
Intervista Anne Fontaine: Domanda 4Ha pensato a Gemma Arterton dopo aver visto "Tamara Drewe"?
Avevo visto Gemma in “Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese” e, in un certo senso, mi ero convinta che non sarebbe stata interessata ad interpretare un altro personaggio creato da Posy Simmonds. Ho quindi incontrato alcune attrici inglesi con un obiettivo in testa, quello di trovarne una che fosse sexy e parlasse il francese. Nessuna di quelle che ho incontrato, però, mi ha convinta. Finalmente, ho visto Gemma, e quando ha aperto la porta e mi ha letto un piccolo testo in francese che aveva scritto di suo pugno, ho compreso di avere per le mani una bomba atomica: Gemma emana un’energia che non può fare a meno di conquistarti. La sua è una bellezza calda e generosa, che non tiene a distanza: le sue esitazioni sono imputabili alla sua giovane età e alla sua freschezza, e non alla volontà di manipolare il prossimo. Non ho nemmeno avuto bisogno di farle fare delle prove: ha trascorso tre mesi in Francia per immergersi nella cultura locale, prima di lavorare sul personaggio. Per evitare che si irrigidisse nel recitare in francese, un rischio per gli attori che imparano una lingua straniera, le ho chiesto di spostarsi costantemente e di essere al centro dell’azione. Gemma si è presentata sul set estremamente preparata, sostenendo anche di sentirsi molto vicina al suo personaggio.
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Gemma Bovery
di Anne Fontaine
Commedia, 2014
99 min.
Film diretti:
2016  Agnus Dei
2014  Gemma Bovery
2013  Two Mothers
2011  Il mio migliore incubo!
2008  Coco Avant Chanel - L'amore prima del mito
Atri film:
2009  Chloe - Tra seduzione e inganno
Torino Film Festival 2014
32a edizione dal 21 al 29 novembre
Anne Fontaine
Leggi l'intervista a Anne Fontaine per “Two Mothers
Anne Fontaine
Leggi l'intervista a Anne Fontaine per “Il mio migliore incubo!