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Sorprende la performance al box office dell'ultimo film di Mario Martone: "Il giovane favoloso", opera biografica su Giacomo Leopardi, è arrivato al secondo posto della classifica dei maggiori incassi del primo weekend di programmazione. Quattro anni dopo "Noi credevamo" il regista napoletano si misura nuovamente con un progetto difficile e ambizioso. Protagonista del film Elio Germano. |
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Come vi siete avvicinati alla figura di Leopardi? |
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Abbiamo scritto la sceneggiatura del film attingendo agli scritti di Leopardi e all'insieme del suo epistolario, lo scrigno attraverso cui èpossibile seguire la sua breve vita dalla Recanati della bibliotecapaterna fino alla Napoli del colera e del Vesuvio. Ed ecco la famiglia di Giacomo, il padre Monaldo, il compagno della vita Antonio Ranieri, gli intellettuali del tempo, la donna per la quale si accese di passione, Fanny Targioni Tozzetti. Ma il mio interesse non è per l'aneddoto: la vita di Leopardi è tutt'uno con la sua scrittura, si potrebbe dire che non c'è un suo verso, non c'è un suo rigo che non sia autobiografico. |
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Cosa si trova oggi di moderno nella figura di questo autore? |
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Leopardi sa, con molto anticipo su Proust, o su Beckett, che solo la radicale esperienza di se stessi consente la partita con laverità: da qui le poesie, lo "Zibaldone", le "Operette morali". È per questo che oggi possiamo sentire Leopardi con tanta forza. |
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Qual è l'errore più facile da compiere nel raccontare questa vita? |
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Affrontare la vita di Leopardi significa inoltre svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca nelle sue varie forme, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. |
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Anche con questo film Lei rivolge lo sguardo a epoche passate.. |
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Dopo “Noi credevamo”, ho voluto insistere con questo film nel tentativo di riportare alla luce pezzi del nostro passato a mio avviso preziosi per il presente, ma questa volta non si tratta di un film storico. “Il giovane favoloso” vuole essere la storia di un'anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema. |
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